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Lighting

LIGHTING 14 -

GIUGNO/LUGLIO 2017

Recentemente si è parlato molto dei

vantaggi delle applicazioni smart ligh-

ting, tra i quali la possibilità di rispar-

miare energia e rendere più confor-

tevoli case, luoghi di lavoro, ospedali

e altri edifici. Tuttavia, le effettive appli-

cazioni smart lighting rimangono relativa-

mente poco diffuse, in parte a causa delle tecnologie wi-

reless impiegate. Se un’applicazione smart lighting deve

essere pratica e intuitiva, deve poter essere controllata in

modalità wireless da un dispositivo mobile, ad esempio

uno smartphone, un tablet o un apparecchio indossabi-

le. Purtroppo le tecnologie wireless implementate nelle

applicazioni smart lighting, tra le quali Wi-Fi e ZigBee,

presentano dei problemi che ostacolano l’adozione e l’u-

tilizzo di questi sistemi (Fig. 1).

Perché ZigBee e Wi-Fi non sono ideali per le applicazioni

smart lighting

Per cominciare, ZigBee non è presente nella maggior

parte degli smartphone e dei tablet, per i quali è neces-

sario installare un adattatore aggiuntivo o un gateway tra

il dispositivo di controllo e le luci. Oltre a far salire il

costo globale del sistema, si presenta il rischio di avere un

unico gateway nel sistema: se questo si guasta, non è più

possibile gestire il sistema.

Il Wi-Fi, d’altro canto, è presente nella maggior parte dei

dispositivi mobili, ma permette solo di collegare il dispo-

sitivo a un router Wi-Fi. Da questo è necessario utilizzare

un’altra connessione, ad esempio ZigBee, per comunica-

re con le lampade. Anche in questo caso siamo in presen-

za di almeno un singolo punto possibile di guasto.

Un altro svantaggio è il fatto che Wi-Fi e ZigBee sono

molto sensibili alle interferenze. Il Wi-Fi funziona sullo

spettro di diffusione delle frequenze dirette (Direct Se-

quence Spread Spectrum – DSSS), e non salta o cambia

frequenza. Si colloca su un canale ampio 22 MHz. Questa

banda di larghezza 83 MHz permette di gestire 11 canali

che si sovrappongono, ma solo tre che non si sovrappon-

gono. Di conseguenza, si è limitati a tre reti Wi-Fi che

si trovino vicine. ZigBee, per contro, divide la banda in

16 canali; ciò significa che, per ogni canale Wi-Fi sono

disponibili quattro canali ZigBee che si sovrappongono.

Inoltre, ZigBee utilizza DSSS, il che significa che una rete

Wi-Fi che utilizzi lo stesso canale di un canale ZigBee pro-

babilmente genererà interferenze. La maggior parte dei

sistemi di illuminazione controllati da ZigBee utilizza un

gateway Wi-Fi per dialogare con i dispositivi mobili: fare

in modo che il dialogo sia fluido può essere un compito

impegnativo.

Bluetooth Low Energy:

una tecnologia fondamentale per

il “boom” dell’illuminazione intelligente

Fig. 1

– Le tecnologie tipicamente utilizzate per creare sistemi di smart

lighting non consentono il controllo diretto della rete dalla maggior parte

dei dispositivi mobili

Bluetooth Low Energy è un protocollo ottimizzato per il controllo dell’illuminazione

intelligente. Risolve i problemi di altri protocollo di comunicazione come ZigBee e Wi-Fi e

può essere abbinato ad altre tecnologie per rendere ancora più intelligenti le applicazioni

di smart lighting

Saara Guastella •

Product marketing manager. Casambi