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EMBEDDED

62 • NOVEMBRE • 2016

OPEN SOURCE |

HARDWARE

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plessa, e costosa in termini di tempo e denaro, la rea-

lizzazione delle applicazioni e infrastrutture di nuova

generazione. Un caso tipico è la Internet of Things

(IoT). La società di ricerche Gartner ha stimato che

per quest’anno, a livello globale, saranno in uso 6,4

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to al 2015, oggetti che raggiungeranno 20,8 miliardi

per il 2020. Ma c’è chi ritiene che tale trend di cresci-

ta potrà essere ostacolato dall’adozione di tecnologie

proprietarie. Ci sono molti punti comuni tra le solu-

zioni IoT in differenti applicazioni, avverte Olivier

Pauzet di Sierra Wireless, società canadese fornitrice

di soluzioni wireless intelligenti per la IoT e di modu-

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e 4G. Ad esempio, l’esigenza di connessioni wireless,

di comunicazione tra i dispositivi e i sistemi di back-

end, o le funzionalità di raccolta e interpretazione dei

dati. Tutti aspetti che una proliferazione di sistemi

proprietari renderebbe più problematico affrontare.

In un settore industriale molto frammentato e in

rapida evoluzione, le tecnologie open source, ritiene

Sierra, ricopriranno un ruolo crescente nel facilitare

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mentare ulteriormente l’innovazione. L’uso di stan-

dard è un modo per andare verso l’interoperabilità

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sviluppatori possono utilizzare i dispositivi di molte-

plici vendor per realizzare una determinata applica-

zione. Inoltre vengono evidenziati tre punti chiave in

grado di sbloccare il potenziale dell’open source nello

sviluppo della IoT. Il primo è la collaborazione aper-

ta, che serve a estendere l’uso degli standard all’inte-

ro ecosistema; il secondo è il rilascio nella comunità

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faccia e hardware ‘aperti’ (come ad esempio la scheda

Arduino), in grado di rendere possibile una prototipa-

zione rapida, ma anche la diffusione

di reference design hardware aperti

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source che è più facilmente scala-

bile in applicazioni commerciali, ed

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connettività wireless di sistemi IoT.

Il terzo aspetto importante è la ca-

pacità di supportare gli sviluppatori

nell’arrivare prima sul mercato con

i propri prodotti.

Cambio di paradigma

Un modello basato sull’uso di hardware e software

open source in grado di aiutare ingegneri e sviluppa-

tori a trasformare in realtà i progetti elettronici, attra-

verso un processo esponenzialmente più rapido e meno

costoso, rientra anche nella visione di Advanced MP

Technology, distributore a livello globale di componen-

ti elettronici di qualità. Una piattaforma elettronica

open source come Arduino, sottolinea la società, for-

nisce vantaggi chiave, come il fatto che oggi anche pic-

cole imprese del settore elettronico possono realizzare

prototipi a costi accessibili e in modo più rapido. Non

solo, ma questa tecnologia rende anche più semplice

lo sviluppo, la manutenzione e l’aggiornamento dei

progetti, con la possibilità di reperire il codice neces-

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cambio di paradigma capace di scuotere anche il set-

tore degli OEM, nota la società, ora consapevoli che i

prodotti che fabbricano possono oggi essere realizzati a

costi inferiori, e che dispositivi come sistemi IoT, droni

e applicazioni di robotica possono essere costruiti da

chiunque, e anche essere personalizzati per andare in-

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source non piace, comunque, soltanto alle startup: giu-

sto per fare un esempio, l’anno scorso, sul proprio blog,

Arduino ha reso noto che la stessa Nasa, l’agenzia spa-

ziale americana, ha utilizzato questa scheda in una

parte del progetto del razzo sonda suborbitale Black

Brant IX. Qui l’obiettivo è stato individuare potenziali

applicazioni delle tecnologie wireless nello spazio, in

particolare nella misurazione di importanti parametri,

come la pressione aerodinamica e la temperatura, nel-

la fase di rientro. Il team della Nasa ha costruito un

gateway, utilizzando Arduino Mega come un compo-

nente dell’architettura di trasmissione dati, necessaria

per gestire le comunicazioni tra la rete wireless locale e

l’uplink della rete di satelliti Iridium.

Fig. 1 – Open Source Hardware Association (OSHWA)