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EON
EWS
n.
550
-
FEBBRAIO
2012
grid. L’attenzione ai consumi si
riflette anche nella scelta del-
la tecnologia di comunicazione
locale, con Zigbee che è stato
preferito al più dispendioso Wi-
Fi . Whirlpool , dal canto suo,
pare interessata ad esplorare il
concetto di Cloud Computing
e, dopo aver introdotto diversi
elettrodomestici dotati di con-
nettività già nel 2011, ha di-
chiarato di voler rendere “mol-
ti” dei suoi prodotti intelligenti
entro il 2015.
RIVOLUZIONE INEVITABILE
Se ci possono essere dei dubbi
su quali saranno gli standard
adottati e le direzioni lungo
le qual i verrà maggiormente
sviluppata l’intelligenza delle
apparecchiature domest iche,
una cosa trova gli analisti con-
cordi: la ‘Smart Revolution’ è
inevitabile, spinta com’è dall’e-
voluzione tecnologica e dalle
esigenze di connettività e di ri-
sparmio energetico che andran-
no intensificandosi in futuro.
Mark Ishac di Zpryme ritiene
che entro il 2020 le smart ap-
pliance avranno completamente
sostituito gli elettrodomestici
tradizionali. Uno studio datato
dicembre 2010 di IMS Research
(
), “The
world market for smart applian-
ce” prevedeva che entro il 2020
sarebbero state 10 milioni le
apparecchi ature inte l l igent i
connesse alla smart grid statu-
nitense. La prevista espansione
del mercato viene qui subordi-
nata agli investimenti da par-
te dei governi e delle aziende
produttrici di elettricità, oltre
che all’introduzione di incenti-
vi monetari per il consumatore.
Nel suo report “ Smart Grid:
Smar t App l i ance Ins i ght s ” ,
Zpryme forni sce anche uno
spaccato di quello che ritiene
sarà il mercato 2015 degli elet-
trodomestici intelligenti: lava-
trici e frigoriferi faranno la par-
te del leone con il 23% e il 18%
del mercato, rispettivamente
(corrispondenti a un valore di
3,54 e 2,69 miliardi di dollari).
Seguono le asciugatrici (15%,
2,24 miliardi di dollari), le la-
vastoviglie (9%, 1,35 miliardi
di dollari) e i congelatori (8%,
1,17 miliardi di dollari).
Le prime tre tipologie di pro-
do t t o s i accapa r r e r anno i l
58,8% del mercato globale. La
fetta più grande del mercato,
il 27% corrispondente a 4,18
miliardi di dollari, cade sotto la
voce ‘altri’ e comprende forni e
top, microonde, macchine per
il caffè e tostapane. L’aspettati-
va è che il mercato degli elet-
trodomestici intelligenti cresca
di pari passo con quello delle
smart grid, le reti di distribu-
zione elettrica che insieme alla
potenza veicolano informazio-
ni utili a una miglior gestione
dei consumi. Secondo lo studio
di Zpryme, smart grid e smart
appl iance potrebbero spinge-
re la creazione di fatturato per
i prossimi 10-15 anni in mol-
te realtà nazionali. A spingere
verso la loro adozione saran-
no le politiche di tariffazione
energet ica, le problemat iche
ambientali, i requisiti di effi-
cienza energetica e gli incentivi
statali.
A contare, dal punto di vista
del consumatore, saranno so-
prattutto il costo iniziale (an-
cora troppo alto per garanti-
re un’ampia accettazione), la
disponibilità di connettività a
basso costo e la prospettiva di
un risparmio concreto, mone-
tizzabile entro il primo anno
dall’acquisto.
Gl i anal isti di Pike Research
prevedono che una vera e pro-
pr ia espans ione del le smart
appliance si avrà a partire dal
2013, dopo che saranno sta-
ti risolti i problemi relativi al
particolare modello finanziario
da adottare e a quali standard
tecnologici appoggiarsi. Le pre-
visioni in quest’ultimo ambi-
to vedrebbero favoriti Zigbee
per lo spettro
in radiofrequenza e HomePlug
per le comunicazioni a onde
convogliate sulla rete elettrica
(PLC, Power Line Communi-
cation).
Una volta accordatisi sugli stan-
dard condivisi i produttori ini-
zieranno a dotare di connettivi-
tà, verso altre apparecchiature
domestiche/consumer e verso la
rete elettrica, gran parte delle
proprie linee di prodotto.
