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VII
PMIC
solo un numero ridotto di alimentazioni (quelle con
consumi elevati di corrente).
Alta affidabilità
Per garantire l’elevata affidabilità del progetto richiesta
dalle applicazioni automotive e industriali, l’intervallo di
temperature di esercizio è stato ampliato (da -40 °C a +95
°C). Per evitare cadute della tensione di alimentazione
di 5V, il PMIC può funzionare anche con una tensione
di soli 3,5V. Questo consente un funzionamento stabile
anche in caso di avviamento a freddo, condizione che si
verifica normalmente nei veicoli dotati di funzione start/
stop.
Inoltre è stata integrata anche una serie completa di cir-
cuiti di protezione: blocco di sottotensione (undervolta-
ge lockout, UVLO) per disattivare l’alimentazione nel
caso in cui la tensione cada al di sotto del valore operativo
minimo, spegnimento termico (thermal shutdown, TSD)
per evitare il surriscaldamento del circuito integrato, pro-
tezione dai cortocircuiti (short-current protection, SCP)
per evitare danni in caso di cortocircuito dei pin di usci-
ta, e protezione da sovratensioni (overvoltage protection,
OVP) per proteggere i dispositivi dai danni dovuti a una
tensione di alimentazione eccessiva.
Sequencing interno
Un altro vantaggio di notevole portata riscontrabile
nell’uso del PMIC rispetto a una soluzione discreta è
il sequencer per le alimentazioni, creato secondo le
specifiche di Intel, e utile per attivare e disattivare le
diverse tensioni nell’ordine prestabilito, rispettando
gli stati operativi da S0 a S5.
Grazie a questa funzione, i progettisti non devono
più occuparsi del coordinamento della sequenza del-
le alimentazioni con un microcontroller esterno, ri-
sparmiando quindi anche il tempo necessario ai test
di validazione del funzionamento del dispositivo in
fase di sviluppo.
In conclusione si può affermare che il vantaggio più
evidente del nuovo PMIC BD9596MWV rispetto a una
soluzione discreta è la riduzione dello spazio occupa-
to e del numero di componenti necessari: oltre il 50%
in meno di ingombro e il 40% in meno di componen-
ti. Inoltre le caratteristiche descritte consentono ai
progettisti di piattaforme di ridurre la il numero di
test necessari nella fase di sviluppo e, di conseguenza,
i tempi di progettazione.
Infine, essendo qualificato AEC-Q100, il dispositivo è
adatto per applicazioni industriali e automotive.
Fig. 2 – Confronto con una soluzione discreta
POWER 5 - luglio/agosto 2014
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