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software

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CODE REUSE

70

EMBEDDED

56 • maggio • 2015

O

ggi che la Internet of Things, e tutte le sue

applicazioni, è sotto i riflettori come uno dei feno-

meni tecnologici più importanti del momento - e

per il futuro dell’IT e di ogni categoria industriale

- ritorna alla ribalta anche un altro tema, in verità

non propriamente nuovo: quello del riutilizzo del

codice embedded. Tradizionalmente, creare nuo-

ve applicazioni e sistemi riutilizzando il software

esistente, invece di riscriverlo da zero, è una me-

todologia che permette di migliorare la produttivi-

tà delle attività di sviluppo e anche la qualità del

codice. Naturalmente, i reali benefici si ottengono

non attraverso un riuso sporadico e tattico, ma

sistematico. La riusabilità, applicata in maniera

sistematica, diventa un fattore determinante e

strategico, specie quando si devono implementare

con rapidità ed efficienza sistemi molto grandi e

complessi, ma comunque da realizzare con elevati

requisiti di affidabilità e contenimento dei costi.

Guardando il tema da diverse angolazioni, si può

vedere il riuso del codice, da un lato, come l’atti-

vità di gestione dei componenti software (classifi-

cazione dei componenti in un database, per il suc-

cessivo reperimento e richiamo) e, dall’altro, come

l’attività di integrazione dei componenti riutilizza-

bili in una determinata applicazione.

In termini di applicabilità delle metodologie di ri-

utilizzo, occorre subito premettere che, all’interno

delle organizzazioni, le barriere al riuso del codice

non sono solo di tipo tecnologico, ma anche cultu-

rale e organizzativo. Dal punto di vista tecnologi-

co, quando si ha a che fare ad esempio con diversi

sistemi operativi, la valutazione dei trade-off, che

fa soppesare ai team di sviluppo la convenienza

dei costi di porting di un’applicazione su diverse

piattaforme (necessità di analisi tecniche detta-

gliate, di strumenti di migrazione, di test di verifi-

ca della portabilità, di validazione delle funziona-

lità e quant’altro), può rivelarsi non positiva.

In maniera analoga, anche quando si decide di mi-

grare verso un nuovo linguaggio di programma-

zione, la scelta di riusare il codice può presentare

problemi tecnici di compatibilità.

Più in generale, si può dire che nel tempo sono sta-

La IoT riporta

al centro

il riuso del codice

Giorgio Fusari

Col graduale emergere della

Internet of Things in tutta la sua

imponenza, oggi più che mai

l’esigenza degli sviluppatori

embedded è ottimizzare l’utilizzo

del software per piattaforme

hardware diversificate

Fig. 1 – Il trend globale di riutilizzo del codice

embedded (Fonte: UBM Tech)