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EON
ews
n.
573
-
marzo
2014
4
torna a
essere ottimista. Anche sul
futuro del Vecchio Continente,
dove immagina la domanda
di chip in recupero rispetto al
passato. “Stiamo assistendo
a una stabilizzazione del mer-
cato all’interno dell’eurozona
– ha dichiarato Paul Grimme,
responsabile vendite emarke-
ting di STMicroelectronics per
la regioneEMEA (Europa,Me-
dio Oriente e Africa) che nel
2013 ha rappresen-
tato circa un quarto
del fatturato totale
della joint Venture
– Alcuni dei nostri
clienti si attendono
lievi miglioramenti.
L’Europa si sta len-
tamente muovendo
verso un nuovo pro-
gressivo periodo di
crescita”. A guidare
la riscossa europea,
secondo il manager,
ci sarebbe innanzi-
tutto la Germania dove settori
strategici come l’automotive
stannoassistendoaun ritorno
di fiamma della clientela.
Più delicata è invece la situa-
zione della Francia, che rap-
presenta il profilo più negativo
all’interno della regione. “Ci
sono ancora diversi problemi
da risolvere in Europa. Ed è
difficile dire se davvero la crisi
siaallespalle–haspiegatoun
economista di una nota banca
londinese–ma l’impressioneè
che qualcosa stia iniziando a
muoversi soprattuttonei setto-
ri più sani”.
E naturalmente per le aziende
migliori.
Non a caso proprio ST ha
fatto sapere che nel corso di
quest’anno crescerà più ra-
pidamente del suo mercato
di riferimento e che ritornerà
in utile nel 2014, strappan-
do quote di mercato ai rivali
come la tedesca Infineon o
il gigante americano Qual-
comm. “È difficile immaginare
che l’Europa possa correre
ai ritmi di Cina o Stati Uniti,
ma si tratta comunque di un
grande e importan-
te mercato che fa
la differenza per i
produttori di chip” ha
concluso l’economi-
sta ricordando però
che la crisi dei debiti
e delle banche non
è ancora comple-
tamente archiviata.
ST, dal canto suo, ce
la sta mettendo tut-
ta per non perdere
l’occasione del rim-
balzo della domanda
dell’Unione. Il gruppo, che ha
un valore di mercato vicino ai
sei miliardi di euro, si è impe-
gnato negli ultimi anni in una
importante riorganizzazione:
il produttore di chip, che nel
corso del 2013 ha visto con-
trarsi il fatturato del 5% circa
a 8,08 miliardi di dollari, ha
spostato il focus di produzio-
ne su segmenti come i mac-
chinari industriali, l’automo-
tive e gli smartphone. Tutti
segmenti che dovrebbero
consentire alla società di far
bene nei prossimi mesi. “In-
dustria e automotive sono
grandi mercati per noi in Eu-
ropa – ha concluso Grimme–
quindi è bene che ripartano.
Ladomandaoggi è se l’attua-
le trend di ripresa continuerà.
L’Europa necessiterebbe di
una rinnovata fiducia dei con-
sumatori per esserne sicuri”.
D
ifficilmente gli azionisti di
dimenticheranno
la recente assemblea annuale
dei soci. Nelle scorse settima-
ne, i partecipanti all’assise di
quest’anno non soltanto han-
no autorizzato l’operazione di
riacquisto di azioni proprie per
ulteriori 5miliardi di dollari, che
si aggiungono ai 2miliardi già
utilizzati nei primi duemesi del
2014 per comprare titoli della
stessa Qualcomm, ma hanno
anchedato il via liberaallade-
cisionedelmanagement di au-
mentare del 20% il dividendo
trimestrale per azione, che in
questo modo raggiungerà 42
centesimi. Ancora più impor-
tante di queste due operazioni
è stata la presentazione uffi-
ciale del nuovo amministratore
delegato, Steve Mollenkopf,
nominato lo scorso 12 dicem-
bre per prendere il posto del
leggendario Paul Jacobs. Leg-
gendario perché sotto la sua
guida, il colosso dei semicon-
duttori di San Diego ha quin-
tuplicato i ricavi, diventando il
leader mondiale dei chip per
dispositivi mobili con una quo-
tadimercato intornoal 90%, e
ha addirittura superato
a
WallStreet, in termini di capita-
lizzazione di Borsa. Lamissio-
ne, quasi impossibile, di Mol-
lenkopf
è
quella di mantenere
inalterato il tassoannuodi cre-
scita del fatturato, aumentato
inmedia di circa il 31% nell’ul-
timo triennio, grazie soprattut-
toal boomdegli smartphone, il
cuimercatomondialehaavuto
un progresso di un ulteriore
39% nel 2013 rispetto all’anno
precedente, superando per la
prima volta la fatidica soglia
del miliardo di dispositivi ven-
duti. Un mercato però che, a
giudizio delle principali società
di ricerca, rallenterà sensibil-
mente la propria corsa dato
che ci aspetta un ritmo annuo
di crescita inferioreal 10% fino
al 2017. E proprio per questo
motivo, gli analisti che coprono
il titolo Qualcomm prevedono
che nel 2014 l’espansione dei
ricavi sarà limitata al 7,6% ri-
spetto all’anno prima. Non è
un caso che negli ultimi dodici
mesi il prezzo delle azioni del
gruppo guidato da Mollenkopf
sia aumentato di circa il 15%
a fronte di una crescita di oltre
il 30% dell’indice Sox di Fila-
delfia, il paniere di riferimento
per i titoli dei semiconduttori. Il
nuovo timoniere di Qualcomm
è, tuttavia, convinto che il suo
gruppo riuscirà a stupire gli
analisti per tre ragioni. La pri-
ma è che gli smartphone, pur
avendo moltissime funzioni,
non sono ancora in grado di
soddisfare tutte le esigenze
dei consumatori. La seconda
ragione è che nei Paesi emer-
genti solo ora si sta migrando
verso le più avanzate tecnolo-
giedi telefoniamobile. Infine, il
gruppodi SanDiego tenteràdi
replicare il successo registrato
nell’industriadei cellulari, inal-
tri mercati, come quello delle
automobili edei dispositivime-
dicali.Segiàallafinedel 2014,
il fatturato di Qualcomm cre-
scerà a un ritmo superiore del
20% rispetto al 2013, si potrà
dire che l’ottimismo delle pri-
me dichiarazioni di Mollenkopf
non eraesagerato.
H
i
-
tech
&
finanza
Qualcomm
cambia il vertice
percontinuareacrescere
STguardaal futuro
conottimismo
Il gruppoproduttoredi
chiphapresentato i suoi
risultati 2013e intravede
nuoveopportunitànel
VecchioContinente
E
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ederico
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ilocca
L’assembladei soci del gruppo
di SanDiegoapprovaun
importantepianodi riacquistodi
azioni proprieeunaumentodel
dividendo,masoprattuttovede
al timone il nuovoamministratore
delegatoMollenkopf chepuntaa
mantenere invariato il tasso
di crescitadei ricavi
degli ultimi anni
Steve
Mollenkopf,
il nuovo
amministratore
delegato di
Qualcomm
Paul Grimme,
responsabile
vendite e
marketing
EMEA di
STMicroelectronics
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