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IX

POWER 13 -

APRILE 2017

FPGA

il progettista può iniziare lo sviluppo dell’architettura del

sistema di alimentazione.

I vantaggi dei moduli di potenza

Nelle applicazioni odierne, dove gli ingombri rappresen-

tano un elemento critico, un progettista deve valutare

lo spazio fisico disponibile e determinare se ve ne sia a

sufficienza per ospitare l’intero progetto meccanico. Ad

esempio, potrebbe essere richiesta l’aggiunta di ventole

per il raffreddamento ad aria forzata, un elemento questo

che ha un notevole impatto sull’efficienza di conversione

dell’alimentatore nel suo complesso. Il progettista deve

anche valutare l’area a disposizione per un’alimentazione

a elevata potenza e determinare se è possibile, dal punto

di vista fisico, integrare una soluzione discreta oppure op-

tare per un modulo regolatore di potenza compatto e otti-

mizzato in termini di spazio. Anche se i progetti di natura

discreta sono stati a lungo considerati come un’opzione

potenzialmente a basso costo, i moduli di potenza si stan-

no rapidamente affermando come un’alternativa migliore

in termini di costi, ingombri e prestazioni. In ogni caso,

ricavare lo spazio richiesto da un circuito discreto necessa-

rio per un’alimentazione a 0,95 VDC/60A potrebbe sem-

plicemente non essere possibile (Fig. 1).

Il progettista deve inoltre far riferimento al datasheet del-

l’FPGA oppure alle note applicative che riportano le linee

guida per la connessione dei

pin specifici per i termina-

li del core e dei transceiver.

Tali informazioni fornisco-

no informazioni dettagliate

relative alla tolleranza della

regolazione della linea, le

specifiche di temperatura e

la risposta ai transitori richie-

sta dai singoli terminali di

alimentazione del dispositi-

vo. Inoltre è necessario pre-

stare attenzione nella scelta

dei regolatori richiesti per i transceiver e il

core dell’FPGA. In funzione della tensione

di alimentazione delle rete, potrebbe essere

richiesta o meno la presenza di un converti-

tore di bus intermedio (IBC – Intermediate

Bus Converter). Nel caso dei dispositivi del-

la serie Arria 10 GX di Intel PSG, le linee

guida per i collegamenti dei pin di potenza

forniscono anche suggerimenti sulla moda-

lità di erogazione della potenza ai dispositi-

vi, indicando le opzioni relative al numero

di regolatori utilizzati. La tensione di ali-

mentazione del core per questo dispositivo

è 0,9 VDC con una tolleranza di +/-30 mV.

Nella figura 2 è riportato lo schema di alimentazione di

un dispositivo della serie Arria 10 GX che prevede l’uso

di due regolatori. Lo schema del “power tree” deve anche

fornire il raggruppamento delle sequenze di power up/

power down richiesto. Nell’esempio appena riportato la

tolleranza è dell’ordine dell’1,5% (o migliore) per cui il

progettista deve individuare i moduli di potenza adatti per

conseguire tale obiettivo. Per garantire i massimi livelli di

flessibilità e controllo della variazione della conversione

di potenza, è meglio scegliere moduli regolatori a control-

lo digitale che forniscono un valido ausilio nelle operazio-

ni di power up/power down e permettono di eseguire in

modo semplice un monitoraggio completo. I componenti

la serie EN63xx di Enpirion sono un esempio di moduli

regolatori. Questi dispositivi prevedono un convertito-

re DC-DC step-down ad alta efficienza con un induttore

integrato e garantiscono una combinazione ottimale tra

densità di potenza ed efficienza di conversione. Il disposi-

tivo EN6362QI, ad esempio, è un convertitore da 6A che

ospita commutatori di potenza, induttore, circuito per il

pilotaggio del gate, controllore e circuito di compensa-

zione in un package di dimensioni pari a soli 8x8 mm.

L’elevata efficienza di conversione permette a EN6362QI

di erogare una corrente di funzionamento continua di 6A

nell’intero intervallo di temperatura industriale.

Una volta scelti i regolatori per il core e i transceiver, gli

altri regolatori che compon-

gono il “power tree” posso-

no essere selezionati in base

agli altri parametri chiave. È

possibile raggruppare tutti i

requisiti relativi alla potenza

come illustrato in figura 4.

A questo punto bisogna cal-

colare l’efficienza di ciascun

regolatore al fine di determi-

nare se è necessario ricorre-

re alla potenza fornita da un

convertitore IBC.

Fig. 2

– Esempio di uno schema di alimentazione che utilizza due regolatori (Fonte: Enpirion)

Fig. 3

– Un esempio di modulo regolatore –Enpirion EN63

(Fonte: Enpirion)