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tore delegato di Cefriel
e professore ordinario
al Dipartimento di elettronica e
informazione del Politecnico di
Milano (
), pone
in una tavola rotonda di fronte
alla platea del Solutions Expo
2011, l’annuale appuntamento
B
ana lment e , l ’ innovaz i one
è definibile come un processo
attraverso cui si progetta e re-
alizza qualcosa di nuovo: ma
nell’attuale scenario tecnologico
non è banale intendersi su cosa
oggi realmente significhi ‘fare
innovazione’. Siamo in un mer-
cato globalizzato e complesso
in cui per le aziende del mondo
dell’elettronica e dell’alta tecno-
logia è quanto mai arduo ponde-
rare con la giusta lungimiranza
il bilanciamento delle strategie
industrial i di ‘make or buy’ :
cioè decidere in quale misura
sia conveniente mantenere al
proprio interno le attività di svi-
luppo dei prodotti, con i relativi
vantaggi di controllo e protezio-
ne della proprietà intellettuale,
e quali attività, invece, sia me-
glio esternalizzare, per cogliere
i benefici in termini di riduzio-
ne dei costi fissi, di specializza-
zione e di maggior flessibilità
produttiva. Un interrogativo che
Alfonso Fuggetta, amministra-
Nel settore dell’alta tecnologia, il dilemma ‘make or buy’
si ripropone con forza, quando la parola chiave diventa
differenziazione dei prodotti
G
IORGIO
F
USARI
HANNS WINDELE,
vice president per
Europa e India di
Mentor Graphics
(Fonte: Mentor
Graphics)
EON
EWS
n.
549
-
GENNAIO
2012
brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi
Digi-Key: accordo di distribuzione con
Vicor
Digi-Key (
e Vicor
hanno siglato un accordo di dis-
tribuzione a livello globale grazie al quale
la prima potrà offrire un’ampia gamma di
prodotti e soluzioni per la distribuzione
dell’energia caratterizzate da elevata densità
ed efficienza.In particolare la gamma Vicor
permette agli utilizzatori di convertire e ge-
stire l’alimentazione in modo più efficiente,
dalla presa a muro fino al punto di carico,
rispondendo a un’ampia serie di requisiti pre-
visti dai sistemi di alimentazione, tra cui quel-
li per applicazioni a elevate prestazioni.
L’accordo con Vicor permette a Digi-Key di
proseguire nella strategia di crescita, esten-
dendo la propria con prodotti che permettono
ai propri clienti di ridurre il time to market,
aggiungere nuove funzionalità e conseguire
quindi un notevole vantaggio competitivo.
Da Altium una nuova gamma di compo-
nenti per schede in collaborazione con
STMicroelectronics
Altium (
ha annunciato
l’aggiunta di una vasta gamma di compo-
nenti per schede presenti nel catalogo delle
soluzioni di Power Management di STMicro-
electronics
al proprio sistema
di erogazione di contenuti online AltiumLive
/). Quest’ultimo
aggiornamento comprende una nutrita gam-
ma di componenti per la gestione della po-
tenza (power management) a elevate efficien-
za energetica del produttore italo/francese.
Questa nuova serie va ad aggiungersi alla
gamma di componenti di STMicroelectronics,
già disponibile nel “vault” dei componenti
per schede di AltiumLive, che comprende la
famiglia di microcontrollori STM8 e STM32,
sensori e dispositivi basati su MEMS.
Gestione dei rifiuti elettrici ed elettroni-
ci: crescita del 6% rispetto al 2010
Ecodom
tutto il 2011, ha
gestito in tutta Italia circa 86.400 tonnellate tra
frigoriferi, lavatrici e lavastoviglie (i RAEE, Rifiuti
Elettrici ed Elettronici), da cui ha ricavato:
- 56.889.000 kg di ferro
- 2.534.000 kg di alluminio
- 1.548.000 kg di rame
- 6.831.000 kg di plastica
Grazie al processo di trattamento e riciclo re-
alizzato dagli impianti selezionati da Ecodom,
1.671.000 tonnellate di anidride carbonica
(CO2) non sono state immesse nell’atmosfera
(un effetto equivalente a quello che darebbe
in un anno un bosco grande come l’intera
provincia di Milano), e si è inoltre evitata
la dispersione di una significativa quantità
di gas che danneggiano lo strato di ozono.
