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LIGHTING 7 - gennaio/febbraio 2015

XV

LED BIANCHI

da risultare dannose. Come si può vedere dal-

la figura 2, quando il commutatore è aperto la

tensione sull’alimentatore è mantenuta al valore

della tensione nominale del LED. Non appena

il commutatore è chiuso, la carica immagazzina-

ta sull’uscita dell’alimentatore e sui fili fluisce

rapidamente nel LED fino al momento in cui

l’alimentatore inizia la fase di regolazione. Il pic-

co di corrente transitoria è rappresentato dalla

linea blu visibile sullo schermo di un oscillosco-

pio (Fig. 3a). Quando si collaudano progetti che

prevedono la presenza di LED, di solito si usa

un alimentatore da banco per fornire la poten-

za richiesta al dispositivo in modo preciso men-

tre si eseguono le misure. Accade spesso che le

impostazioni sono errate oppure l’alimentatore

utilizzato non è completamente controllabile e

ciò, in ultima analisi, può provocare la distruzio-

ne dei dispositivi. Per ovviare a questo proble-

ma, è possibile sfruttare una tendenza che si sta

rapidamente affermando nella progettazione

degli alimentatori. Il trend in questione prevede

l’aggiunta di una modalità a corrente costante

(CC - Constant Current) oltre alla tradiziona-

le modalità a tensione costante (CV - Constant

Voltage) programmabile. Quando un alimenta-

tore opera in modalità CV (Fig. 3a), la tensio-

ne è regolata mentre la corrente può variare. A

differenza degli alimentatori tradizionali, quelli

delle più recenti generazioni possono essere fat-

ti funzionare a corrente costante (modalità CC)

indipendentemente dal valore del carico. Ciò dà

origine al comportamento, sempre visualizzato

sullo schermo di un oscilloscopio, riportato in

figura 3b: quando l’alimentatore opera in mo-

dalità CC, la corrente è regolata e fornita al ca-

rico, mentre la tensione di uscita può variare.

Questo modo di funzionamento elimina il ricorso a un

circuito di controllo esterno e semplifica l’accensione

graduale (soft start) del LED. L’alimentatore è in grado

di mantenere sotto controllo la corrente di ingresso del

LED finché quest’ultimo non raggiunge il valore della

tensione di innesco. Una volta eliminata la possibilità

che si generi una corrente di spunto transitoria, il LED è

protetto dai danni derivati da quest’ultima.

Fig. 3 – Forme d’onda della tensione di innesco

di un LED (linea gialla) e della corrente (linea

blue) quando è alimentato da un alimentatore

che utilizza a) la modalità classica a tensione

costante (CV) b) la modalità a corrente costante

(CC)

Fig. 2 – Schema semplificato del sistema di test

a)

b)