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EON
EWS
n.
555
-
LUGLIO
/
AGOSTO
2012
7
M
ERCATI
grande maggioranza dei PC
30 anni più tardi (con numero-
si hardware e aggiornamenti
software nel corso degli anni).
Il rischio principale per le
aziende di elettronica di con-
sumo è quello di allinearsi con
uno standard che non diventi
mainstream nel mercato. I pri-
mi videoregistratori (VCR) era-
no disponibili in due standard:
Video Home System (VHS) e
Betamax. Ciascuno richiedeva
tipi di nastri diversi fra loro e le
cassette preregistrate erano
spesso rilasciate in entrambi
gli standard. Sony
alizzava i videoregi-
stratori Betamax, mentre i vi-
deoregistratori VHS sono stati
prodotti da più aziende grazie
alla concessione della licenza
da parte di JVC. Entro metà
del 1980, lo standard VHS ha
dominato il settore dei video-
registratori, in gran parte gra-
zie alla disponibilità da parte di
molteplici fornitori.
Una situazione analoga si è
avuta nel 2000 con l’introdu-
zione dei lettori DVD per l’alta
definizione. Sony ha realizzato
i DVD Blu-ray, mentre Toshiba
si è dedicata ala produzione
degli HD DVD. Sony aveva im-
parato la lezione dal Betamax
e ha aggiunto diversi partner
per il Blu-ray. Sony aveva an-
che acquisito Columbia Pic-
tures nel 1989, il che ha por-
tato una grande azienda pro-
duttrice di film nel campo del
Blu-ray. Il Blu-ray ha vinto nel
2008, quando Toshiba
annunciato il
proprio ritiro dagli HD DVD.
Una nuova battagl ia sta
emergendo per gli standard
nei sistemi operativi (OS) per
smartphone.
Gli smartphone stanno cre-
scendo a un ritmo rapido e
sono il driver di crescita del
mercato complessivo della
telefonia mobile, e diversi si-
stemi operativi continuano a
emergere.
Gartner
ha fornito delle stime relative
alle quote di mercato dei si-
stemi operativi nel 2011 e ai
principali fornitori di telefonia
mobile e sistemi operativi che
supportano.
Gartner stima che Android
(sviluppato da Google –
avuto la quota
maggiore nel 2011 con oltre il
40%, con la maggior parte dei
principali fornitori di telefonia
mobile che forniscono telefoni
Android.
Occorre considerare inoltre
che con la fusione di Google
e Motorola Mobility, Motorola
vreb-
be rimanere saldamente nel
campo Android.
iOS (Apple iPhone OS) e
Symbian (Nokia –
com) hanno avuto gli share
più vicini, a poco meno del
20%. Apple ha avuto succes-
so con iOS e dispone di un
vasto numero di sviluppatori di
applicazioni (o app). Nokia ha
ridotto invece la focalizzazio-
ne sul suo sistema operativo
Symbian per concentrarsi sul
sistema operativo Microsoft.
Research in Motion (RIM -
arrivata quar-
ta con il suo sistema operati-
vo per i dispositivi BlackBerry.
BlackBerry è un dispositivo
molto presente nelle aziende,
e funziona bene con i sistemi
di posta elettronica azienda-
li, ma ha avuto un successo
limitato presso gli utenti con-
sumer.
Microsoft, secondo le stime,
deteneva invece una quota
relativamente piccola di OS
con circa il 2%, ma con le ri-
sorse di Microsoft e una base
enorme di utenti di PC Win-
dows, ci si aspetta che possa
guadagnare share, anche se
resta da vedere se sarà un
serio concorrente per Android
e iOS.
Come accennato in preceden-
za, Nokia, il più grande pro-
duttore di telefoni cellulari, ha
deciso di sostenere Windows
Phone di Microsoft come si-
stema operativo principale
per gli smartphone. Molte al-
tre grandi aziende di telefonia
mobile tendono a aumentare
le loro possibilità di successo
supportando sia Android sia
Microsoft.
Bada, un sistema operativo
di Samsung progettato per
smartphone a basso costo,
ha avuto circa il 2% di sha-
re. In questo modo Samsung
sta sostenendo tre sistemi
operativi: Android, Microsoft
e Bada. La battaglia per i si-
stemi operativi per smartpho-
ne è importante, perché gran
parte della popolarità degli
smartphone è dovuto alle ap-
plicazioni che possono essere
scaricate gratuitamente, o per
una somma molto contenuta.
Alcuni dei principali sviluppa-
tori di applicazioni creeranno
applicazioni per tutte le prin-
cipali piattaforme. Molti degli
altri sviluppatori di applicazioni
si concentreranno invece su
uno o due sistemi operativi.
Nel lungo periodo, ci saran-
no probabilmente più sistemi
operativi di successo, ma al-
cuni saranno estromessi dal
mercato. Il PC è passato da
numerosi sistemi operativi all’i-
nizio, a uno dominante (Mi-
crosoft) e uno relativamente
piccolo (Apple Mac OS). Nel
mercato degli smartphone, un
fornitore che dipende da un
solo sistema operativo rischia
di essere estromesso dal
mercato e, analogamente, un
produttore di semiconduttori,
che è fortemente dipendente
da un particolare produttore
di smartphone è ugualmente
a rischio. Per i cicli di volatili-
tà del mercato dell’elettronica
di consumo, occorre consi-
derare che questi cicli sono
occasionalmente condizionati
da aspetti come l’economia, i
cambiamenti delle tecnologie
e di gusto dei consumatori.
Nella maggior parte dei casi
l’elettronica di consumo non
è indispensabile. Anche se al-
cune persone non riescono
a concepire la loro vita senza
il loro smartphone, il PC, la
televisione o il tablet, occor-
re considerare che questi non
sono beni di prima necessità
come cibo, alloggio, vestiario,
trasporti e assistenza medica.
Quando i tempi si fanno difficili
quindi, le spese per l’elettroni-
ca di consumo vengono spes-
so tagliate. Le aziende, invece,
solitamente non sono sogget-
te a questi condizionamenti
per gli acquisti di elettronica.
Per gestire un’impresa occor-
rono infatti numerosi sistemi
elettronici, come per esempio
le attrezzature per la produzio-
ne o i sistemi informatici. Altri
acquisti di dispositivi elettronici
possono inoltre essere giustifi-
cati da incrementi di produttivi-
tà, come per esempio notebo-
ok o tablet per i dipendenti.
Il grafico di figura 1 mostra la
variazione annua della spesa
dell’elettronica consumer negli
Usa per un periodo di 30 anni
in base ai dati del Dipartimen-
to del Commercio statuniten-
se. Le modifiche variano da
un massimo di 23% nel 1983
a un minimo del -6% nel 2009.
La media del tasso di crescita
annuo composto (CAGR) dal
1980 al 2010 è stato del 7,8%.
Dopo le due recessioni nei
Fig. 2
Spesa dei
consumatori
statunitensi
per
l’elettronica
- variazione
annuale
(Fonte: US
Department of
Commerce)
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