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HSA |

hardware

EMBEDDED

58 • novembre • 2015

ferente da quella della rete core e da quella del data

center, sono richiesti tre differenti stack software,

altrettanti stack delle applicazioni e relativi team di

sviluppo. Scalabilità e interoperabilità sono caratte-

ristiche essenziali per conferire maggiore flessibili-

tà all’istallazione e alla messa in esercizio di queste

applicazioni. Un esame di ciò che è trasferito nelle

differenti applicazioni di networking permette di in-

dividuare rapidamente il contenuto in questo flusso.

Mentre in passato si trattava di pacchetti o commu-

tatori, ora il contenuto è formato da segnali, dati e vi-

deo. La quantità di contenuti che transita attraverso

la rete basati su video è aumentata in maniera espo-

nenziale. Al giorno d’oggi i 2/3 (66%) del traffico Inter-

net sono rappresentati da video e alcuni previsioni in-

dicano che tale percentuale crescerà fino ad arrivare

all’80% entro i prossimi tre anni. I video provenienti

da Internet che sono trasmessi dai canali televisivi

sono raddoppiati dal 2012 al 2013 e sono destinati a

crescere di un fattore pari a quattro entro il 2018. Il

traffico di video on demand per uso consumer raddop-

pierà entro il 2018 (Fonte:

Cisco Visual Networking Index, February 2015 .

)

Con numeri di questo tipo, è indispensabile dispor-

re di risorse di elaborazioni video locali in prossimità

della periferia, specialmente quando si tratta di nodi

IoT come ad esempio telecamere di sicurezza dotate

di funzioni di riconoscimento facciale oppure distribu-

tori automatici intelligenti con riconoscimento dei ge-

sti. L’elaborazione video richiesta può prevedere tran-

scodifica video dedicata, trattamento e miglioramen-

to dell’immagine o rendering grafico. Più è oneroso il

lavoro da svolgere – in special modo nel caso il tempo

di risposta è critico – più sarà necessario ricorrere a

CPU, GPU o DSP in grado di eseguire l’elaborazione

direttamente (o in prossimità) della sorgente.

Evoluzione della rete IoT

Il trasferimento dell’”intelligenza” verso la periferia è

la chiave per far evolvere la rete e renderla più effi-

ciente per i sensori, i nodi e le applicazioni IoT. In ogni

caso siamo solamente agli inizi. Ènecessario realizza-

re un mondo connesso in rete caratterizzato da un’e-

strema scalabilità in termini sia di architettura sia di

investimenti. La nuova topologia di rete IoT sfrutterà

risorse locali e connessioni “a richiesta” alle altre ri-

sorse e al cloud (Fig. 2). Inoltre è bene evidenziare che

non tutti i nodi non richiedono risorse proprie di ela-

borazione, in quanto è possibile raggruppare alcuni

nodi. Mentre è utile integrare risorse di elaborazione

locali alla periferia nel caso di alcuni nodi IoT come

ad esempio terminali POS (Point of Load) omacchine

da gioco multimediali, per altri dispositivi IoT ciò non

è necessario. Le valvole o i monitor di condutture re-

mote riportano i dati solo occasionalmente, ragion per

cui questi gruppi di nodi possono essere controllati da

un singolo gateway IoT, che si preoccupa di fornire

la connettività al data center basato su cloud (fig. 3).

Gli altri nodi IoT, come ad esempio le telecamere di

sorveglianza, potrebbe sfruttare i servizi di un ga-

teway perché essi devono riportare i dati quando si

verifica un evento, come ad esempio un movimento

o un riconoscimento facciale. Il passaggio a un mo-

dello in grado di eseguire l’elaborazione direttamente

alla periferia, che rappresenta la base dell’evoluzione

dell’architettura IoT, prevede dunque lo spostamen-

to dell’elaborazione stessa in prossimità del dove è

richiesta. Questo modello garantisce migliori presta-

zioni e servizi, oltre a ridurre il traffico e diminuire la

latenza. Ma ciò richiede anche una modifica del tipo

di risorse di elaborazione del nodo IoT stesso. Ovvero,

sono richieste maggiori risorse di elaborazione.

L’avvento dell’elaborazione eterogenea

Oggigiorno il divario tra CPU e GPU è diminuito in

modo drastico. L›

elaborazione eterogenea

riunisce

Fig. 3 – Un gateway IoT mette a disposizione

risorse di elaborazione sulla periferia quando

esse sono richieste, è caratterizzato da una

maggiore velocità ed è aggiornabile in modo da

consentire l’aggiunta di ulteriori connessioni e

servizi. Per esempio le decisioni possono es-

sere prese localmente a partire dal video delle

telecamere di sorveglianza invece di inviarlo in

streaming al cloud per l’analisi