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POWER 14 -

SETTEMBRE 2017

mentale importanza per l’implementazione di questa

topologia.

Tabella 3 –Vantaggi legati all’uso di una topologia bridgeless

Dual-bridge

Totem-pole PFC

Power-stage switches

Two super-junction

FETs

Two SiC diodes

Two GaN FETs

Filter inductors

2

1

Power density

40-50 W/in

3

>75 W/in

3

Efficiency

96%

>99%

La tabella 3 riassume i diversi vantaggi chiave di que-

sto progetto PFC bridgeless. Di seguito, un’analisi più

dettagliata:

Interruttori di potenza:

a differenza della topologia

dual-bridge, il PFC Totem-Pole sostituisce due MOSFET

a super-giunzione e due diodi SiC con due soli disposi-

tivi GaN.

Induttori di filtraggio:

questa topologia permette di eli-

minare un induttore di filtraggio ingombrante nello

stadio di potenza. La

rimozione di questo

induttore, abbinato

alla riduzione del nu-

mero di interruttori di

potenza, contribuisce

a migliorare l’affida-

bilità complessiva del

sistema.

Dimensioni:

poiché il

GaN permette di ope-

rare ad una frequen-

za di commutazione

molto maggiore (in

genere quattro volte

superiore rispetto ai

MOSFET nella gam-

ma compresa tra 40

e 60 kHz), è possibile

utilizzare un indut-

tore di filtraggio più

piccolo. Inoltre, le

perdite di commu-

tazione inferiori del

GaN permettono ai

progettisti di ridurre

significativamente le dimensioni dei dissipatori di calo-

re nello stadio di potenza.

Efficienza:

un PFC Totem-Pole progettato in modo

adeguato garantisce un livello di efficienza superiore al

99%. In altre parole, un progetto da 1 kW dissipa meno

di 10W per ‘intero stadio PFC.

Costo:

i dispositivi in GaN sono più costosi da produrre,

e quindi hanno un prezzo più elevato. In ogni caso, te-

nendo contro dei risparmi evidenziati nel corso dell’arti-

colo che è possibile conseguire, è ragionevole supporre

che il costo totale del sistema dovrebbe essere in linea

con gli attuali progetti che utilizzano MOSFET.

Nei moderni progetti che utilizzano la topologia totem-

pole è possibile prevedere anche regolatori di potenza

digitali che permettono di migliorare ulteriormente

l’efficienza, la distorsione armonica totale e altri para-

metri di progetto fondamentali. I controllori digitali,

come ad esempio i modd. C2000 e UCD3138, possono

gestire in modo “intelligente” il funzionamento dello

stadio di potenza per ottimizzare l’efficienza in tempo

reale e in base alle condizioni di linea e di carico. In

numerosi settori – cloud computing, infrastrutture di

telecomunicazione 5G, centrali eoliche e solari, veicoli

elettrici e ibridi, solo per citarne alcuni – è sempre più

pressante la richiesta di aumento sia della potenza sia

del livello di efficienza.

Poiché i MOSFET in

silicio hanno prati-

camente

raggiunto

il massimo delle loro

potenzialità, i proget-

tisti stanno valutando

la possibilità di adot-

tare tecnologie ad

ampio bandgap, come

appunto il GaN, per lo

sviluppo dei futuri de-

sign. Come mostrato

dal-l’esempio del PFC,

grazie al GaN è possi-

bile migliorare non

solo l’efficienza, ma

anche ridurre drasti-

camente le dimensio-

ni dell’alimentatore,

in misura compresa

tra il 30% e il 50%. Il

GaN può essere uti-

lizzato in convertitori

DC-DC isolati o non

isolati, inverter e altri

sottosistemi di conver-

sione di potenza per ridurre sensibilmente perdite di

potenza, numero di componenti, peso e dimensioni.

Fig. 4

– La topologia PFC Totem-Pole, grazie alla quale è possibile realizzare progetti ca-

ratterizzati da dimensioni inferiori e frequenze operative maggiori sfrutta la caratteristica

di recupero inverso nullo del GaN

GaN

XXV