POWER 1 - APRILE 2013
XXIII
AC/DC POWER SUPPLIES
re destinato a operare solitamente con un carico al 50%
e con un livello di efficienza dell’85% – e solo occasional-
mente in condizioni di carico al 90%ma con un’efficienza
del 95% – avrà un costo differente rispetto a un dispositi-
vo leggermente meno efficiente (ad esempio con un’effi-
cienza del 93%) con un carico al 90% ma che deve ope-
rare in queste condizioni per la maggior parte del tempo.
Il costo iniziale da affrontare per avere un’efficienza supe-
riore di pochi punti percentuali avrà più o meno senso a
secondo delle modalità operative del prodotto.
In modo del tutto analogo è inutile sovradimensionare
l’alimentatore allo scopo di ottenere una maggiore effi-
cienza e una vita operativa più lunga. Nel caso sia richiesto
un alimentatore in grado di erogare 400W, è necessario
prendere in considerazione un apparato con potenza no-
minale nel range di 500W; naturalmente è anche possibile
ricorrere a un alimentatore da 1.000W, in grado quindi
di fornire una potenza molto superiore a quella prevista.
Si tenga presente che quest’ultimo potrebbe essere meno
efficiente rispetto a un alimentatore da 500Wmentre i co-
sti – sia dell’apparecchiature stessa sia di esercizio – sono
decisamente più alti.
Problemi di posizionamento
L’ubicazione dell’alimentatore, così come il suo orienta-
mento, sono due elementi chiave. Alcuni alimentatori so-
no specificati per funzionare solo con raffreddamento per
convezione, senza ventilazione forzata, mentre altri utiliz-
zano il raffreddamento attivo mediante ventilazione (in
questi casi di solito si usa una ventola, anche se è possibile
ricorrere a refrigeratori). Altre tecniche di raffreddamen-
to passivo prevedono l’utilizzo di dissipatori di calore, tubi
di calore o piastre fredde: in tutti questi casi si ha comun-
que un aumento in termini sia di costi sia di complessità
progettuale.
In generale il raffreddamento a circolazione d’aria forzata
ha un impatto positivo sui costi di progetto, anche se è ne-
cessario tener conto dei costi e dell’affidabilità della ven-
tola. Il costruttore dell’alimentatore specificherà il valore
di CFM (Cubic Feet per minute –
piede cubo al minuto,
un’unità di misura per flussi di gas – di solito l’aria) e
la temperatura necessarie per l’alimentatore.
Indipendentemente dal tipo di raffreddamento uti-
lizzato – attivo o passivo - è necessario tenere in con-
siderazione l’ubicazione e l’orientazione dell’alimen-
tatore. Par molti alimentatori l’orientazione è ben
definito per cui una sua modifica potrebbe provoca-
re un raffreddamento non adeguato dei componenti
che generano calore (oltre a riscaldare i componenti
adiacenti). Per un esame più approfondito delle pro-
blematiche inerenti il montaggio e l’impatto sulle
prestazioni nominali dell’alimentatore, è necessario
consultare il costruttore.
In realtà gli alimentatori solitamente tendono a es-
sere installati in un punto particolarmente “affolla-
to”, spesso in prossimità di altre fonti di calore, come
ad esempio schede PCB con processori o motori, e-
lementi che “scaldano” molto. La temperatura am-
biente alla quale si ritiene l’alimentatore si troverà a
operare può essere anche parecchio più alta di quel-
la a cui opera effettivamente per cui è necessario a-
nalizzare la direzione e la modalità della dissipazio-
ne dei componenti del sistema che non fanno parte
dell’alimentazione. Tutti questi elementi devono es-
sere presi in considerazione nella definizione della
strategia di raffreddamento o nella valutazione delle
condizioni limite di impiego dell’alimentatore.
Le specifiche elettriche
A questo punto è necessario focalizzare l’attenzio-
ne sulle specifiche elettriche. Il primo elemento da
prendere in considerazione è il lato AC del converti-
tore AC/DC, esaminando il range e il valore nomina-
le della linea di alimentazione in CA. in questo caso si
tratta di stabilire se l’alimentatore debba gestire una
linea a 120 VAC, a 220 VAC o entrambe. In generale
un alimentatore che deve supportare un solo range è
meno costoso, anche se la differenza è relativamente
Fig. 4 – Il fornitore deve garantire per il suo pro-
dotto la conformità a un gran numero di standard
e normative: in questo caso è riportato l’elenco
delle certificazioni dell’alimentatore XL375 di
N2Power
1...,13,14,15,16,17,18,19,20,21,22 24,25