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- ELETTRONICA OGGI 429 - LUGLIO/AGOSTO 2013
TECH-FOCUS
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ler a basso consumo ed interfacce a transponder
a basso consumo quali ad esempio il TMS37157.
Anche Maxim ha a catalogo un prodotto per EH,
e precisamente il MAX17710, un converter in gra-
do di caricare e proteggere una batteria di tipo
micropower (una Micro-Energy Cell, detta anche
MEC) partendo da sorgenti scarsamente regola-
te che forniscono da 1μW a 100mW, garantendo
la carica della micro-batteria anche da tensioni
d’ingresso di soli 0.75V e fornendo una tensione
regolata selezionabile di 1.8V, 2.3V o 3.3V.
ST Microelectronics propone l’M24LR Discovery
Kit (visibile in Fig. 7) per valutare l’efficienza di
energy harvesting dei circuiti di suppor-
to della memoria EEprom dual-interface
M24LR come il microcontroller ultra-low
power STM8L, caratterizzato da un assorbi-
mento di 150μA/MHz e da una modalità di
power-down in modalità Halt che assorbe
solo 0.3μA. Il kit permette di semplificare
lo sviluppo di applicazioni battery-free che
scambiano dati con smartphones NFC (Near
Field Communication) o con dispositivi RFID
bidirezionali. Abbinabile al kit, è disponibile
una “flexible reference board” (Fig. 8) conte-
nente l’antenna, la Eeprom M24LR, un filtro
da 10nF ed un’interfaccia I2C.
Fra gli altri circuiti proposti da ST, vi sono
ancora l’SPV1040, un converter autoprotetto
di tipo step-up che accetta in ingresso ten-
sioni da 300mV a 5.5V generate da una sin-
gola cella solare o una fuel cell. Caratterizza-
to da una corrente a riposo di soli 60μA (che
scendono a 0.7μA in modalità shutdown),
questo converter implementa appositi algoritmi
MPPT proprietari di tipo “perturb & observe” atti
a massimizzare l’energia collezionata dalla sor-
gente anche al variare delle condizioni ambienta-
li, garantendo un’efficienza del 90%. La tensione
d’uscita – utilizzabile per caricare un super-con-
densatore o una batteria – è di 5.5V.
Vi sono comunque altre società impegnate nella
produzione di converter a bassissimo consumo
proprio per applicazioni di EH. Ne è un esempio
Anagear, che con l’ANG1002 Extreme propone
un PMIC (Power Management IC) progettato per
WSN (Wireless Sensor Node) che si accontenta
di 250 nA in standby mode e di soli 50
nA in sleep-mode.
Prodotti di questo tipo sono concepiti
per supportare la pratica implemen-
tazione del concetto di IOT (Internet
of Things). Proprio a questo scopo il
controller di Anagear possiede un nu-
mero di device-ID univoco utilizzabile
nelle applicazioni di RTLS (Real Time
Location Sensing) nelle reti di sensori
wireless.
Silicon Laboratories propone un “re-
ference design board” (Fig. 9) basata
sul chip EZRadioPRO che utilizza una
cella solare. Sulla scheda è montato
l’Si1012, un microcontroller a basso
Fig. 12 – Gli EnerChip CC di Cymbet integrano direttamente al loro
interno la batterie a film sottile da 12μAh, supportate da circuiti di
power-management
Fig. 13 – Kit di valutazione a energia solare che utilizza due EnerChip di
Cymbet abbinato ad un kit di Texas Instruments basato sull’MSP430
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