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EMBEDDED

MAGGIO

18

IN TEMPO REALE

|

BIG DATA

rati in modo automatico dalle macchine nelle più

svariate applicazioni embedded M2M (machine-

to-machine) e IIoT (Industrial Internet of Things)

di ultima generazione. A seconda dei dispositivi e

delle modalità di acquisizione (reti di sensori, tag

#B)" À

-

camere di videosorveglianza, e quant’altro) questi

Big Data possono essere di tipo strutturato, non

strutturato, semi-strutturato (vedi box “Grandi

dati”, la terminologia). Vi sono però altre impor-

À

Big Data: la

8

À

elevato volume, elevata velocità, e/o elevata varie-

8

À

di elaborazione delle informazioni, per abilitare

migliori intuizioni, prese decisionali e automazio-

ne di processo. In ragione di tutte le caratteristi-

che sopra descritte, in sostanza, i Big Data non

sono più gestibili, sia in fase di raccolta, sia in fase

di analisi ed elaborazione, attraverso le tecnologie

e i database tradizionali. Ciò perché questi dati

vanno non solo raccolti in grande quantità, ma de-

vono anche essere analizzati ed elaborati con no-

À

>

riuscire a innovare un processo, un prodotto, un

servizio, e produrre un effetto positivo il più possi-

bile immediato sulla conduzione del business.

Architetture di elaborazione

Il volume, la varietà, la disomogeneità dei Big

Data, e la loro provenienza da fonti disparate, com-

plicano i processi di raccolta, analisi, elaborazione

dei dati, per l’estrazione (mining) di “insights” e co-

noscenze subito utilizzabili. In fase di raccolta delle

informazioni, gli strumenti analitici devono avere

la capacità di accedere ed esplorare i dati di tutte

le fonti e formati importanti per l’applicazione da

realizzare, a prescindere dal fatto che questi si tro-

vino memorizzati in database convenzionali, data

,

À C

(

o repository ospitati nel cloud. Allo stesso modo,

devono risultare accessibili i dati acquisiti da tutte

le attrezzature, device e apparati industriali, come

possono essere i PLC (programmable logic control-

ler), i sistemi SCADA (supervisory control and data

acquisition), e i dispositivi IoT: sensori, gateway o

altri device.

In fase di trasmissione, dover spedire ripetutamen-

te grandi moli di dati grezzi ai motori analitici sui

server nel cloud può rivelarsi molto costoso, oltre

Trasformare dati in

conoscenza: le piattaforme

IoT sul mercato

Lanciata da Siemens, ed ora in corso di espan-

sione attraverso l’aggiunta di collaborazioni, in-

terfacce e app, la piattaforma IoT “cloud-based”

MindSphere è in grado di raccogliere e analizza-

re grandi volumi di dati di produzione, generan-

do informazioni utili a migliorare l’efficienza degli

impianti industriali. MindSphere viene fornita da

Siemens nella modalità PaaS (Platform as a Ser-

vice) e costituisce la fondazione per applicazioni e

servizi forniti sia da Siemens stessa, sia da provi-

der di terze parti, in aree come la manutenzione

predittiva, la gestione dei dati energetici, l’otti-

mizzazione delle risorse. Siemens non è certo la

sola nel settore, e l’offerta di piattaforme IoT che

permettono agli utenti aziendali di sfruttare i Big

Data per migliorare il proprio business continua

ad arricchirsi: si va, ad esempio, dalla soluzione

“end-to-end” Eurotech Everyware Device Cloud

(EDC), a Microsoft Azure IoT Suite, che consen-

te di connettere milioni di dispositivi e analizzare

e visualizzare grandi quantità di dati operativi,

anche in questo caso per sviluppare applicazioni

come il monitoraggio remoto o la manutenzione

predittiva. Ma si possono citare anche Bluemix,

la piattaforma cloud di IBM che integra in un

unico ambiente servizi d’infrastruttura e piatta-

forma con strumenti analitici e cognitivi; l’infra-

struttura integrata Cisco UCS per i Big Data e gli

analytics, o le soluzioni analitiche per i Big Data

fornite dalla Google Cloud Platform.

Fig. 3 –

Fonte Pixabay