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EMBEDDED
65 • SETTEMBRE • 2017
HW OPEN SOURCE |
SPECIALE
viene reso pubblico, quindi analiz-
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chiunque. Qui però c’è una differen-
za chiave: rispetto al sofware open
source, in cui il codice sorgente è
liberamente scaricabile da Internet,
nel modello OSHW la componente
realmente ‘free’ e la proprietà intel-
lettuale (IP) hardware, in quanto
per il resto occorre considerare il co-
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necessari per realizzare il progetto.
Altre differenze sostanziali riguardano il fatto che,
pur esistendo in entrambi i casi comunità di svi-
luppatori, rispetto ai grandi progetti di software
open source (Apache, Bugzilla, Mozilla, Eclipse e
così via), i progetti OSHW sono in genere proget-
ti più piccoli, numerosi, indipendenti, con obiettivi
differenti, e con un processo di commercializzazione
più frammentato. Un ulteriore e ricorrente aspetto,
quando si parla di hardware open source, è la pro-
liferazione di progetti e prodotti che, per mostrare
di seguire un trend in auge, rivendicano di essere
‘open’; spesso, in realtà, non lo sono realmente. Ciò
è in parte causato dall’ancora carente consapevo-
lezza e cultura, in società, istituzioni pubbliche,
startup, in materia di hardware open source: in ef-
fetti, molti casi non si è a conoscenza del fatto che
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e, anche quando ne si è consapevoli, si fa confusio-
ne sui termini e sulle implicazioni a livello legale.
Così agli utenti capita di scoprire solo a posteriori
che la scheda ‘open’, il dispositivo o il componente
‘open source’ appena ordinati non sono corredati, o
mancano, di chiara e coerente documentazione a
supporto. Ciò accade, in sostanza, perché ancora in
pochi seguono e applicano le linee guida che regola-
no i principi di condivisione e accessibilità dei pro-
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dell’hardware open source, c’è la condivisione delle
conoscenze che è fermento di miglioramento e inno-
vazione dei progetti, ma non solo. Nelle aziende il
modello open, anche nel mondo hardware, porta gli
ingegneri a vedere il progetto da angolazioni diver-
se e a risolvere i problemi tecnici con maggiore cre-
atività, senza contare la possibilità di abbassare i
costi di prototipazione, evitando costose licenze per
l’uso di determinati prodotti. Qui di seguito, in ras-
segna una decina di progetti e prodotti open source
che hanno attirato il nostro interesse.
Adafruit
https://www.adafruit.comLa società, fondata nel 2005 dall’inge-
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da”, con l’obiettivo di creare il miglior
luogo online dove imparare l’elettro-
nica, e di costruire i migliori prodotti
e progetti per ‘makers’ – artigiani di-
gitali di tutte le età e di qualsiasi li-
vello di competenza - propone schede
di sviluppo per diverse applicazioni.
Ad esempio, la development board
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di Microchip, ricco di interfacce GPIO, periferiche
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crocontroller per l’utilizzo con l’ambiente di svi-
luppo IDE (integrated development environment)
di Arduino. Simile all’originaria Metro 328, la più
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9 ?2+ 9 ; 4>=4"12 5 +
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vo ARM Cortex M0+, ed è progettata per l’uso con
CircuitPython!, una versione di MicroPython per
principianti, ma contenente tutte le funzionalità del
linguaggio di programmazione Pyton e ottimizzato
per i microcontroller. Un settore importante in cui
opera Adafruit è l’elettronica per dispositivi indos-
sabili: qui la piattaforma chiave è la mainboard Flo-
ra, piccola (45 mm di diametro), rotonda, cucibile su
indumenti o accessori d’abbigliamento, e basata su
microcontroller compatibile con Arduino. La scheda
è corredabile con sensori, moduli GPS, LED, e viene
fornita con servizi di supporto, tra cui tutorial e pro-
getti di riferimento. Se il problema fossero le dimen-
sioni, l’utente può anche scegliere la board Gemma,
4> H+
-
rizzata da un ingombro (28 mm di diametro, e 7 mm
di spessore) ancora più ridotto rispetto a Flora.
Arduino
https://www.arduino.ccArduino è una piattaforma elettronica open source
basata su hardware e software facili da usare. L’u-
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deve eseguire spedendo un set di istruzioni al mi-
crocontroller integrato nella board. Per far questo,
si usa il linguaggio di programmazione di Arduino,
basato sul framework di programmazione open
source Wiring, per microcontroller, e un ambiente
di sviluppo integrato (IDE) fondato sul linguaggio
Fig. 1 – La board Adafruit
Gemma (Fonte: Adafruit)