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POWER 8 - giugno 2015

XII

Power

La crescente complessità di grandi sistemi di elaborazio-

ne ha costretto i produttori di alimentatori a migliorare

l’efficienza, la precisione e la risposta ai transitori. Più re-

centemente, tuttavia, sta diventando necessario anche il

controllo digitale per il monitoraggio, le impostazioni e

la creazione di rapporti. Un’elevata efficienza è essenziale

in sistemi distribuiti, dove si utilizzano notevoli rapporti

di discesa (step-down) da bus a tensione intermedia per

creare linee di alimentazione locale a bassa tensione, che

generano alte correnti per ridurre al minimo i proble-

mi termici causati da efficienze di conversione scadenti.

I sistemi host possono avere dozzine di linee di tensione

locali che generano un’ampia gamma di livelli di potenza.

Ad esempio, nei sistemi di trasmissione dati possono es-

servi fino a 50 linee di tensione al punto di carico, alcune

delle quali generano correnti uguali o anche maggiori di

centinaia di ampere. I progettisti di sistemi vorrebbero

perciò essere in grado di monitorare e regolare agevol-

mente le tensioni di alimentazione, la sequenza, impo-

stare i limiti della tensione di funzionamento e leggere

parametri quali tensione, corrente e temperature, nonché

accedere a un registro dettagliato dei guasti.

Un metodo molto diffuso per controllare un sistema con

un gran numero di linee prevede l’impiego di un bus di

comunicazione digitale; questo metodo spesso viene indi-

cato con il termine “alimentazione digitale” o “gestione

del sistema di alimentazione” (PSM - Power System Mana-

gement), e consente ai progettisti di controllare, monito-

Bruce Haug

Senior product marketing engineer

Power products

Linear Technology

Convertitore con controllo

e supervisione

per linee

ad alta corrente

Il metodo PSM (Power System Management) è una funzionalità molto utile durante le

fasi di sviluppo e debug, poiché consente ai progettisti di rendere operativi i loro sistemi

in tempi brevi e con la possibilità di regolare e controllare le tensioni di alimentazione, i

limiti e le sequenze, senza bisogno di apportare modifiche all’hardware fisico, al circuito

e/o alla BOM del sistema

Fig. 1 – Tipico schema applicativo dell’LTC3882