EMBEDDED
51 • FEBBRAIO • 2014
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HARDWARE
CLOUD
rapidamente soluzioni custom con l’aiuto di chi c’è già riusci-
to. Il secondo viene fornito come chiavetta USB e consente
di valutare le prestazioni delle schede embedded anche se
contengono Fpga o circuiti a segnali misti, nonché realizzare
in linguaggio C dashboard personalizzate per il monitoraggio
dei parametri di ingresso e uscita.
Digi è nata con la missione di sviluppare soluzioni Machine-
to-Machine per applicazioni prevalentemente industriali,
ma ben presto ha allargato la propria offerta a dispositivi e
sistemi M2M per svariati altri segmenti di mercato come, ad
esempio, la telemedicina. Una delle divisioni Digi è Etherios
e si occupa di sviluppare e produrre server, router, gateway,
modem, moduli RF e antenne per la piattaforma Device Cloud
con cui si possono realizzare reti cloud di sistemi con fun-
zionalità specifiche con o senza fili e perfino su connessioni
satellitari.
L’innovativo Device Cloud Telehealth Application Kit è
basato sul reference design Home Health Hub fornito da
Freescale Semiconductor e consente di realizzare reti cloud
di sorveglianza medicale wireless e wireline. La scheda ospita
un gateway basato su processore Freescale i.MX28 e le inter-
facce complete per Ethernet, 802.11b/g/n, Wi-Fi, Bluetooth,
ZigBee, NFC, USB e Sub-GHz radio, nonché un driver per il
comando di un display LCD con touch screen. Negli allegati
software iDigi Device Cloud e iDigi Manager Pro sono già
inclusi gli algoritmi di controllo per le applicazioni medicali
tipiche nel monitoraggio dei parametri critici per la salute
e sono previsti diversi livelli di protezione dati da impostare
in base alle esigenze di sicurezza e privacy. Infine, con le
opportune App si può collegare il tutto a uno smartphone o
a un tablet per ottenere una gestione cloud a tutti gli effetti.
Oracle ha presentato la scorsa estate l’ultima versione della
propria famiglia di prodotti Java Embedded composta dai due
tool cloud Oracle Java ME Embedded 3.4 e Oracle Java ME
(Micro Edition) Software Development Kit (SDK). Il primo è
un client di esecuzione Java mentre il secondo è un kit di stru-
menti di sviluppo Java e sono entrambi ottimizzati per i micro-
controllori e i circuiti integrati con risorse limitate. Questi
tool sono, quindi, ideali per la preparazione delle applicazioni
embedded tipiche dei nuovi ecosistemi Machine-to-Machine
e Internet-of-Things. Innanzi tutto, perché offrono un accatti-
vante insieme di risorse a costi estremamente competitivi e
poi perché permettono di accelerare notevolmente la messa
a punto dei nuovi prodotti grazie all’inconfutabile vantaggio
di poter usufruire delle conoscenze e dell’esperienza di una
comunità di oltre nove milioni di sviluppatori Java nel mondo.
In effetti, le tecnologie Java embedded sono componenti chia-
ve delle piattaforme di sviluppo cloud Oracle e semplificano
il progetto e l’implementazione delle nuove soluzioni IoT e
M2M soprattutto basate sulle architetture ARM per le quali
questi tool sono già adeguatamente predisposti. Il program-
ma Oracle Java Platform Integrator aiuta gli sviluppatori a
personalizzare i prodotti realizzati e a renderli portabili grazie
a un’attenta scelta dell’hardware che consente di ottenere
cicli di vita più lunghi ovvero una miglior redditività.
Texas Instruments, dopo aver inglobato National
Semiconductor, è leader nei circuiti integrati analogici. Lo
scorso autunno ha lanciato il nuovo ZigBee LED Light Link
Development Kit che comprende una scheda hardware basa-
ta su microcontrollore TI Sitara AM335x con architettura
ARM e un tool software con CCdebugger ottimizzato per lo
sviluppo dei sistemi di illuminazione a LED connessi wireless
tramite ZigBee.
Nel kit c’è un radiocomando dove impostare le condizioni di
configurazione dell’impianto in termini di intensità luminosa,
colorazione delle lampade ed effetti speciali ma gli stessi
comandi impostati nel radiocomando possono essere replicati
su uno smartphone o tablet collegati attraverso l’apposito
gateway cloud in tecnologia open-source che consente l’im-
plementazione delle App.
Grazie a quest’impostazione ogni impianto di illuminazione
diventa un sistema IoT e grazie alla rete ZigBee può essere
realizzato di qualsiasi dimensione e per molteplici ambienti
applicativi, dalla casa al centro commerciale, dal magazzino
industriale all’illuminazione stradale. Il kit è dotato di tre
Zlights con microcontrollore MCU SimpleLink CC2530 e
convertitore dc/dc TPS62730 che consentono di comandare
senza fili altrettante lampade LED mentre nel radiocomando
ci sono un MCU SimpleLink CC2531, un regolatore LDO
TPS76933 e un convertitore TPS62290. Il software per la
messa a punto della rete ZigBee è lo Z-Stack ZigBee Light
Link 1.0.
Fig. 4 – Il nuovo ZigBee LED Light Link Development
Kit di Texas Instruments permette di realizzare reti
di illuminazione ZigBee comandabili da smartphone
o tablet con opportune App