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56 • maggio • 2015

hardware

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TSCH

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in un sistema di trasmissione dati. A differen-

za delle comunicazioni cablate, in cui il segnale

che trasporta i dati è schermato dalle influenze

esterne poiché si propaga lungo dei cavi, i segna-

li a radiofrequenza si propagano nell’etere e in-

teragiscono con l’ambiente circostante. Esiste la

possibilità che altre sorgenti di trasmissioni RF

causino interferenze distruttive.

Tuttavia, è molto più frequente l’effet-

to dell’attenuazione da percorsi mul-

tipli (multipath fading), ossia quando

il messaggio RF può essere attenuato

dal suo stesso segnale che viene rifles-

so dalle superfici circostanti e arriva

sfasato (vedere Figura 1). Gli utenti di

telefoni cellulari riscontrano l’effetto

multipath ogni giorno, quando l’inten-

sità del segnale captato dal telefono è

scadente in un punto ma migliora spo-

stando il telefono di alcuni centimetri.

Questo effetto varia nel tempo, poiché

le superfici riflettenti vicine (p. es., per-

sone, auto, porte) in genere si muovono;

il risultato netto è che in un qualsiasi

canale RF la qualità del segnale varie-

rà significativamente nel tempo.

Il problema è ulteriormente complicato

dal fatto che il multipath fading è im-

prevedibile. Per definizione, una rete deve tra-

smettere attivamente su un canale per rilevarne

(e quindi misurarne) le prestazioni in presenza

del multipath fading. Quindi, mentre il meto-

do di utilizzare una semplice misura passiva

dell’intensità del segnale (RSSI, received signal

strength indicator) di un canale inutilizzato può

essere utile per rilevare sorgenti attive di inter-

ferenza, non può prevedere l’idoneità del canale

in presenza del multipath fading.

Fortunatamente, poiché il multipath fading in-

fluisce in modo diverso su ciascun canale RF e

varia nel tempo, l’utilizzo del channel hopping ai

fini della diversità di frequenza ne riduce al mi-

nimo gli effetti negativi. Il problema a cui devono

far fronte i protocolli delle WSN è la possibilità di

usare il channel hopping in reti di grandi dimen-

sioni tramite più salti.

Approcci frequenti nelle WSN

Per capire come WSN diverse funzionino in pre-

senza di tali vincoli, esamineremo varie tecniche

adottate spesso in alcune reti mesh wireless per

sfruttare la diversità di frequenza e assicurare

un basso consumo di potenza.

WSN a canale singolo e agilità di canale – Un

approccio frequente in implementazioni semplici

di reti mesh wireless consiste nel far funzionare

tutti i nodi su uno stesso canale. Poiché si uti-

lizza un solo canale RF, per definizione solo un

dispositivo alla volta può trasmettere. Gli svilup-

patori dello stack della rete spesso continuano a

scegliere il funzionamento a canale singolo a cau-

sa della relativa semplicità di implementazione e

così facendo ottengono una WSN senza pratica-

mente alcuna diversità di frequenza.

Per rispondere alla presenza di un’interferenza

RF attiva nel canale, alcune WSN a canale sin-

golo sono dotate di un meccanismo denominato

“agilità di canale”: una rete può trasmettere un

messaggio a tutti i nodi per passare a un altro ca-

nale di funzionamento. Ma anche in una rete con

agilità di canale, in ogni momento la rete sta an-

cora funzionando a canale singolo. L’uso dell’a-

gilità di canale presuppone che vi sia un singolo

canale adeguato per l’intera rete. Tuttavia, con

gli effetti del multipath fading, i dati effettivi mo-

strano che in qualsiasi canale RF si verificherà

una grave degradazione del percorso durante la

vita utile della rete, che causa la caduta di nodi

della rete stessa per periodi di minuti o anche

Fig. 2 – Diversità di percorso e di frequenza – Se la co-

municazione non riesce lungo la freccia verde, il nodo D

ritenta lungo la freccia viola attraverso un canale e un

percorso diversi

segue da pag.42