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VI

Medical

zioni di natura non clinica

come ad esempio stato di

occupazione del letto, in-

tensità del segnale e marca-

tura temporale.

I test hanno evidenziato

che i risultati dell’esame

balistografico risultavano

accurati ed erano stretta-

mente correlati con quelli

ottenuti mediante la po-

lisonnografia. In figura 3

sono riportati i dati relativi

alla frequenza cardiaca e

alla frequenza respiratoria

registrati nel corso di una

notte. In base a questi ri-

sultati, si è convenuto che

le tecniche balistografiche rappresentano un valido ap-

proccio per effettuare l’analisi del sonno. Osservando

la figura 3, si può notare che la frequenza cardiaca ri-

sulta più elevata durante le fasi di insonnia e di sonno

REM rispetto alle fasi di sonno profondo e leggero. La

variabilità della frequenza cardiaca è più elevata nella

fase di sonno profondo e più ridotta nelle fasi di inson-

nia e sonno REM. Non esiste una differenza marcata

nella frequenza respiratoria tra le varie fasi del sonno,

mentre la variabilità della frequenza respiratoria (RRV)

è più ridotta nella fase di sonno profondo e aumenta

durante le fasi di insonnia e sonno REM. Il sensore BCG

è anche stato in grado di registrare i movimenti della

persona nel corso del processo di misura, operazione

che poteva essere condotta solamente in modo visivo

utilizzando l’approccio PSG. A queste fasi del sonno

sono stati attribuiti dei punteggi sulla base dei dati PSG

registrati e classificati secondo i criteri stabiliti da AASM

(American Academy of Sleep Medicine).

Nodo sensore BCG

Di dimensioni pari a soli

83,7x40,7x17,6 mm, il senso-

re SCA11H è alloggiato in un

contenitore plastico imperme-

abile con grado di protezione

IP55, richiede una tensione di

alimentazione di 9 VDC (valore

nominale) e supporta aggior-

namenti firmware in modalità

OTA (Over-The-Air). Per l’ac-

cesso locale al nodo è possibile

utilizzare il protocollo TCP/IP;

il nodo può altresì essere confi-

gurato per inviare i dati diretta-

mente a una rete che eroga ser-

vizi basati sul cloud.

Nella figura 4 sono riportati i

punti più idonei per collegare il sensore BCG. La po-

sizione 1 della figura si trova al di sotto del materasso,

solitamente ubicata tra una superficie di supporto e il

materasso stesso; la posizione 2 indica la parte superio-

re del telaio del letto, mentre la posizione 3 indica il

lato dello stesso.

Il nucleo centrale del sensore SCA11H è rappresenta-

to dal modulo accelerometro SCA10H, che contiene

un accelerometro MEMS ad asse singolo. Per la comu-

nicazione con il modulo MEMS viene utilizzata un’in-

terfaccia UART standard. Un apposito documento re-

lativo alle specifiche del protocollo binario riporta in

modo dettagliato i formati del frame dei messaggi e

dei dati che il modulo utilizza per la comunicazione

mediante l’interfaccia UART. Sia il sensore SCA11H

sia il modulo SHA10H sono già disponibili. Mentre il

primo è destinato essenzialmente ai produttori di siste-

mi, il secondo si rivolge essenzialmente ai vari produt-

tori di moduli.

In definitiva, i test clinici comparativi tra le mi-

sure della frequenza cardiaca, effettuata utiliz-

zando le metodologie PSG e BCG, hanno di-

mostrato che un approccio basato su tecniche

balistografiche per effettuare un’analisi del

sonno si propone come un mezzo economico

e non invasivo per la misura del sonno nel cor-

so di più notti; un’operazione questa che può

essere anche condotta in ambito domestico.

In base ai risultati ottenuti, i parametri relativi

alla frequenza cardiaca e respiratoria misura-

ti mediante la tecnica BCG sono accurati ed

evidenziano un’ottima correlazione con i dati

ottenuti con il metodo PSG. I sensori BCG si

propongono dunque come dispositivi affida-

bili per l’analisi del sonno.

Fig. 4 – Opzioni di collegamento per il nodo BCG

Fig. 5 – Modulo SA10H di Murata