EDA/SW/T&M
WIRELESS TEST
68
- ELETTRONICA OGGI 446 - GIUGNO 2015
wireless tenendo conto della tipologia dei segnali e
dei protocolli, nonché del contesto ambientale e del-
le specificità del rumore e delle interferenze. Inoltre,
consente di immagazzinare i parametri dei test per
poterli riutilizzare come configurazione di base per
nuovi test, nei quali diventa più facile modificare solo
i nodi interessati da condizioni operative specifiche
che necessitano di attenzione. Il tutto senza bisogno
di ricorrere a costosi analizzatori di spettro né a per-
sonale particolarmente esperto.
Questo strumento è stato sperimentato con successo
nella gestione di tre importanti applicazioni quali le
reti Manet, le TDL e le comunicazioni satellitari. MA-
NET (Mobile ad hoc Networks) sono le reti wireless
nelle quali i terminali si muovono casualmente e con-
tinuamente perché, per esempio, sono installati su
camion, ambulanze o veicoli militari.
Queste reti devono potersi auto configurare per adat-
tarsi al contesto ambientale e RFnest semplifica la
verifica della correttezza delle connessioni e della
bontà della qualità del servizio.
I Tactical Data Links (TDL) sono i collegamenti wi-
reless utilizzati da caccia, navi e carri armati statu-
nitensi e anche in questo caso RFnest offre ottime
funzionalità di emulazione.
Infine, RFnest consente di valutare le alterazioni che
subiscono le comunicazioni satellitari a causa del
continuo muoversi dei satelliti rispetto alle stazioni ri-
ceventi sulla terra, in particolare dovute al periodico
fluttuare del tempo di viaggio dei segnali e ai ritardi
introdotti per effetto Doppler.
Fino a 96 canali da 0 a 6 GHz
L’applicazione principe per RFnest è la messa a punto del-
le reti wireless terrestri, che può essere fatta abbraccian-
do tutte le variabili possibili e ottenendo risultati ripetibili
e affidabili rapidamente.
Nello strumento è integrato il software RFview che in-
corpora i due motori di emulazione EMANE (Extendable
Mobile Ad-hoc Network Emulator) e CORE (Common Open
Research Emulatore).
Inoltre comprende anche un’interfaccia utente interattiva
con cui si possono modificare i parametri fondamentali dei
nodi e definire i nodi virtuali con caratteristiche compati-
bili con quelli reali, in modo tale da vederne le reciproche
interazioni fino a un numero massimo di 96 nodi.
Ci sono due versioni denominate RFnest Analog e RFnest
Digital, entrambe fornite con lo stesso software RFview.
RFnest Analog A208 ha otto I/O a radiofrequenza con la
possibilità di analizzare fino a 28 canali in tutte le topolo-
gie SISO, SIMO, MISO, MIMO e MESH ma le reti devono ave-
re al massimo otto nodi nelle bande di frequenza da 0 a 2
GHz, da 1.8 a 2.8 GHz, da 2.7 a 3 GHz oppure da 3.4 a 4 GHz.
La risoluzione dinamica è di 37 dB con potenza inferiore a
10 dBm e accuratezza di 2 dB. Per la versione RFnest Digi-
tal D512 gli I/O a radiofrequenza sono 96 con la possibilità
di analizzare altrettanti 96 nodi di rete in qualsiasi topolo-
gia e con un numero di canali da scegliere fra 28, 66, 276,
553 e 1104. Le due bande di frequenza analizzabili vanno
da 20 MHz a 3 GHz e da 3 a 6 GHz, mentre la risoluzione
dinamica cresce a 60 dB sui segnali con potenza da -40 a
-20 dBm.
In più in questa versione c’è la possibilità di riconoscere
fino a venti percorsi differenti presenti in ogni canale, con
ritardo massimo fra ciascuno di essi di 2 secondi ed ef-
fetto Doppler eventualmente presente fino a 200 kHz. Fra
le interfacce standard riconoscibili con la dotazione base
si trovano LTE, WiMAX, UMTS, CDMA2000, WLAN, GSM e
SCM/SCMET.
n
Fig. 4 – Le due versioni RFnest Analog A208 e RFnest Digital D512 hanno differenti
opzioni di banda comprese fra 0 e 6 GHz e risoluzione dinamica di 37 dB per la
prima e 60 dB per la seconda