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EDA/SW/T&M

ECAD

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- ELETTRONICA OGGI 468 - MARZO 2018

ca i gestori dei file) non mettono a disposizione alcuna

metodologia di approvazione (o qualsiasi altro proces-

so) per il completamento di tali operazioni. Spesso è

necessario integrare software fornito da terze parti per

espletare questi compiti di approvazione; anche se si

tratta di una soluzione accettabile, non è certo quel-

la ideale, oltre ad avere lo svantaggio di costringere i

progettisti a uscire dal loro ambiente ECAD.

Nessuna gestione delle fasi del ciclo di vita

Come menzionato in precedenza, i sistemi manuali uti-

lizzati per gestire i dati ECAD non possono tracciare i

documenti attraverso le diverse fasi del ciclo di vita:

“iniziale”, “WIP”, “Approvato”, Rilasciato” e “EOL”. I me-

todi manuali impiegati per la gestione del ciclo di vita

dei dati ECAD possono risultare particolarmente com-

plicati e non gestibili in pratica.

Nessuna attività di reporting o analisi

Non essendoci la possibilità di elaborare i comples-

si dati con i file ECAD disponibili, un’azienda non può

sfruttare alcun vantaggio derivato dalle attività di re-

porting e analisi. Quindi, non è possibile avere alcu-

na idea della situazione reale o perlomeno semplici

statistiche che indichino ciò che è ancora nella fase

WIP e ciò che è stato approvato. La sola informazione

disponibile è rappresentata dal numero dei file e delle

cartelle, oltre ad alcune indicazioni di natura tempora-

le (data/ora) associate.

Lavorare in parallelo: una sfida

Numerosi progetti richiedono la partecipazione di

team che operano simultaneamente su di essi e i si-

stemi manuali spesso possono condurre i progettisti

a eseguire sovrascritture sui reciproci lavori. Non es-

sendoci alcun modo per conoscere se qualcun altro

stia lavorando sul medesimo documento, gli utenti

possono sovrascrivere, spostare o cancellare il lavoro

di un altro progettista. Si tratta di uno degli svantaggi

in cui si può incorrere quando si cerca di gestire ma-

nualmente complesse strutture di dati ECAD.

Condivisione di documenti

I team di progetto spesso devono collaborare con un

gran numero di parti interessate sia interne sia esterne

ed è difficile condividere documenti con clienti e fornito-

ri in maniera controllabile. L’utilizzo di VPN o sistemi ba-

sati sul protocollo FTP per condividere i dati ECAD porta

sicuramente all’insorgere di problematiche, in quanto

non esiste la possibilità di garantire la sincronizzazione

dei dati, il controllo dell’accesso o assicurare che i dati

che si stanno condividendo sono quelli più recenti rila-

sciati dai progettisti. L’utilizzo della posta elettronica per

distribuire i file rappresenta un rischio per la sicurezza e

spesso comporta l’invio di dati ECAD obsoleti.

Assumere il controllo dei dati ECAD nella faseWIP

Vista la natura iterativa dei dati ECAD, è prevedibile

che durante la fase di progetto sarà generata una no-

tevole mole di dati e quindi si renderà necessario il

controllo della versione.

Tutte le informazioni sono inserite in un contesto più

ampio o sono collegate le une con le altre. I file mana-

ger sono stati concepiti per essere semplici tool di ge-

stione dei documenti, in quanto non sono in grado di

comprendere dati complessi e non rappresentano una

soluzione per gestire i dati ECAD nella fase WIP. L’ado-

zione di un adeguato sistema per la gestione dei dati

ECAD assicura un controllo assoluto su definizione di

responsabilità, procedure, diritti di accesso, controllo

automatico delle revisioni, gestione e comunicazio-

ne dei cicli di vita, generazione di report “intelligenti”

e tracciabilità dei dati, insieme alla certezza che i file

non verranno mai cancellati.

Per ulteriori informazioni:

www.altium.com

Fig 3 – Un audit trail, ovvero un meccanismo di tracciabilità a ritroso, è essenziale per garantire la sicurezza futura di un’azienda