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EON
ews
n.
562
-
marzo
2013
4
tempo di bilanci e di forecast
per il settore dei semicondut-
tori. La
,
associazione
dei principali attori mondiali
del settore che da 25 anni stu-
dia il mercato e produce fore-
cast, prevede per il 2013 una
crescita del mercato di
ben 4.5%, dopo la dimi-
nuzione del 3.2% regis-
trata lo scorso anno.
A sostegno di questa
tendenza,
SIA
,
l’as-
sociazione americana
dell’industria dei semi-
conduttori, ha stima-
to che nell’ arco dello
scorso anno, il mercato
globale dell’industria dei
semiconduttori ha regis-
trato delle vendite per
un totale di 291.6 miliar-
di di dollari US. Un otti-
mo risultato, il terzo migliore di
sempre, anche se in diminu-
zione di 2.7% rispetto all’anno
record del 2011, caratterizzato
da un volume di vendite glo-
bali che sfiorò i 300 miliardi di
USD.
“Nonostante le difficoltà legate
alla situazione macroecono-
mica, l’industria globale dei
semiconduttori ha superato
le previsioni, registrando nel
2012 uno dei più alti volumi di
vendita di sempre” - ha annun-
ciato Brian Toohey, presidente
e Ceo della Semiconductor
Industry Association. “Il mo-
mento positivo, a cui ha contri-
buito l’attuale forza dei mercati
americani, prepara l’industria
ad un 2013 molto favorevole”.
La crescita aveva comincia-
to a delinearsi già nel corso
dell’ultimo trimestre del 2012
che si era concluso con una
cifra di 74.2 miliardi di USD,
corrispondente a un aumento
del 3.8% rispetto all’anno pre-
cedente.
Gli esperti di
IDC
, la società di
analisi dei mercati specializza-
ta in elettronica e ITC, puntano
per il 2013 su una crescita di
addirittura il 4.9% . Più conser-
vatori gli analisti di
che confermano il 4.5% ipo-
tizzando però per il 2014 un
boom vicino al +10%.
A conferma dell’ottimismo dei
mercati per quanto riguarda le
prospettive del settore, il fon-
do
,
l’Exchange Traded
Fund che ricalca l’andamento
dell’indice di
specializzato nei semicondut-
tori, ha guadagnato dall’inizio
dell’anno più del 6%.
Notizie positive dunque per la
crescita del mercato in gene-
rale che rimane però un’arena
difficile per i singoli gruppi cos-
tretti a innovare a forte ritmo
per rimanere competitivi e as-
sicurarsi una fetta della torta.
P
uò Davide intimorire Go-
lia? La risposta è sicura-
mente affermativa se si va
ad analizzare quello che sta
accadendo nell’industria dei
semiconduttori dove, in un
futuro non troppo lontano,
la piccola
potrebbe minacciare l’in-
discussa leadership mon-
diale di
. Nonostante le
ridotte dimensioni, il grup-
po di Cambridge domina i
segmenti più dinamici del
variegato mondo dei chip,
come quelli relativi ai dispo-
sitivi mobili e ai sistemi em-
bedded, mentre il colosso
di Santa Clara non sembra
capace di estendere il suo
primato al di fuori del mer-
cato dei chip per personal
computer. Un mercato che
nel 2012 ha subito - per la
prima volta nell’ultimo de-
cennio - una contrazione
del fatturato su base annua,
e che potrebbe chiudere
con il segno meno anche
il 2013 a causa della sem-
pre più for te concorrenza
dei tablet. Allo stesso tempo
i sostenitori di Intel sotto-
lineano che il gruppo gui-
dato da Paul Otellini, for-
te dei suoi 53,3 miliardi di
dollari di fatturato realizzati
lo scorso anno, non deve
affatto preoccuparsi di ARM
Holdings che nel 2012 non
ha neppure superato la so-
glia del miliardo di dollari
di giro d’affari, fermandosi
a quota 913,1 milioni. Tut-
tavia, gli analisti fanno no-
tare che gli stessi ricavi del
gruppo guidato da Warren
East inglese sono cresciu-
ti del 16% rispetto al 2011
mentre quelli di Intel han-
no subito nello stesso pe-
riodo una flessione dell’1,2
per cento. Tra i principali
clienti delle licenze di ARM
Holdings figurano produtto-
ri di chip del calibro della
coreana
,
ma an-
che delle statunitensi
,
e
.
Non è un caso che negli
ultimi dodici mesi a Wall
St r ee t , l e quo t az i on i d i
ARM Holdings hanno re-
gistrato un rialzo di circa il
65% mentre quelle di Intel
hanno perso circa un quin-
to del loro valore. E non è
un caso che a seguito di
queste diverse performance
azionarie, i titoli del grup-
po inglese trattano a circa
50 volte gli utili attesi nel
2013 mentre quelli del co-
losso statunitense vengono
scambiati a soli 10 volte i
profitti stimati nell’anno in
corso. Nonostante, le azioni
di ARM Holding non siano
cer tamente a buon mer-
cato, le ottime prospettive
di crescita hanno spinto il
40% degli analisti che se-
gue la società a suggerirne
ancora l’acquisto mentre il
consiglio di comprare Intel
proviene soltanto dal 36%
degli esperti finanziari, an-
che se a prima vista sem-
brerebbe un titolo poco ca-
ro. Come spesso accade in
questi casi, un primo test di
questi giudizi si avrà in oc-
casione della prima torna-
ta di trimestrali prevista per
la seconda metà d’aprile.
H
i
-
tech
&
finanza
ARM Holdings
inizia
a mettere paura a Intel
Buone prospettive
di crescita
per il settore
dei semiconduttori nel 2013
Il gruppo inglese, anche se
di dimensioni ben più piccole
rispetto a quelle del colosso
statunitense, è focalizzato
nei segmenti più dinamici del
variegato mondo dei chip. A
Wall Street, le azioni sono
cresciute del 65% ma per molti
analisti la corsa non è finita
Dopo un leggero
rallentamento nel 2012,
il mercato globale dei
semiconduttori
si prepara
ad una nuova crescita.
Analisti ottimisti
per il 2013 e 2014
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lena
K
irienko
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