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- ELETTRONICAOGGI 435 - APRILE 2014
TECH INSIGHT
NEWMATERIALS
di elaborazione ad alta velocità richieste negli elaboratori
o i circuiti di commutazione nelle reti dati ultraveloci.
I circuiti su base plastica sono infatti estremamente più
lenti dei loro “padri fondatori” basati su semiconduttori
monocristallini, e quindi si devono accontentare di ambiti
applicativi decisamente più “calmi” e “rilassati”, dove la
fretta non esiste. Non si pensi però che tale bassa velo-
cità impedisca ai componenti plastici di trovare adeguate
applicazioni: vi sono infatti moltissimi ambiti in cui ad
esempio il processo di acquisizione di dati ambientali
avviene al ritmo di una conversione al minuto (tempera-
tura, umidità, soleggiamento e così via) oppure di moni-
toraggio di parametri biologici con ritmi ancora più lenti.
Insomma, gli ambiti sono sufficientemente distinti da per-
mettere anche ai neonati componenti plastici di ritagliarsi
la loro comoda fetta di abitabilità nel panorama dei dispo-
sitivi elettronici.
Il casodei display
Sebbene lamaggior parte degli attuali display non richie-
da la deformazione del loro supporto, tuttavia sta nascen-
do l’esigenza di adattare la superficie di visualizzazione a
taluni oggetti o superfici, senza che si corra il rischio di
compromettere la leggibilità del display stesso.
Al di là comunque di reali e irrinunciabili esigenze, molti
costruttori stanno proponendo display flessibili, che sem-
brano catturare l’interesse e la curiositàdegli utenti, forse
anche solo per una questione di moda o di novità.
Ve ne sono molti esempi, da Samsung a Sony, da HP
a LG, da Fujitsu a TDK, solo per citarne alcuni. Al CES
(Consumer Electronic Show) di quest’anno, ad esempio,
Plastic Logic ha presentato un display ultrasottile flessi-
bile da 10.7” (Fig. 1) che potrà essere usato ad esempio
nei futuri e-book o nei tablet. Sempre per gli e-book,
anche LG ha presentato un display flessibile da 6” in XGA
(1024x768) di tipo e-ink (Fig. 2), che fa parte della catego-
ria dei cosiddetti EPD (Electronic Paper Display), spesso
solo 0.7millimetri e dal peso di soli 14 grammi, caratteriz-
zato da un consumo inferiore alle versioni con transistor
TFT su supporto in vetro.
Anche in ambito militare vi è un notevole interesse per i
display flessibili, tali da poter essere indossati o adattati
al braccio. A questo proposito, i laboratori di ricerca del
Flexible Display Center dell’Università dell’Arizona stan-
no lavorando da qualche anno per la messa a punto di
display flessibili a basso consumo (si veda un prototipo
in Fig. 3) per testo e video.
Persino Hewlett-Packard si è dimostrata interessata a
questo settore e infatti già un paio di anni fa aveva pre-
sentato un display inmylar (Fig. 4) di tipo bistabile, ovve-
ro in grado di mantenere visualizzate le immagini anche
togliendo la tensione di alimentazione.
Uno dei settori in cui recentemente si è più concentrato
lo sviluppo di soluzioni con display flessibili è però quel-
lo degli smartphone, dove più attori hanno concentrato
i propri sforzi. Ne sono un esempio gli annunci fatti da
Samsung, che ha esposto in varie mostre alcuni tipi di
displayflessibili di tipoOLEDdella serieYOUMda5pollici
ad alta luminosità per il mercato dei cellulari (Fig. 5).
Un ulteriore vantaggio delle nuove tecnologie AMOLED
Fig. 2 –Display flessibile da 6” con risoluzione XGA di tipo e-ink pro-
dottodaLG
Fig. 3 – Un esempio di display flessibile a basso consumo realizzato
dai laboratori di ricerca del Flexible Display Center dell’Università
dell’Arizona
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