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- ELETTRONICA OGGI 439 - SETTEMBRE 2014
Nelle ultime settimane due importanti annunci hanno “scosso” il mondo dell’elettronica di
potenza, segno evidente di una tendenza al consolidamento dell’intero settore. Dopo 35 anni
di indipendenza, International Rectifier è stata acquistata da Infineon Technologies. Con que-
sta operazione, che ha comportato per il colosso tedesco un esborso di 3 miliardi di dollari,
Infineon Technologies, finora molto apprezzata come produttore di chip per il mondo auto-
mobilistico, si proporrà come un fornitore globale di circuiti integrati e dispositivi di potenza
realizzati in silicio, carburo di silicio e nitruro di gallio. La gamma di semiconduttori ad alta
potenza e alta tensione di Infineon sarà arricchita e completata dalla gamma di chip a bassa
potenza e bassa tensione di International Rectifier. Nel comparto dei transistor di potenza,
Infineon è il principale fornitore (con un fatturato superiore al miliardo di dollari) mentre
Fairchild è in sesta posizione, con vendite pari a circa 600 milioni di dollari. Inoltre, secondo
un portavoce dell’azienda tedesca, la fusione contribuirà a consolidare la posizione di Infineon
in un settore molto promettente, quello dei prodotti GaN – di tipo sia discreto sia integrato e
dalle potenzialità interessanti. Dal punto di vista commerciale, l’operazione contribuirà ad
ampliare la penetrazione di Infineon negli Stati Uniti e nei mercati asiatici, mentre in termini
produttivi verrà sicuramente incrementato l’utilizzo dello stabilimento di Dresda. Pochi giorni
prima dell’annuncio dell’acquisizione, Fairchild aveva annunciato la chiusura di alcune linee
di produzione da 5 e 6”, che avevano giocato un ruolo fondamentale nel “ritorno” dell’azienda
nel settore della potenza, per ottimizzare l’utilizzo degli stabilimenti da 8”.
L’andamento del mercato dei cosiddetti “white goods” può contribuire a comprendere alcuni
aspetti di questa operazione. Il settore degli elettrodomestici raggiungerà quest’anno quota
611 milioni di unità vendute, in aumento del 4,8% rispetto al 2013, mentre in termini di fattu-
rato l’aumento sarà del 7,1%. Secondo i dati forniti da Ihs Technology, questi incrementi si
manterranno stabili fino al 2018. Il settore degli elettrodomestici, dal canto suo, ha visto di
recente alcune importati operazioni: si pensi solo all’acquisizione della quota di maggioran-
za di Indesit da parte di Whirlpool, che quest’anno ha condotto un’analoga operazione nei
confronti di Hefgei Rongshida Sanyo Electric, il terzo maggiore produttore di appliance del
mercato asiatico.
Appare dunque chiaro che consolidamenti di questo tipo, che danno vita ad aziende di dimen-
sioni sempre maggiori, distribuite in maniera capillare su scala globale, costringe i produttori
di chip a ottimizzare le loro strutture e capacità produttive per poter garantire prezzi medi di
vendita adeguati.
Filippo Fossati
Elettronica di potenza:
segnali di consolidamento
EDITORIAL
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