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- ELETTRONICA OGGI 430 - SETTEMBRE 2013
L
a crittografia OTP, One-Time-Pad, divenne fa-
mosa nella seconda guerra mondiale e fu utilizzata
anche negli anni della guerra fredda per poi essere
ciclicamente abbandonata e riproposta più volte fino
ai giorni nostri. La sua origine risale ai blocchetti di
carta che gli agenti segreti inglesi portavano in tasca
con una parola d’ordine scritta su ciascun foglietto in
modo tale che al momento giusto potevano utilizzar-
ne una sola e solo per un ben determinatomotivo per
poi strappare il foglietto. In altre parole, la sua pecu-
liarità fondamentale è al tempo stesso il suo miglior
pregio e il suo maggior difetto perché la caratterizza
come una tecnica di protezione usa e getta nel senso
che la chiave dev’essere ogni volta utilizzata e poi di-
sintegrata insieme ai dati che protegge.
In pratica, la chiave OTP viene creata sostituendo a
ogni carattere alfanumerico presente nel messaggio
un altro carattere casuale definito ogni volta con una
sola trasformazione che va a comporre la chiave in-
sieme a tutte le altre trasformazioni utilizzate in suc-
cessione (esempio: se ABC è la parola del messaggio
e +3+2+2 è la chiave costituita con le posizioni nelle
quali sono spostate le lettere, allora DDE è la parola
crittografata). In questo modo, se la chiave è assolu-
tamente casuale, il messaggio crittografato diventa
perfettamente indecifrabile per chi non conosca le
operazioni algebriche di conversione nell’esatta se-
quenza in cui avvengono. La dimostrazione dell’in-
violabilità di questa tecnica è dovuta al matematico
Claude Shannon che la pubblicò nel 1949 in uno dei
suoi libri di teoria delle telecomunicazioni. Ad ogni
modo, caratteristica peculiare e imprescindibile della
tecnica è che la chiave deve per forza essere lunga
tanto quanto il messaggio da proteggere e per cui
dev’essere ovviamente protetta a sua volta almeno
quanto il messaggio originale. Oggi può essere im-
magazzinata in una chiavetta USB ma attualmente
ci sono anche software online che consentono di
creare chiavi OTP in tempo reale mentre si scrive il
testo da proteggere e vederlo trasformare nel testo
crittografato direttamente sul display. Ci sono anche
varianti che prevedono l’uso di una stessa chiave per
più messaggi (many time pad) oppure l’uso di due
chiavi per crittografare due volte uno stesso messag-
gio, ma qualsiasi modifica si faccia si corre il rischio
di sminuire la perfetta inviolabilità della tecnica mate-
maticamente dimostrata da Shannon.
Chiavi ottiche inespugnabili
A metà maggio alcuni ricercatori del California Insti-
tute of Technology di Pasadena capitanati da Roarke
Horstmeyer hanno pubblicato i risultati del loro lavo-
ro che è servito a reinterpretare la crittografia OTP
per riproporla in una nuova versione nella quale la
chiave è molto più al sicuro ma anche più sempli-
ce da trasferire fra mittente e destinatario e, inoltre,
la tecnica proposta è relativamente semplice da in-
gegnerizzare e proporre sul mercato. Innanzi tutto,
la sequenza dei numeri casuali che forma la chiave
viene creata irradiando con un fascio laser di colore
TECH-FOCUS
SICUREZZA
Lucio Pellizzari
La crittografia OTP è nota per la
sua assoluta inviolabilità e oggi
è stata nuovamente interpretata
e riproposta in una versione
più semplice da implementare e
introdurre sul mercato
LA CRITTOGRAFIA
(PERFETTA) RINASCE
E SFIDA IL MERCATO
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