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EMBEDDED
49 • SETTEMBRE • 2013
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HARDWARE
STANDARD ARM
(come per esempio i nuovi processori ARM-Cortex-A9) non dovesse
più essere disponibile, allora la modularità e la scalabilità permetto-
no di garantire continuità alla fornitura con l’aggiornamento a nuovi
moduli fabbricati con una tecnologia superiore ma compatibile.
Per essere sicuri che i moduli conformi siano realmente intercam-
biabili tra di loro ci sono dei test di compatibilità che si possono far
fare a organizzazioni non-profit riconosciute come quelle attive nei
consorzi PICMG e PC/104. Questi test, tuttavia, implicano aumenti
nei tempi e nei costi dei cicli di sviluppo relativi ai nuovi prodotti che,
quindi, vanno preventivati.
Gli standard, comunque, descrivono sempre chiaramente le dimen-
sioni meccaniche e le caratteristiche dei connettori da utilizzare
e generalmente definiscono anche le specifiche di interfaccia che
consentono di assicurare un adeguato grado di compatibilità fra i
moduli.
Per esempio, per il formato PC/104 sono prescritte solamente le
interfacce standard ISA, PCI e/o PCIe mentre per COM Express
sono ammesse dieci configurazioni diverse per i connettori di
interfaccia. È bene, dunque, fare attenzione sia quando si sceglie il
formato sia quando se ne decide la configurazione.
Per definizione, nella versione 2 delle specifiche 2.0 di COM
Express sono previste 24 linee PCIe (PCI Express) e, tuttavia,
ogni costruttore fa un po’ a modo suo. Un fornitore, per esempio,
offre un modulo basato su processore Intel Atom N2600/N2800/
D2550 e chipset NM10 che ha in dotazione di serie solo due slot
per un’interfaccia PCIe x1 mentre nel suo stesso listino prodotti si
trovano anche un modulo basato su processore Intel Core i7/i5/i3
e chipset QM67 dotato di ben cinque slot PCIe x1 oltre che di un’in-
terfaccia LVDV e due SATA III. Ciò dimostra che qualunque sia lo
standard, anche se le normative prevedono la compatibilità al 100%
come nel caso di COM Express, al momento dell’implementazione
e della configurazione delle schede l’intercambiabilità può essere
garantita solo in una certa misura. Per esempio, se si vuole installare
un processore Atom a elevate prestazioni in un layout progettato e
ottimizzato per un processore Atom della stessa serie ma di fascia
bassa occorre dare per scontato che servirà rifare il layout con alcu-
ne sostanziali modifiche, anche se comunque sarà
poi possibile trasferire molte parti circuitali del tutto
identiche e anche l’adattamento software risulterà
relativamente più facile.
Due standard per ARM:
Q7 e SMARC
Oggi ci sono due standard concorrenti nel settore
dei moduli basati sui processori ARM: Q7 e SMARC.
Quest’ultimo è stato da poco rimodernato rispetto
alla sua denominazione originale ULP-COM dal
gruppo di lavoro che lo promuove. È evidente che
non può esserci una soluzione universalmente valida
per i prodotti ARM ed è perciò che si sono formati
due gruppi ugualmente forti sul mercato, ciascuno
orientato a promuovere una delle due tecnologie
standard fra Q7 e Smarc. In effetti, ciò si ripercuote
in una relativa difficoltà al momento di scegliere
le schede sul mercato perché occorre verificare di
volta in volta quali funzionalità sono supportate su
ciascuna scheda, quali sono esplicitamente vietate e
quali sono previste come compatibili. Per esempio,
un costruttore offre un modulo embedded basato
su processore Freescale che integra due interfacce
CAN e una sola PCIe e poi propone anche un modu-
lo che dichiara perfettamente compatibile ma che
però è basato su processore Nvidia Tegra 3 e nella
dotazione non ha alcuna interfaccia CAN mentre
ha due PCIe. Qui lo standard nella versione con tre
interfacce PCIe non può soddisfare pienamente nes-
suna delle due soluzioni e solo un’analisi dettagliata
Fig. 2 – Standard o proprietarie, le schede hanno
vantaggi e svantaggi e pertanto occorre valutare
attentamente prima di scegliere quella più adatta a
una particolare applicazione
Fig. 3 – Il modulo TQMa28 di TQ si basa su una
tecnologia proprietaria che garantisce che tutte
le caratteristiche del Freescale i.MX28 siano
sfruttate appieno nel formato di forma più piccolo
possibile
Fig. 4 – Wolfgang
Heinz-Fischer, diretto-
re marketing e pub-
bliche relazioni, TQ
Group
1...,30,31,32,33,34,35,36,37,38,39 41,42,43,44,45,46,47,48,49,50,...52
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