Secondo Bob Gohn di Pike Re-
search, gli elettrodomestici in-
telligenti costituiranno solo il
2% dell’intero fatturato elettro-
domestici per il 2015, ma entro
il 2020 tale percentuale salirà
all’8%.
In termini di distribuzione ge-
ografica, stando a Zpryme, nel
2015 il mercato statunitense si
aggiudicherà il 36,0% del fat-
turato mondiale, seguito dalla
Cina con il 18,2%, Regno Uni-
to con il 6,4% e Australia con
3,1%. Il resto del mondo conte-
rà per il 34,2%.
S
econdo gl i ultimi dati resi
noti da SIRMI
il
mercato complessivamente ha
fatto registrare un segno ne-
gativo (-3,8%); la performan-
ce posi t iva del comparto dei
prodotti software (+1,5%), che
comprende sia il fatturato da
nuove l icenze sia i canoni di
manutenzione e aggiornamen-
to sull’installato, riesce solo in
parte ad arginare il decremento
dei Servizi di Sviluppo (-2,1%),
dei Servizi di Gestione (-3,5%)
e sopra t tut to de l l ’Hardware
(-7,3%).
Su quest ’ul t imo comparto è
da sottolineare lo spostamento
da prodotti tradizionali verso
tecnologie innovative: al netto
dei tablet, unica linea di pro-
dotto di rilievo a far registrare
una forte crescita, il comparto
avrebbe fatto registrare un an-
cor più preoccupante -17%.
Il trend del mercato IT è il ri-
sultato da una parte della si-
tuazione critica dell’economia e
della finanza, non solo italiana
ma europea e mondiale in ge-
nere, e della conseguente ridu-
zione della capacità di spesa di
tutti i comparti della domanda
(individui, famiglie, professio-
nisti, imprese, enti della PA),
e dall’altra di dinamiche diver-
se che caratterizzano i singoli
comparti dell’IT, strettamente
correlati alla diversa maturità
di domanda e offerta, alla iper-
competizione, alla durata del ci-
clo di vita dei prodotti, alla dif-
fusione e al livello di utilizzo di
prodotti e servizi, allo shortage
di componenti che ha caratte-
rizzato la fine anno e perdura
nel 2012. In tabella una breve
sintesi dei primi numeri relativi
al mercato IT.
Da notare il segno positivo per
la componente software, la cui
crescita origina prioritariamen-
te dalla crescente presa di co-
scienza da parte dei cl ienti e
delle stesse società del sistema
di offerta del valore del software
come reale componente di in-
novazione e di miglioramento
sostanziale per lo sviluppo del
proprio business. A conferma
di ciò, emerge chiaramente co-
me le aziende che meglio hanno
affrontato le difficoltà di questo
periodo di stagnazione econo-
mica sono quelle che hanno il
proprio core business nel sof-
tware e nel le attività ad esso
correlate.
La componente hardware è for-
temente condizionata dai PC
(che, inclusi i tablet, chiudono
il 2011 con un -8.7%,e senza i
tablet fanno registrare un de-
cremento del 17,3%), dai ser-
ver (-16%, nella sommatoria di
tutte le tipologie, -25% per le
linee high end) e dallo storage
(-2,1%) che complessivamen-
te incidono per circa il 50% di
tutta la spesa hardware, e che
contribuiscono alla flessione del
7,3% dell’intero comparto.
Il mercato dell’IT:
pre - consuntivo 201
Proiezioni dei tassi di crescita 2011 per i più promettenti segmenti
del mercato dei circuiti integrati analogici
(Fonte: IC Insights
)
Valori assoluti milioni euro
2009
2010
2011E
Hardware
8.080,0
8.133,0
7.539,0
Software
4.005,0
3.936,0
3.994,0
Servizi di sviluppo
4.250,0
3.961,0
3.877,0
Servizi di gestione
5.522,7
5.251,0
5.067,0
TOTALE IT
21.857,7 21.281,0 20.477,0
Tassi crescita %
09/08
10/09
11/10
Hardware
-11,2%
0,7%
-7,3%
Software
-3,8%
-1,7%
1,5%
Servizi di sviluppo
-7,2%
-6,8%
-2,1%
Servizi di gestione
-4,8%
-4,9%
-3,5%
TOTALE IT
-7,6%
-2,6%
-3,8%
Fonte SIRMI SPA – gennaio 2012
SIRMI ha rilasciato i primi dati
relativi al mercato IT nel 2011
A
CURA DELLA
REDAZIONE