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ANALOG/MIXED SIGNAL

WIRELESS CHARGING

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- ELETTRONICA OGGI 445 - MAGGIO 2015

Un futuro di batterie wireless

É

recente il dato fornito dagli analizzatori di

IHS Technology :

le previsioni per il mercato delle ricari-

che wireless sono a dir poco esplosive, e in partico-

lare il settore della ricarica per le applicazioni indossabili

vedrà a fine 2015 un incremento del 3000 rispetto al 2014.

Il fatturato globale dei dispositivi necessari per la ricarica

wireless (trasmettitori, ricevitori e coil) passerà dai 15 M$

del 2014 ai 480 M$ stimati entro la fine dell’anno in corso,

superando il miliardo di dollari nel 2019.

La tecnologia - anche se per ora poco utilizzata - è nota da

parecchi anni, e molti di noi la sfruttano ad esempio per la

ricarica degli spazzolini da denti elettrici. Il principio è del

tutto analogo a quello del trasformatore elettrico: una corren-

te alternata (o comunque variabile nel tempo) produce per

induzione elettromagnetica una corrente in un avvolgimento

accoppiato magneticamente, nei trasformatori supportato da

un nucleo ferromagnetico.

Le targhette RFID: un esempio classico

La tecnica dell’alimentazione per induzione è d’altronde già

sfruttata ampiamente nelle targhette RFID (Fig. 1), che inte-

grano un chip che viene alimentato dalla corrente indotta

nell’avvolgimento di supporto, quando questo si trova nel

campo magnetico alternato prodotto da un avvolgimento

esterno di eccitazione.

È

d’altronde il medesimo principio

utilizzato nelle schede contactless di tram, metropolitane,

skipass, funivie, etichette antitaccheggio, product-tracer e

così via. In questi dispositivi il chip è inerte in assenza di

un adeguato campo magnetico esterno, e solo in presenza di

questo viene alimentato in modo da identificarsi, fornendo

i dati in esso contenuti trasmettendoli via radio, utilizzando

come antenna il medesimo avvolgimento utilizzato per l’ali-

mentazione.

Una serie di vantaggi

È

vero che per il microchip dei tag RFID la corrente di lavo-

ro è estremamente contenuta, ma è pensabile di utilizzare il

medesimo principio per alimentare apparati che richiedono

maggior corrente, utilizzando avvolgimenti di maggiori di-

mensioni e operando su distanze di pochi millimetri. L’effi-

cienza che si può ottenere non è certo paragonabile a quella

dei trasformatori, che raggiungono il 94-97% poiché dispon-

gono di un nucleo ferromagnetico di adeguate dimensioni a

stretto contatto con gli avvolgimenti primario e secondario.

Nella ricarica wireless si utilizza invece un nucleo di pic-

colo spessore, tipicamente collocato nel trasmettitore, e le

efficienze sono quindi più ridotte. Ciononostante, i vantaggi

derivano dall’assenza di parti elettriche esposte (assenza di

corrosione, possibilità di operare in acqua o ambienti corro-

sivi), l’eliminazione di rischi dovuti ad eventuali scintille de-

rivate dal contatto accidentale fra gli elettrodi (quindi elevata

sicurezza in ambienti con atmosfere infiammabili o potenzial-

mente esplosivi), possibilità di impiego nelle protesi mediche

(eliminazione del pericolo di infezioni dovute ad aghi o fili),

impossibilità di utilizzare connettori adeguati nei dispositivi

indossabili quali wrist-band, smart-watches e cuffie, insensi-

bilità a polvere, pioggia, sudore e così via.

In molte applicazioni, fra l’altro, la possibilità di ricaricare una

batteria senza dover usare cavi, inserire connettori o dover

porre attenzione a polarità o a contatti accidentali fra gli elet-

trodi fa sì che sempre di più si tenda a preferire la ricarica

senza fili, e quindi di tipo induttivo.

Una serie di circuiti specifici

È

ovvio però che per poter effettuare una ricarica wireless

occorrono circuiti in grado di generare campi elettrici al-

ternati di frequenza opportuna per la sezione trasmittente,

e circuiti riceventi in grado di effettuare la corretta ricari-

Paolo De Vittor

Le tecniche di ricarica contactless si stanno

rapidamente imponendo non solo nel settore dei

dispositivi portatili, ma anche nelle applicazioni di

potenza come ad esempio le auto elettriche

Fig. 1 – Le card RFID ad accesso contactless trovano una miriade di appli-

cazioni, fra cui proprio gli skipass