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- ELETTRONICA OGGI 439 - SETTEMBRE 2014
brazione capace di sollecitare il dito nel punto in
cui tocca lo schermo quasi come fosse un click su
un pulsante correlato a una particolare condizione,
come l’attivazione di un allarme o di una funziona-
lità. I display tattili con sensibilità aptiche possono
servire nella telemedicina per coadiuvare i medici
nelle terapie a distanza, oppure per manovrare in
sicurezza e con precisione qualsivoglia tipologia
di robot, come è già stato fatto, per esempio, sulle
macchinette inviate a distanze siderali oppure in
fabbrica nel trattamento delle sostanze radioattive.
Mentre cݏ chi sta provando a realizzare display apti-
ci per computer, in grado di formare sullo schermo le
lettere Braille per i non vedenti, in alcuni notebook e
smartphone si trovano già implementate piccole fun-
zioni aptiche, per riconoscere la pressione tattile di
chi tocca gli schermi e rispondere con una vibrazio-
ne proporzionale alla forza del contatto. Le ricerche
in proposito sono numerose, al pari delle prospettive
di mercato, perché sembra appurato che il comando
delle funzioni e la navigazione sul Web sia più piace-
vole ed efficace quando si usano più dita e si avverta
un riscontro tattile dei contatti.
Oggi è possibile implementare nei display un
feedback tattile che può essere di tipo vibrazionale,
elettrostatico o magnetico, ma la tecnologia sembra
per ora favorire il primo, che ha il vantaggio di essere
ricevuto dai ricettori cerebrali molto più rapidamente
rispetto agli avvisi sonori dei PC e senza avvertire al-
cun fastidio come invece talvolta avviene con i suoni.
Inoltre, i riscontri aptici sono più facilmente correla-
bili alla grafica e consentono, per esempio, di dare
la sensazione di girare le pagine quando si sfoglia
una rivista sul Web oppure di schiacciare meccani-
camente dei tasti quando si usa una videotastiera.
Nell’automazione si può fare in modo che occorra un
diverso sforzo per azionare diversi tipi di interruttori
o manopole, in modo tale che l’operatore abbia un
livello di attenzione maggiore rispetto alla semplice
visualizzazione dei comandi da toccare sul pannello.
Questo può servire anche più in generale nell’adde-
stramento perché si possono correlare gli effetti ap-
tici alle funzioni operative disponibili e agevolarne
l’apprendimento.
Gli attuatori aptici
Le tecnologie attualmente impiegate per associare
una sensazione aptica in svariati punti di uno scher-
mo sono gli attuatori ERM (Eccentric Rotating Mass),
gli LRA (Linear Resonant Actuator) e i piezoelettrici.
Va precisato che oggi si riesce a farlo in parecchi
punti di uno schermo ma non è ancora possibile
rendere aptici tutti i singoli pixel, perché gli attuatori
sono ancora troppo grandi e non si può evitare che
ne coprano per forza almeno un centinaio, anche se
le ricerche in tal senso stanno andando avanti in nu-
merosi laboratori. Gli ERM sono dei motorini in conti-
nua, con una massa fuori centro, che ruotando crea
una forza centripeta che agisce come una vibrazione
sussultoria.
Hanno il pregio di essere economici e robusti, ma lo
svantaggio della rumorosità e della lentezza di rispo-
sta. Gli LRA sono delle piccole molle con sopra un
anello magnetico che sotto tensione crea una forza
magnetica capace di muovere su e giù la molla pro-
ducendo una vibrazione verso l’alto. I pregi sono
TECHFOCUS
HAPTIC SCREEN
Fig. 2 – I recenti attuatori con polimeri elettricamente attivi pos-
sono superare le prestazioni dei piezoelettrici ma necessitano di
un’ulteriore periodo di sviluppo
Fig.3–Immersionhasviluppatolatecnologiaapticaeoggioffresoluzionipertouchscre-
en di ogni dimensione e applicazione, dalle API all’alta definizione