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EON
EWS
n.
552
-
APRILE
2012
CAVI E CONNETTORI
i risultati sono stati abbastanza
soddisfacenti.
Il 1° semestre del 2011 il trend
è stato molto simile al 2010, ma
con alcune prerogative economi-
che penalizzanti come margina-
zioni basse e obblighi di “delivery
time” ridotti.
Questi segnali premonitori hanno
confermato la tendenza del 2° se-
mestre, in netto calo di fatturato
e di entrata ordini, con una dimi-
nuzione congiunturale del 10%.
Non può consolarci il fatto che
questo periodo negativo
non sia solo italiano ma
mondiale. Nell’eurozo-
na la fiducia dei consu-
matori è crollata per la
situazione economica
generale e per l’aumen-
to della disoccupazione.
La forte flessione di fat-
turato e di ordini è pro-
seguita nel 2012 e si è
cominciato a parlare di
recessione, termine sconosciuto
a molti, mai utilizzato negli anni
passati e studiato solo sui libri. La
recessione non è regolamentata
ed è x questo che non sappiamo
come affrontare e, si spera, supe-
rare il problema.
Da parte nostra abbiamo inizia-
to una gestione d’impresa in un
mercato differente dai precedenti,
con forti tensioni occupaziona-
li, con un rapporto debito/PIL in
forte diminuzione.
Partendo dalle cause che hanno
creato questa crisi, delocalizza-
zioni in aumento con la conse-
guente diminuzione di lavoro,
mancato impegno della grande
industria a mantenere la produ-
zione in Italia, creando conflitti
sociali, una delle soluzioni è ri-
creare un rapporto cliente/for-
nitore etico e sinergico in modo
da coinvolgere le risor-
se umane qualificate,
le alte professionalità
esistenti sul territorio
e l ’ inventiva ital iana
nello sviluppo di nuove
opportunità e applica-
zioni. In particolare per
il settore dei connettori
abbiamo sviluppato la
ricerca di nuove appli-
cazioni anche in settori
differenti dai normalmente cono-
sciuti, dove le quantità sono basse
ma con molteplici applicazioni.
Per fare ciò bisogna avere una
approfondita conoscenza dei pro-
dotti, dei mercati da aggredire e
dei settori merceologici. E quindi
è necessario puntare su una for-
mazione continua.
D:
Qual è la sua opinione ri-
guardo l’andamento del merca-
to?
R:
Dal secondo semestre 2011
forte rallentamento.
D:
Quali sono le principali stra-
tegie adottate dalla vostra società
nel breve/medio periodo per sod-
disfare al meglio le richieste di
questo mercato?
R:
Klingel
il
distributore per l’Italia di Lear
corporation, che opera nel setto-
re dei connettori e di altri brand.
La peculiarità della società è l’e-
levata preparazione tecnica del
personale.
Per soddisfare sempre al meglio
le richieste della clientela stiamo
costantemente investendo in for-
mazione delle risorse umane e
stiamo introducendo nuovi pro-
dotti per fornire al cliente una
gamma sempre più completa.
D:
In che modo state implemen-
tando queste strategie?
R:
Stipulando accordi e colla-
borazioni di settore, investendo
nelle risorse umane.
D:
Quali sono le previsioni a me-
dio/lungo termine?
R:
Fa parte del Dna dell’impren-
ditore la positività, ma stiamo
vivendo un periodo difficile e le
previsioni non sono rosee. Si par-
la addirittura nel nostro settore
del 2017. Se le previsioni sono
vere è necessario che lo Stato si
assuma le sue responsabilità e ap-
poggi le imprese, soprattutto le
PMI che sono lo zoccolo dell’Ita-
lia, aiutandole a creare sviluppo
e lavoro ad esempio con riduzioni
dei contributi fiscali e dell’IVA.
Nel 2010 la speranza di una ripre-
sa, che le aziende si aspettavano,
è rimasta nel cassetto e solo in
qualche caso si sono raggiunti i
risultati del 2008. Possiamo co-
munque affermare che nel 2010
GIUSEPPE
SALAFIA
A
CURA DELLA
REDAZIONE
Intervista a Giuseppe Salafia, general manager
Klingel Italiana
ta in termini di progettazione,
volta a migliorare l’implemen-
tazione di apparati attivi ad alta
densità, ottimizzare la gestione
del cablaggio e fornire presta-
zioni termiche avanzate. Tali
progetti considerano l’adozione
di un cablaggio a zone, che con-
sente di minimizzare lo spreco
di porte di rete condividendole
tra tutti gli apparati della zona
di riferimento.
D:
Quali sono le previsioni a me-
dio/lungo termine?
R:
Lo standard 40/100 Giga-
bit Ethernet per i l cablaggio
in f ibra ottica, recentemente
pubblicato, finirà di sicuro per
convincere molti dei clienti an-
cora riluttanti a passare dalle
infrastrutture di cablaggio in
fibra ottica alle fibre multimo-
dali (OM3 e OM4) e monomo-
dali, alle cassette ottiche plug
and play basate su connettori
MPO e ai cavi trunk, che per-
metteranno di estendere il ci-
clo di vita degli investimenti
ne l segmento de l cabl aggio
in fibra ottica. L’aumento at-
teso del le infrastrutture pre-
disposte per la tecnologia 10
Gigabit Ethernet consentirà di
orientarsi verso i dispositivi di
prossima generazione, con un
possibile aumento della percen-
tuale installata di cablaggio in
rame, questo grazie ai progres-
si della tecnologia 10GBASE-T
su tale mezzo.
D:
Qual è la sua opinio-
ne riguardo l’andamen-
to del mercato?
R: Nonostante il per-
mane r e d i una s i -
tuazione di difficoltà
all’interno dei mercati
finanziari internazio-
nali, e il conseguente
impatto sul finanzia-
mento dei progetti IT,
abbiamo comunque osservato
una tendenza costante verso
l’adozione di nuove tecnologie
di cablaggio all’avanguardia nel
data center.
D:
Quali sono le principali strate-
gie adottate dalla vostra società nel
breve/medio periodo per soddisfa-
re al meglio le richieste di questo
mercato?
R:
Parallelamente alla crescen-
te richiesta di velocità e ai nuo-
vi progressi nell ’ambito della
tecnologia 10 Gigabit Ethernet,
si è assistito a un cambiamen-
to in di rezione del le
t ecno l og i e f l es s i b i l i ,
riutilizzabili e di facile
implementazione. Que-
ste tecnologie includo-
no cavi trunk in rame
pre-terminati e sistemi
in fibra ottica plug and
play, che consentono di
snellire i tempi di in-
stallazione favorendo al
tempo stesso più trasferimen-
ti, integrazioni e modifiche al
passo con la crescita del data
center.
D:
In che modo state implemen-
tando queste strategie?
R:
In futuro ci attendiamo di
assistere a una continua cresci-
ALBERTO
ZUCCHINALI
A
CURA DELLA
REDAZIONE
Intervista a Alberto Zucchinali,
Technical manager at cabling infrastructure experts
Siemon