Elettronica_Oggi_433 - page 97

LIGHTING 4 - GENNAIO/FEBBRAIO 2014
XXI
DALI
Tra le numerose funzionalità di DALI vanno anno-
verati, per esempio, l’ingresso a potenziale zero, la
capacità di regolazione a 2 fili, nessuna polarità, un
campo di regolazione dall’1 al 100% di tipo logarit-
mico (risponde meglio alle caratteristiche dell’occhio
umano), la retroazione individuale, l’indirizzabilità a
gruppi, la memorizzazione dei tempi di regolazione e
un interruttore di rete integrato. Per fare un confron-
to, la tecnologia 0-10V offre un range di regolazione
dall’1 al 100% ma di tipo lineare, non ha nessuna
retroazione e indirizzabilità.
Le differenze sono in molti casi sostanziali e per
esempio con DALI la funzione dell’interfaccia è in-
dipendente dalla polarità delle linee di controllo e
un dispositivo integrato per la protezione contro le
sovratensioni impedisce che si possano avere danni
nel caso, per esempio, di collegamento errato.
I componenti delle interfacce 1-10V per il controllo
dell’illuminazione sono stati progettati per risponde-
re a specifiche esigenze in termini di facilità di in-
stallazione e affidabilità. La definizione di DALI, che
dovrebbe sostituire nel medio periodo la tecnologia
1-10V, prosegue su questa strada e quindi la sempli-
cità di utilizzo costituisce uno dei principali obiettivi
dei sistemi basati su questa tecnologia.
I dati memorizzati nell’alimentatore,
nel momento in cui DALI inizia a ope-
rare, comprendono la composizione
dei gruppi dell’alimentatore DALI (si
possono avere fino a 16 gruppi ed è
possibile l’assegnazione multipla), l’in-
dirizzo specifico per poter richiamare
direttamente ogni alimentatore, fino a
un massimo di 64 indirizzi, fino a 16 va-
lori di illuminazione per scenari singo-
li, la velocità di dimming e la reazione
nei confronti di eventuali guasti dell’a-
limentazione dell’interfaccia. Tutte le
unità possono essere indirizzate insie-
me in qualsiasi momento.
DALI utilizza un sistema dove un mo-
dulo di comando intelligente comunica
con altri componenti intelligenti. Per esempio, ogni
modulo di comando opera in modalità master e da
solo può regolare le comunicazioni sulla linea di con-
trollo. Gli alimentatori, invece, dato che sono di tipo
slave, possono solo rispondere ai comandi provenien-
ti dal master.
Un apposito processore all’interno dell’alimentatore
controlla lo scambio dei dati e il livello di illumina-
zione. In pratica il modulo di comando determina lo
scenario e il processore regola l’intensità dell’illumi-
nazione.
La trasmissione dei dati avviene occupando e poi libe-
rando la linea mentre le velocità per il trasferimento
dati sui due fili sono decisamente contenute, almeno
rispetto ad altre applicazioni informatiche, e arrivano
a 1200 bit/s. A livello fisico lo stato logico 0 è definito
tramite una tensione di 0V (da -4,5V a +4,5V) sul lato
del ricevitore. Lo stato logico 1, invece, è rappresen-
tato da una tensione dell’interfaccia di 16V (da 9,5V
a 22,5V) sempre sul lato del ricevitore.
Per il rilevamento degli errori si utilizza la codifica
Manchester, che permette di compensare le oscilla-
zioni di frequenza. La linea di comunicazione può
essere occupata sia dall’alimentatore sia dal modulo
di comando.
Grazie all’elevato rapporto segnale/rumore della
tensione e all’ampia gamma di livelli digitali dispo-
Tabella 2 – Alcune tappe dell’evoluzione dello standard DALI
Number IEC 62386-
Title
Draft
CD
CDV
FDIS
Publication
Target
101
System
1/2013
2/2013
6/2013
01/2014
06/2014
102
Control Gear – General requirements
1/2013
2/2013
6/2013
01/2014
06/2014
103
Control Devices – General requirements
1/2013
2/2013
6/2013
01/2014
06/2014
Fig. 2 – Esempio di un sistema DALI stand alone
1...,87,88,89,90,91,92,93,94,95,96 98,99,100,101,102,103,104
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