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LIGHTING 7 - gennaio/febbraio 2015

VI

Lighting

tore soluzioni innovative e semplici. Una tensione alter-

nata di linea di 230V viene trasformata in corrente conti-

nua e trasferita a un driver senza rettificazione. Il driver,

caratterizzato da una frequenza di 100-120 Hz, alimenta

i diodi luminosi con una corrente costante e una ten-

sione di 60-70V DC. A queste frequenze viene sfruttata

la persistenza della visione, in quanto sul mercato sono

oggi disponibili anche televisori con frequenza superio-

re a 200 Hz, che garantiscono una luce senza sfarfallio.

Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal fatto che gli

utilizzatori possono impiegare diodi luminosi dei più di-

versi costruttori con tensioni di esercizio differenti com-

prese tra 2 e 70V DC. L’integrato richiede solo pochi

elementi aggiuntivi: alcune resistenze da 0,5W, un rad-

drizzatore a ponte, un fusibile, un varistore e 2 conden-

satori X/Y. Gli ingombri risultano estremamente conte-

nuti permettendo l’assemblaggio, assieme ai LED, su un

circuito stampato. Lo sviluppatore non è quindi legato a

un tipo specifico di LED, ma può utilizzare senza proble-

mi i diodi luminosi già collaudati e approvati di qualsiasi

costruttore di LED, purché essi presentino una tensione

di esercizio compresa tra 2 e 70V. Poiché l’integrato ha

una potenza di 2W, è possibile attivare parallelamente

più IC nel caso in cui siano necessarie potenze maggiori.

Lunga durata

Nelle lampade a LED di tipo convenzionale il vero pro-

blema è costituito dalle alimentazioni di corrente, che

prevedono la presenza di condensatori elettrolitici, ca-

ratterizzati da una durata di vita limitata. Ipotizzando un

esercizio di 5-10.000 ore, l’alimentazione di corrente è il

vero “tasto dolente” di ogni lampada a LED. In caso di

guasto essa deve essere sostituita oppure – se si tratta di

montaggi fissi (per es. in tubi a LED) – bisogna smaltire

l’intera lampada. I nuovi integrati e il relativo circuito

elettrico rappresentano una vera rivoluzione per i diodi

luminosi, adattando la durata di vita dell’intera lampada

a quella dei diodi.

Conversione vantaggiosa

Un ruolo chiave per la luce

senza sfarfallio è svolto dalla

persistenza della visione: si

pensi per esempio ai vecchi

film che a una velocità idonea

di rappresentazione dei foto-

grammi generano un’imma-

gine senza sfarfallio. In ogni

caso bisogna convenire che la

nuova tecnologia IC non reg-

ge il confronto con un’osser-

vazione della fonte luminosa

da parte di una videocamera,

in quanto qui è visibile un

tremolio. Questo problema

emerge già da tempo anche

in altre lampade, per esem-

pio nell’illuminazione strada-

le con lampade HQL che, in

presenza di flackering, rag-

giungono la loro piena poten-

za solo lentamente, oppure le

lampade fluorescenti. In linea

di principio, il nuovo sistema

Fig. 1 – Diagramma dei segnali di tensione e

corrente

Fig. 2 – Lo schema elettrico con IC EL01