MEDICAL 8 - Luglio/Agosto 2015
VII
NANOMEDICINA EUROPEA
za, formazione e canali finanziari che li aiutino concretamen-
te a portare avanti le loro idee. In quest’ambito può essere
fondamentale un organismo di esperti in grado di valutare e
selezionare preventivamente i progetti, in modo da verificare
per ciascuno di essi quale sia il miglior modo di procedere sul
mercato e quali strumenti finanziari siano più adatti. Questi
suggerimenti possono secondo l’ETPN far crescere la nano-
medicina in accordo allo spirito dell’iniziativa Horizon 2020 e
portare così alla nascita di nuovi posti di lavoro.
Nel suo ruolo di KET la nanotecnologia può spingere la na-
nomedicina ad avere un impatto determinante nei tre ambiti
fondamentali delle Terapie, della Diagnostica e della Medi-
cina Rigenerativa. Nel report sono precisate le Strategic Re-
search Priorities che possono beneficiare dei progressi della
nanomedicina e si evince dalla tabella 1 il ruolo basilare che
rivestono le nanostrutture nelle applicazioni medicali di pros-
sima generazione.
L’ingegneria dei tessuti (Tissue Engineering) è solo un esem-
pio di nuova branca applicativa nata proprio nell’ambito dei
progetti promossi dal programma quadro Horizon 2020 e
mira a sviluppare nanosistemi impiantabili nei tessuti organici
per dotarli di funzionalità intelligenti come autorigenerarsi in
caso di lesioni parziali, effettuare monitoraggi diagnostici pe-
riodici oppure somministrare localmente i fattori di crescita
che possono favorire la ricostruzione dei tessuti. A tal proposi-
to sono da tempo in corso ricerche volte a sviluppare pellicole
di biomateriali che possano innestarsi chirurgicamente laddo-
ve sia impossibile confidare sulla rigenerazione spontanea o
forzata dei tessuti. L’immunità batteriologica che hanno alcu-
ne nanoparticelle diventa non solo determinante ma preziosa
per riportare gli organi lesionati a un funzionamento minimo
ottimale. Invero, una delle più importanti novità introdotte
dalle nanotecnologie consta proprio nella multifunzionalità
dei nanomateriali che però esprimono solo quando s’impara
a sfruttare la straordinaria versatilità delle loro interazioni su
scala nanometrica. Secondo l’ETPN sono le piccole e medie
imprese europee a saperlo fare meglioma per far ciò occorro-
no ripetuti cicli di sviluppo e test che servono a migliorare la
robustezza dei nanosistemi e la ripetibilità e la reddittività dei
processi industriali per la loro fabbricazione in volumi. È qui
che entra in gioco l’utilità di un adeguato supporto europeo
che possa supervisionare i progetti e indirizzarli a un finanzia-
mento personalizzato in grado di portarli a conseguire risulta-
ti competitivi.
Tabella 1 – Priorità strategiche di ricerca sulla nanomedicina secondo l’European Technology Platform for Nanomedicine
Sfide
Terapeutica
Diagnostica & Visualizzazione
Medicina Rigenerativa
Malattie
cardiovascolari
• Dispositivi terapeutici impiantabili
(con modifiche superficiali nanome-
triche)
• Somministrazione mirata di farmaci
• Nanoparticelle per la teranostica (capaci
di funzionalità sia diagnostiche sia tera-
peutiche)
• Materiali bioattivi intelligenti
• Mobilizzazione delle cellule stami-
nali direttamente sulle lesioni
Malattie
neurodegenerativ
e
• Nanodispositivi semi invasivi per
somministrazione farmaci (ad es. per
Parkison)
• Formulazioni nanometriche per attra-
versare la barriera emato-encefalica
• Visualizzazione guidata con impianti
avanzati di neurostimolatori
• Somministrazione di molecole
attive a livello neuronale in punti
specifici
• Biomateriali intelligenti per la
rigenerazione del sistema nervoso
centrale
Diabete
• Monitoraggio e somministrazione
dell’insulina con dispositivi nanometrici
• Incapsulamento e monitoraggio dei
piccoli trapianti
• Imaging della distribuzione del grasso in
tutto il corpo utilizzando le nanoparticelle
• Impianti non invasivi di monitoraggio
continuo del glucosio
• Funzionalizzazione spaziale e nel
tempo dei biomateriali 2D e 3D per
il rilascio di fattori biochimici per i
pancreas artificiali
Tumore
• Formulazioni nanometriche di agenti
per il rilevamento dei tumori
• Nanoparticelle riscaldabili a radiofre-
quenza per le terapie termiche
• Dispositivi impiantabili per la sommi-
nistrazione localizzata dei farmaci
• Strumenti terapeutici per azioni cura-
tive a livello fisico
• Monitoraggio sull’efficacia delle
terapie
• Nanoparticelle con funzioni di traccianti
e agenti di contrasto per diagnosi (Magne-
tic Particle Imaging)
• Nanoparticelle composite per il monito-
raggio delle terapie
• Endoscopi e cateteri a minima invasività
per diagnostica e terapie
• Superfici nanostrutturate per biosensori
• Nanoparticelle funzionalizzate
per l’attivazione mirata in vivo della
produzione delle cellule staminali
ematopoietiche
Infiammazioni
• Nanomateriali per la rigenerazione
ossea, l’artrite reumatoide e la malattia
di Crohn
• Nanomateriali immuni dai batteri per
impianti immuni da infezioni
• Imaging con nanoparticelle traccianti sui
globuli bianchi
• Nanomateriali 3D per l’immobiliz-
zazione locale delle cellule staminali
sulle lesioni
• Materiali e superfici per impianti in
grado di prevenire le infezioni