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EDA/SW/T&M

PCB DESIGN

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- ELETTRONICA OGGI 464 - SETTEMBRE 2017

ma di progettazione. In primo luogo, è importante ga-

rantire che tutti i membri del team abbiano accesso a

una suite di strumenti che supporti realmente il model-

lo di progettazione ‘team-based’.

Secondariamente, la comunicazione tra i membri del

team continua a giocare un ruolo essenziale, perché,

in un flusso di design con processi di sviluppo simul-

tanei e concorrenti, ogni azione eseguita con qualsiasi

tool ha il potenziale di influenzare il lavoro di ciascuno

dei membri del team di progetto.

Terzo, occorre prestare molta attenzione agli aggiorna-

menti di progetto ‘dirompenti’, come quelli derivanti da

significativi eventi ECO (engineering change order),

che dovrebbero essere coordinati per minimizzare le

interruzioni nel ciclo di design, che hanno impatto su

tutti i membri del team che lavorano in modo concor-

rente. Un’ultima raccomandazione riguarda gli stili di

sviluppo: ciascun membro di un team di progettazione

ha il proprio modo di sviluppare, e pertanto deve re-

sistere alla tentazione di ricreare o cambiare il lavoro

altrui, perché così facendo i benefici della progettazio-

ne concorrente e collaborativa possono presto andare

perduti. In ultima analisi, se queste migliori pratiche

sono attuate, il team di progetto potrà cogliere appieno

i benefici di questo moderno paradigma di sviluppo,

che possono declinarsi a diversi livelli.

Benefici multi-livello

Nella progettazione concorrente e collaborativa, spie-

ga Mentor, il miglioramento del time-to-market deriva

dalla capacità di accelerare il processo di sviluppo

del prodotto, e dal fatto che lo sforzo di sviluppo può

avvenire contemporaneamente in tutti i campi disci-

plinari del progetto. Inoltre, è possibile abilitare spe-

cializzazioni funzionali. La riduzione dei costi deriva

dalla massimizzazione dell’utilizzo delle risorse, dal

miglioramento della produttività e dal fatto di facilita-

re la creazione di scenari ‘what-if’ per l’ottimizzazione

del prodotto.

Il miglioramento della qualità del progetto si raggiunge

grazie alla maggior disponibilità di tempo per eseguir-

ne una completa verifica; ma anche grazie, ad esem-

pio, alla possibilità di reintrodurre attività di simula-

zione, in precedenza sacrificate a causa delle strette

tempistiche del ciclo di design. Anche le attività di dif-

ferenziazione dei prodotti diventano più sostenibili e

agevoli, grazie alla capacità di reagire più facilmente ai

cambiamenti nei requisiti funzionali richiesti dal mer-

cato, e al fatto che la più elevata qualità e affidabilità

dei progetti riduce il numero dei prototipi necessari

da realizzare.

Mentor e Siemens: la progettazione

si migliora con il ‘digital twin’

In apertura del

PCB Forum 2017

, l’intervento di Gianluigi

Merati, strategic account director di Mentor Graphics, oltre a

sottolineare la missione aziendale di fornire soluzioni

di progettazione che abilitano le aziende a sviluppare

prodotti elettronici migliori, e in modo più rapido e

conveniente, ha fatto anche il punto sulla recente

acquisizione di Mentor Graphics da parte di Siemens,

conclusa ufficialmente il marzo scorso. Mentor, oggi,

fa parte della divisione di Siemens dedicata al software

per la gestione del ciclo di vita dei prodotti

(PLM – product lifecycle management).

In un’intervista con Merati, a margine dell’evento,

Elettronica Oggi

ha approfondito alcuni aspetti chiave

dell’acquisizione. Qual è il punto dell’operazione, allo stato

attuale? “Di certo si tratta di un’acquisizione corposa,

noi siamo circa 6 mila addetti, loro oltre 14 mila persone,

pertanto si prevede che questa integrazione avverrà

nell’arco di un lungo periodo. E, se tutto andrà per il meglio,

potrà completarsi presumibilmente per settembre 2018”.

Cosa pensa dell’operazione? “I prodromi, i segni premonitori

erano già nell’aria, perché da tempo il mercato, i clienti

manifestavano l’esigenza di una maggior integrazione tra

gli strumenti di progettazione del mondo meccanico e PLM

e quelli del mondo elettronico. Tant’è vero che anche Gary

Smith, uno degli analisti più arguti e accreditati del settore

EDA, aveva già predetto, due, tre anni fa, una possibile

confluenza di questi due mondi. In ogni caso credo che, tra

le varie possibili acquisizioni, quella Siemens-Mentor sia

la migliore, perché la sovrapposizione di prodotti è davvero

molto limitata”. Dal vostro punto di vista, quali saranno i

maggiori benefici che trarrete da questa operazione? “Direi

la stabilità finanziaria e la ‘potenza di fuoco’ oggi schierabile

sul mercato. Alcune scelte che abbiamo fatto in passato,

ad esempio uscire da certi mercati, se avessimo avuto più

forza finanziaria, probabilmente non le avremmo fatte. Ora

invece abbiamo alle spalle un colosso come Siemens, e

apparteniamo a un gruppo che punta a fornire una soluzione

il più possibile competitiva ai nostri clienti, quella che

chiamano ‘digital twin’, quindi un modello di progettazione

dei prodotti completamente digitalizzato”.

Insomma, una digitalizzazione sempre più intensa, il

cui obiettivo è soprattutto uno: “Nelle aziende utenti di

dimensioni medio-grandi, osserviamo in modo sempre

più marcato alcuni trend, come la tendenza a intensificare

il lavoro di team, per gestire la complessità e migliorare

la qualità e affidabilità dei prodotti: ma, in particolare,

l’esigenza più forte è riuscire a scoprire i difetti

di progettazione prima possibile”. Un obiettivo che

la creazione di ‘gemelli digitali’ dei prodotti aiuterà a

perseguire, per riuscire a minimizzare i costi derivanti

dagli errori identificati nei progetti, e migliorare in modo

ancora più rapido i prodotti stessi.