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EON
EWS
n.
555
-
LUGLIO
/
AGOSTO
2012
20
EONEWS:
Com’è cambia-
ta negli anni la struttura
di Murata?
CURCHER:
Murata
a i n i z i a-
to la sua attività in Euro-
pa nel 1989 e per 29 anni
ha operato come una serie
di società di vendita indi-
pendenti, ognuna con un
proprio territorio. Ma la sua
organizzazione non risulta-
va più in sintonia con l’evo-
luzione del mercato all’in-
terno dell’Unione Europea
nel momento in cui i clienti
sono divenuti pan-europei.
Così la società ha deciso di
mutare la propria strategia,
che è stata implementata
in maniera graduale. Il pri-
mo passo, nel 2010, è stato
quello che ha coinvolto le
attività di sales e marketing
che sono state organizzate
per segmenti applicativi. Si
sono così stabilite differen-
ti business unit per i vari
mercati di riferimento: au-
tomotive, infrastrutture per
telecom (pr incipalmente
stazioni base), consumer e
così via.
È stata tolta l’esclusiva na-
zionale e ora tutte le varie
aziende possono vendere
su tutto il territorio e stia-
mo iniziando a combinare
le operazioni di tutte le so-
cietà in un’unica organizza-
zione. Entro il 2014 vi sarà
una sola organizzazione
europea in grado di rispon-
dere al meglio alle esigen-
ze dei clienti.
EONEWS:
Com’è cambia-
to il business negli ultimi
anni
?
CURCHER:
Murata è sem-
pre stata riconosciuta come
uno dei principali fornitori di
componenti passivi. Grazie
all’evoluzione tecnologica,
che si è mani festata so-
prattutto sotto forma di una
miniaturizzazione sempre
più spinta e utilizzo della
tecnologia ceramica multi-
strato, è stato possibile svi-
luppare un numero sempre
maggiore di moduli – come
quelli per la connettività wi-
reless e i moduli front end
per i cellulari. In questa di-
rezione deve essere vista
l’acquisizione avvenuta nel
mese di marzo del busi-
ness degli amplificatori di
potenza di Renesas. Con
l’integrazione dei nostri mo-
duli di front end e dei PA di
Renesas siamo in grado di
proporre una soluzione più
completa capace di soddi-
sfare in maniera più effica-
ce le esigenze dei clienti.
EONEWS:
Il passaggio da
fornitori di componenti a
fornitori di soluzioni che
impatto ha avuto sulla vo-
stra organizzazione?
CURCHER:
Ci siamo resi
conto che per vendere so-
luzioni non potevamo agire
da soli ma avevamo biso-
gno di partner. Ad esempio
non disponevamo di risorse
dal punto di vista software
per la connettività wireless,
per cui abbiamo st ipula-
Due filosofie
di sviluppo
Riguardo al tema della ripro-
gettazione dei tool Eda per
rendere le applicazioni esi-
stenti fruibili via rete o attra-
verso la cloud, Spazzini in-
dividua nel mercato soprat-
tutto due trend principali. Un
filone di pensiero è quello di
ridisegnare l’architettura degli
strumenti Eda, per farli evol-
vere dalla forma dei classici
pacchetti software da com-
mercializzare con licenza, e
trasformarli in applicazioni
Saas (Software-as-a-service)
fruibili via Web browser e
compatibili con un’architettu-
ra orientata ai servizi (Soa).
“Questo è però il percorso più
difficile” perché significa dover
riscrivere parti significative
del software, utilizzando un
approccio che sicuramente,
dal punto di vista generale,
a un’organizzazione richiede
molto più tempo e sforzi. L’al-
tro approccio architetturale
può consistere nella riscrittu-
ra di una sola parte specifica
del software, utilizzando Api
(Application programming in-
terface) in grado di connet-
tere la vecchia applicazione,
residente su server, con il
client remoto, davanti al quale
lavora il progettista. In questo
caso, l’uso di Api consente
di preservare l’applicazione
originale e di risparmiare tem-
po nelle attività di sviluppo e
reingegnerizzazione del sof-
tware, guadagnando competi-
tività sul mercato. Lo svantag-
gio è che, applicando questa
soluzione, riuscire a riprodur-
re nell’ambiente Web di rete o
nella cloud l’intero insieme di
funzionalità dell’applicazione
originaria risulta più difficile.
Un’altra area di grande inte-
resse per il futuro sviluppo
degli strumenti Eda è anche
quella delle ‘apps’ scaricabili
su dispositivi mobile, come
tablet e smartphone.
Anche questa direzione, con-
clude il manager, sarà sem-
pre più un’area critica verso
cui il mercato dovrà necessa-
riamente andare nei prossimi
anni, e ciò per la crescen-
te importanza che gli utenti
stanno dando alla capacità di
poter utilizzare ed elaborare
dati e informazioni di progetto
anche in mobilità.
A
TTUALIT
À
Da fornitore di componenti
passivi a
fornitore
di soluzioni complete
L’evoluzione di
Murata, una società
che, partendo dai
condensatori, vuole
arrivare all’Internet of
Things in un’intervista
a Terry Churcher,
president Europe,
Emea, Murata Europe
A
CURA
DELLA
REDAZIONE
Telit lancia la business unit m2mAir
Telit Wireless Solutions
annunciato il
lancio della nuova business unit m2mAIR, che si occupe-
rà dell’offerta dei servizi M2M a valore aggiunto, inclusa
la connettività. L’offerta comprende: gestione della SIM
e dei moduli in remoto, sicurezza, analisi e monitoraggio,
SIM card, piani tariffari, nonché supporto al cliente, il
tutto fornito da un singolo vendor. Grazie alla tecnologia
wireless di Telit, i servizi offerti supportano i fornitori di
soluzioni M2M nella creazione e gestione delle loro ap-
plicazioni, riducendo il total-cost-of-ownership (TCO) ne-
cessario e assicurando la massima qualità e affidabilità.
Telit ha lanciato un sito web dedicato alla sua business
unit m2mAIR, disponibile al link
Schroff premia le performance di RS Components
RS Components (RS -
stata
nominata come distributore più “performante” per la re-
gione Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) da parte di
contenitori per l’elettronica Schroff
ienda specializzata nel settore di armadi/contenitori
per elettronica facente parte del gruppo Pentair Technical
Products. Il premio è stato assegnato a RS per aver rag-
giunto il più alto tasso di crescita di vendite negli ultimi
cinque anni nella categoria dei partner focalizzati sulla
distribuzione tramite catalogo standard.
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