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EON

EWS

n

.

612

-

OTTOBRE

2017

4

I

l governo cinese scommet-

te sempre più sul futuro dei

chip e punta a costruire in

proprio la tecnologia neces-

saria. Il Paese della Grande

Muraglia ha deciso di inve-

stire massicciamente nel

mondo dei semiconduttori,

dando battaglia all’oligopolio

di grandi gruppi che hanno

i mezzi per competere su

questo mercato. A parlare

apertamente di questa con-

correnza nascente, è lo stori-

co fondatore e Ceo di

TSMC

Morris Chang che, alla vene-

randa età di 86 anni e ormai

prossimo alla pensione, det-

ta le linee strategiche ai suoi

successori. Egli ha spiegato,

in una recente intervista, che

la sfida del futuro non verrà

dalle condizioni di mercato,

rese favorevoli dalla cre-

scente centralità dei chip

nei dispositivi elettronici in

un mondo sempre più inter-

connesso, ma bensì da una

concorrenza che si annuncia

spietata. “Saranno probabil-

mente necessari molti anni

prima che la Cina riesca a

ottenere dei buoni risultati nel

settore dei semiconduttori”

ha spiegato Chang aggiun-

gendo che “importanti inve-

stimenti in mezzi o R&D non

sono sufficienti per produrre

velocemente tecnologie per

i chip”. Perché pure l’espe-

rienza è fondamentale per

puntare sulle tecnologie più

avanzate ed abbattere i costi

per essere competitivi contro

i colossi americani, sud co-

reani e di Taiwan che van-

tano storie decennali. Ecco

perché Pechino ha deciso di

investire fino a 180.4 miliardi

di dollari su dieci anni per riu-

scire a soddisfare la doman-

da sul mercato domestico e

creare così economie di sca-

la e condizioni industriali per

affrontare la sfida sui mercati

internazionali. Che l’industria

dei semiconduttori cinese stia

facendo grandi passi avanti,

lo dimostrano le trattative tra

le principali realtà produttive

del paese e lo specialista

di soluzioni fotolitografiche

olandese ASML; già dall’i-

nizio del 2019 dovrebbero

essere operativi i primi appa-

rati ad Ultravioletto Estremo

(EUV), necessari alla produ-

zione di chip avanzati con

tecnologia a 7 nanometri. Si

stima inoltre che in Cina, nel

biennio 2018-2019 la richie-

sta di apparati produttivi lito-

grafici continuerà a crescere

e rappresenterà un mercato

vicino ai 3 miliardi di dollari.

Per mantenere il suo vantag-

gio competitivo, TSMC natu-

ralmente continuerà ad inve-

stire e dopo l’annuncio dei 16

miliardi di dollari destinati alla

realizzazione delle sue nuo-

ve fabbriche, ha specificato

che il futuro impianto per la

produzione di chip con tec-

nologia a 3nanometri vedrà

la luce nel sud di Taiwan, nel

Tainan Science Park.

A

lla fine dello scorso mese,

To-

shiba

ha finalmente raggiunto

l’accordo definitivo per cedere il

60% del capitale di uno dei suoi

gioielli di famiglia, cioè la divi-

sione chip. L’avvio del processo

di vendita della controllata

To-

shiba Memory Corporation

,

per far fronte alle maxi-perdite

generate dal business della

costruzione di centrali nucleari

negli Stati Uniti, risale alla fine

dello scorso inverno e nel corso

dell’estate sembrava vicino alla

conclusione. A un passo dalla

firma del contratto d’acquisto,

la statunitense

Western Digi-

tal

, partner nello sviluppo e nel-

la costruzione di memorie flash

in Giappone, che insieme a

KKR

, uno dei maggiori fondi di

private equity al mondo, aveva

valutato il 100% del capitale di

Toshiba Memory Corporation

circa 17,4 miliardi di dollari sta-

tunitensi.

A fine settembre la scelta è, in-

vece, ricaduta su un consorzio

guidato da un altro gigante del

private equity, il fondo statuni-

tense

Bain Capital

che ha pre-

sentato un’offerta di quasi 18

miliardi e ha concesso ai vertici

della conglomerata giapponese

di continuare a gestire la socie-

tà di semiconduttori, nonostan-

te la perdita della maggioranza

del capitale. Il consorzio vincito-

re comprende anche le statuni-

tensi

Apple

,

Seagate Techno-

logy

,

Kingston Technology

e il braccio finanziario di

Dell

,

ma anche la co-

reana

SK Hynix

e la giapponese

Hoya

. In una se-

conda fase po-

trebbero essere

coinvolti nell’o-

perazione an-

che il fondo del

governo di

Tok-

yo Innovation

Network Corp

of Japan

e la

Development

Bank of Japan

. Secondo al-

cune indiscrezioni di stampa, il

contributo di Apple al succes-

so dell’offerta di Bain Capital è

stato fondamentale, in quanto il

colosso fondato da Steve Jobs

avrebbe partecipato all’opera-

zione staccando un assegno da

circa 3 miliardi. Per il gruppo di

Cupertino l’operazione riveste

un’importanza cruciale alla luce

del rilevante peso, in termini di

costi, delle memorie flash all’in-

terno degli iPhone e del fatto il

mercato è concentrato finora

nelle mani di sei fornitori, con

la rivale

Samsung

che con-

trolla oltre il 40 per cento. Sul-

la riuscita dell’operazione, che

dovrebbe essere perfezionata

entro il marzo del prossimo

anno, rimane sostanzialmente

un’incognita. Western Digital

ha immediatamente rivendicato

il diritto di bloccare la vendita di

Toshiba Memory Corporation e

la questione si avvia a essere

risolta attraverso un arbitrato

internazionale.

A un consorzio guidato da Bain

Capital

il 60% dei chip di Toshiba

La Cina

punta

sempre più ai chip

A fine settembre, la

conglomerata giapponese ha

venduto la maggioranza del

capitale della controllata attiva

in uno dei suoi business più

profittevoli a un consorzio di

operatori che comprende anche

Apple. Il partner Western Digital

che aveva fatto un’importante

offerta insieme al fondo Kkr

però vuole bloccare l’operazione

Il carismatico

fondatore e Ceo

di TSMC parla

del futuro del

settore dei chip

e della crescente

competizione cinese

F

EDERICO

F

ILOCCA

MORRIS CHANG

, Ceo di TSMC

E

LENA

K

IRIENKO

H

I

-

TECH

&

FINANZA