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EON

EWS

n

.

603

-

DICEMBRE

2016

26

per esempio il peak shaving,

ma c’è un esempio di applica-

zione nel settore automotive,

costituito dall’auto completa-

mente elettrica proposta da

Nanoflowcell

. Si tratta di un

veicolo che può raggiungere

i 200 km/h e un’autonomia di

1000 km, con un’accelerazio-

ne da 0 a 100 km/h in meno

di 5 secondi; il vero vantaggio

rispetto ad altri veicoli elettrici

è che funziona a bassa ten-

sione. Il sistema, infatti, opera

a 48V, contro gli 800V tipici di

altre auto elettriche, una solu-

zione vista sinora soltanto per

applicazioni molto particolari,

come per esempio i veicoli

elettrici per i campi da golf.

Sul versante degli inconve-

nienti, invece, occorre consi-

derare che le batterie di flusso

redox hanno una densità ener-

getica molto bassa, inferiore di

circa un ordine di grandezza

rispetto a quella delle più po-

tenti batterie agli ioni di Litio. I

serbatoi di elettrolita del pro-

totipo di auto di Nanoflowcell

hanno, infatti, un capacità di

159 litri ciascuno e, dato che

si tratta di batterie che usano

una chimica che non prevede

la ricarica, occorre sostituire

completamente tutti i liquidi

per poterle ripristinare.

Il sistema è inoltre più com-

plesso delle batterie normali

visto che servono componenti

come per esempio pompe e

valvole (la limitata erogazione

di potenza può essere comun-

que compensata utilizzando

componenti come per esem-

pio i supercondensatori). Ci

sono quindi anche altri aspetti

da valutare per le batterie di

flusso, come l’affidabilità del

pompaggio dei liquidi nei ser-

batoi delle autovetture e il loro

ciclo di vita. Per far diffondere

i veicoli con questo tipo di tec-

nologia, infatti, ci dovrebbero

essere i distributori dei liquidi

per le batterie opportunamen-

te dislocati sul territorio, più o

meno come gli attuali distribu-

tori di carburanti, che dovreb-

bero effettuare l’operazione

di svuotamento dei liquidi

elettrolitici dai due serbatoi e

il successivo riempimento con

elettroliti nuovi. A questo si

aggiunge il processo di raccol-

ta, riciclaggio e riutilizzo degli

elettroliti esausti. In sostanza

il successo di questo tipo di

tecnologia dipenderà, secon-

do gli analisti, in ampia misura

dai costi combinati di elettroliti,

delle infrastrutture per il rifor-

nimento e per il processo di

riciclaggio.

G

li analisti, come per esempio

quelli di

IDTechEx

, sono con-

vinti che per i prossimi dieci

o quindici anni la tecnologia

dominante per le batterie da

utilizzare nelle auto sarà quel-

la agli ioni di Litio (“Advanced

and Post Lithium-ion Batte-

ries 2016-2026: Technolo-

gies, Markets, Forecasts” e

“Lithium-ion Batteries 2016-

2026”). La tecnologia delle

batterie al piombo, verosimil-

mente, sarà abbandonata an-

che per i veicoli convenzionali

che utilizzeranno batterie agli

ioni di Litio anche per rispon-

dere meglio alle normative

contro l’inquinamento.

Ovviamente la tecnologia agli

ioni di Litio non è l’unica solu-

zione possibile per il settore

automotive e ci sono diverse

alternative che l’industria au-

tomobilistica sta valutando. Il

problema è che, spesso, que-

ste tecnologie sono ancora

immature per poterle utilizza-

re in modo economicamente

conveniente sulle autovetture.

Una soluzione che potrebbe

essere molto interessante per

l’industria automobilistica è

quella delle batterie di flusso,

una tecnologia che prevede

lo stoccaggio esterno al re-

attore dei materiali reagenti

che possono essere sostituiti

facilmente, come il carburante

delle autovetture tradizionali,

e successivamente rigenera-

ti. Non si tratta comunque di

batterie a celle di combustibi-

le, che utilizzano, invece, un

processo diverso. Molto inte-

ressante è il fatto che la po-

tenza stoccata è indipendente

dalla potenza erogata. La pri-

ma dipende infatti dal volume

e dalla concentrazione degli

elettroliti ospitati nei serbatoi,

mentre la seconda dalle ca-

ratteristiche del reattore.

Sinora le batterie di flusso

sono state utilizzate prevalen-

temente per applicazioni col-

legate alle reti elettriche, come

Le batterie di flusso

per

applicazioni automotive

Nel futuro delle auto elettriche

non ci saranno soltanto batterie

agli ioni di Litio, ma anche quelle

con altre tecnologie, come,

probabilmente, quelle a flusso

F

RANCESCO

F

ERRARI

A sinistra: schema di una batteria di flusso con i due serbatoi di elettrolita.

A destra: la tecnologia delle batterie di flusso è più complessa rispetto a quella delle

batterie agli ioni di Litio e prevede l’impiego di un numero maggiore di componenti come

pompe, tubi, valvole

Nanoflowcell

ha sviluppato

un prototipo

di autovettura

completamente

elettrica basata

su batterie di

flusso che offre

caratteristiche e

prestazioni mol-

to interessanti

T

ECNOLOGIE