Sempre secondo i dati analizzati da Ecodom,
utilizzare le materie prime (ferro, alluminio,
rame e plastica) ottenute dal riciclo di 86.400
tonnellate di RAEE (42.000 del Raggruppa-
mento R1 – frigoriferi e condizionatori – e
circa 44.400 del Raggruppamento R2 – al-
tri grandi bianchi) ha comportato inoltre un
risparmio energetico di circa 614.685.000 kWh
rispetto a quanto sarebbe stato necessario per
ottenere le stesse quantità di materie prime
“vergini”.
Le due vie
dell’innovazione
Gli elementi chiave
della strategia di
differenziazione dei prodotti
(Fonte: Mentor Graphics)
La capacità di un’azienda di ottimizzare la
differenziazione dei propri prodotti si misura
analizzando il valore del margine lordo di
profitto (Gpm – Gross profit margin) otte-
nuto dalle vendite. Da ciò deriva che la
progressiva trasformazione dei prodotti in
commodity (commoditization) è la peggiore
nemica di una differenziazione sostenibile.
Ma, inevitabilmente, com’è avvenuto in pas-
sato per i produttori di pc, alla fine anche
il mercato degli smartphone arriverà allo
stadio di commodity.
Così parla Hanns Windele, vice president
per Europa e India di Mentor Graphics, che
indica fra i migliori esempi di differenzia-
zione sostenibile il modello di business di
Apple (
est’ultimo si
fonda non solo su prodotti altamente diffe-
renziati (iPhone, iPad, e così via), ma anche
su un’infrastruttura come quella degli store
iTunes e su un ecosistema di terze parti
impegnate nello sviluppo di applicazioni e
accessori. Nel lungo periodo, questo ecosi-
stema di partner sarà destinato a guidare la
differenziazione dei prodotti futuri. Ma Ap-
ple non è l’unica. Anche Texas Instruments
è riuscita a ‘decommoditizza-
re’ le calcolatrici rendendole strumenti di
formazione. E l’industria dei semiconduttori
diventati ormai commodity? Gli Fpga, mo-
stra, Windele, sono i componenti con il
margine di profitto mediamente più elevato,
grazie a un più alto grado di differenziazione
fornito da brevetti e copyright di protezione,
da un portafoglio di proprietà intellettuale
vendor-specific e da un ecosistema di terze
parti formato da sviluppatori di Ip e da un
sistema di supporto applicativo indipen-
dente. Le memorie sono invece i semicon-
duttori con i margini più bassi, perché sono
relativamente facili da copiare e difficili da
proteggere con i brevetti. Anche i margini
delle ‘silicon foundries’, le fabbriche di chip,
sono influenzati dall’infrastruttura e dall’e-
cosistema di partner nel quale operano. Il
cambiamento rispetto al passato, conclude
Windele, è che mentre tradizionalmente la
differenziazione dei semiconduttori è stata
guidata soprattutto dai processi di fabbri-
cazione, in futuro ad avere questo ruolo
saranno soprattutto le attività di design,
l’Ip proprietaria e l’ecosistema di partner, di
cui diventa essenziale mantenere sempre il
massimo controllo.
Qui un buon esempio può essere quello di
Arm
e si è focalizzata
sui processori embedded a 32-bit per le
applicazioni mobile, quando il processo
di adozione dei telefoni cellulari ha subìto
un’accelerazione. Talvolta perseguire la
differenziazione significa dover sacrificare
o-
o-
bat Reader; Tsmc (Taiwan Semiconductor
Manufacturing Company -
attraverso la Open Innovation Platform, ha
reso aperto ed efficiente l’ecosistema di
progettazione. Anche Mentor Graphics, in
corrispondenza con la crescente diffusione
dei telefoni cellulari, ha reso royalty-free il
sistema operativo real-time (Rtos) embed-
ded Nucleus.
Differenziazione sostenibile