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EMBEDDED
MAGGIO
NETWORKING STANDARD |
HARDWARE
in dispositivi a semicon-
duttore già disponibili
come una estensione del-
À F
-
po di assegnare loro uno
slot temporale all’inter-
no del ciclo di trasmissio-
ne. Questo meccanismo
è il precursore del sotto
standard Qbv del metodo
TSN. Un chip in grado di
supportare lo standard
6% +H
F
+ TDMA è adatto per re-
alizzare le funzionalità
TSN Qbv più semplici.
Questo consente di esplo-
rare i vantaggi della tec-
nologia TSN in campo a
livello di nodi semplici
À
À
-
zioni lineari oppure per
À
%
La Figura 1 mostra la
struttura della funzione
TDMA all’interno dello
schema a blocchi del di-
#6M % )
-
mes Ethernet in arrivo, in alto a sinistra, ven-
gono assegnati alle relative porte di destinazione
dal blocco hardware denominato “forwarding en-
!% F
À
À
ognuna delle code (denominate come “Queues”).
Il timer hardware gPTP è sincronizzato con la
temporizzazione della rete nel dominio TSN.
Ogni time slot del meccanismo TDMA è derivato
da questa temporizzazione. Ogni time slot, con
À
À
-
te Ethernet del dispositivo in una Gate Control
List con 4 ingressi. Le code arbitrarie di uscita
possono essere aperte in ogni singolo time slot e
questo meccanismo è controllato da un sistema
;% )
!
À
-
ca che un frame Ethernet, che è presente nella
coda, può raggiungere il MAC, e quindi il cavo di
trasmissione, attraverso il controllo di priorità.
Il controllo di priorità seleziona sempre il frame
Ethernet con il livello di priorità più alto e apre
la porta di comunicazione relativa. In ogni caso i
frame Ethernet che risiedono nelle code “chiuse”
non vengono gestiti all’interno dei time slot rile-
vanti per la gestione in tempo reale.
Le caratteristiche principali di un hardware
compatibile con la struttura Qbv risiede princi-
palmente nel numero di code individuali e nel nu-
mero di time slot, ad esempio la differente gestio-
ne di ogni singolo frame Ethernet. La tabella 1
mostra una comparazione dettagliata. Per esem-
#6M
-
no quattro code e quattro time slot. Per vostro
?MH F À
À
slot. Oltre
a questo lo standard Qbv richiede un timer gPTP
3 5 @
À
porta così che ogni singola porta può avere una
gestione temporale individuale.
Fig. 2 – Esempio di Sistema TSN