LIGHTING 9 - settembre 2015
VI
Lighting
Il colore della luce artifi-
ciale è stato di frequen-
te oggetto delle ultime
notizie. È stato appu-
rato che un’esposizio-
ne serale alla luce blu,
emessa ad esempio da
dispositivi mobili, ha
un impatto negativo sul
sonno. Non stupisce for-
se che le persone abbiano
una predilezione naturale
per una luce più calda la sera
e in ambienti di relax come ri-
storanti, hotel e spazi abitativi. Una
ricerca condotta dall’istituto
Fraunho- fer IBPin merito alla luce utilizzata su voli in-
ternazionali evidenzia persino una correlazione tra la
temperatura della luce e un buon riposo. Su un volo
notturno, in aerei dotati di LED che emettevano un’il-
luminazione più calda durante la sera e parzialmente
durante la notte, che passavano poi a una luce più blu
la mattina, i passeggeri riscontravano un riposo miglio-
re ed erano più svegli al momento dell’arrivo. I risto-
ranti e gli hotel si sono già resi conto da un po’ che
un’illuminazione più calda e tenue può attirare i clien-
ti verso quella che viene percepita come un’atmosfera
rilassante e confortevole.
Tuttavia, negli spazi polifunzionali, come le stanze d’al-
bergo, le hall e i ristoranti, il tipo di luce richiesto può
variare notevolmente durante l’arco della giornata.
Sembra infatti sussistere una forte correlazione tra l’in-
tensità della luce e il colore della luce preferito.
Nelle prime ore del mattino, una luce più luminosa,
dunque più fredda, viene percepita come rinvigorente
ed energizzante. Per quanto riguarda la tarda serata o
la notte, è stato invece constatato
che un’illuminazione più sof-
fusa di un colore più caldo
contribuisce a migliorare
l’atmosfera di un am-
biente.
Le possibilità che le
luci a LED hanno mes-
so a disposizione dei
progettisti di sistemi
di luci sono pressoché
infinite.
Oggigiorno, qualsiasi
colore di luce può essere
prodotto senza difficoltà,
anche in combinazioni e
sequenze in tonalità alterna-
te. Tuttavia, una tale comples-
sità ha ovviamente un suo prezzo,
non solo per quanto riguarda lam-
padine e lampade. Il calcolo dei costi
di sistema, infatti, deve anche tener conto del
cablaggio, degli interruttori e del circuito di controllo
necessari.
Per molte applicazioni, non è necessaria una tale com-
plessità. Un effetto molto simile a quello che si riesce
a raggiungere con lampade a incandescenza e aloge-
ne è infatti ottimale per una vasta gamma di impieghi.
Le luci a incandescenza, se attenuate, acquisiscono in
modo naturale una tonalità più calda. I LED standard
regolabili, al contrario, restano molto vicini alla loro
CCT specifica a prescindere dall’intensità. È ovviamen-
te possibile porre rimedio a questo problema aggiun-
gendo un circuito di controllo supplementare e un se-
condo set di LED a una CCT differente, per impostare
manualmente la temperatura di colore. Giacché tutta-
via i costi di avvio rappresentano da sempre l’ostacolo
principale per l’impiego di luci a LED, l’ulteriore ag-
giunta di controlli manuali per imitare fonti luminose
a incandescenza può rivelarsi in alcuni casi una scelta
sbagliata.
Robert Winlow
Engineering manager
Sharp Devices EuropeLED:
ritorno alle origini
Grazie a un circuito brevettato e integrato nel LED stesso, Sharp è stata in grado di
fabbricare una fonte luminosa con tutti i vantaggi dei LED combinati con la sensibilità
del colore delle lampadine a incandescenza