Intervista a Heinz-Peter Beckemeyer, EMEA analog marketing director di Texas Instruments
Dalla rivista:
Elettronica Oggi
D: Qual è la sua opinione riguardo l’andamento del mercato?
R: La domanda per sistemi digitali più veloci, più rapidi, più leggeri e più convenienti dal punto di vista energetico ha portato a importanti progressi nella tecnologia analogica, in particolare nell’ambito della conversione dei dati. Considerando il ruolo determinante che ricoprono in relazione alla velocità, alla qualità e all’accuratezza delle informazioni che vengono trasmesse tra il dominio analogico e quello digitale, i convertitori dati influiscono in misura significativa sulle prestazioni a livello di sistema.
Nei mercati dei prodotti di consumo, i convertitori dati consentono di ottenere un audio di qualità migliore, visualizzazioni video su telecamera ottimizzate e interessanti opzioni di rilevamento touch per PC tablet, smartphone e numerosi altri dispositivi portatili personalizzati. Nel mercato delle infrastrutture di comunicazione, invece, la disponibilità di convertitori dati più veloci e dotati di un’integrazione di livello più elevato permette agli operatori di rete di fornire le più alte velocità di trasmissione promesse con l’aggiornamento alle reti di quarta generazione.
Considerata l’importanza di questi dispositivi, non sorprende che gli analisti di Databeans abbiano previsto che nei prossimi cinque anni il mercato globale dei convertitori dati supererà del 2% il mercato complessivo dei semiconduttori, raggiungendo la massima rapidità di crescita nella categoria dei convertitori da analogico a digitale (ADC) ad alta velocità. L’azienda succitata ha inoltre anticipato che per il 2017 il mercato dei dispositivi ADC ad alta velocità crescerà del 13%, mentre i mercati complessivi dei convertitori dati e dei semiconduttori conosceranno un aumento pari rispettivamente all’11 e al 9%. I risultati più positivi si registreranno nei segmenti delle comunicazioni, dei prodotti di consumo e dei computer.
D: Quali sono le principali strategie adottate dalla vostra società nel breve/medio periodo per soddisfare al meglio le richieste di questo mercato?
R: Ovviamente, continuiamo sempre a progettare ADC più veloci, a consumo più ridotto e più integrati. Al contempo, stiamo anche realizzando soluzioni creative per aumentare la flessibilità e diminuire il numero dei componenti, così da recare ulteriori benefici ai nostri clienti. Un importante esempio al riguardo è fornito dai nostri ADC a campionamento RF diretto.
Il convertitore ADC12D1800RF è in grado di eseguire il campionamento diretto di segnali RF di oltre 2,7 GHz, a una velocità pari anche a 3,6 GSPS. Grazie a queste prestazioni, i nostri clienti sono in grado di trasferire tutte le operazioni di filtraggio e di selezione della banda nel dominio digitale, ottenendo la più alta flessibilità a livello di sistema e la più ampia possibilità di riconfigurare gli SDR (sistemi radio definito da software).
Oltre a ciò, i canali multipli a banda stretta e a banda larga possono essere combinati in un unico canale a banda ultra-larga. In questo modo, è possibile canalizzare dal dominio analogico al DSP, dove le frequenze e le larghezze di banda sono controllabili digitalmente. Grazie alle caratteristiche SDR, i nostri ADC a campionamento RF diretto permettono di aumentare il numero di conversioni dati eseguibili nel dominio digitale, sostituendo stadi multipli di conversione di frequenza intermedia, inclusi amplificatori, mixer e filtri.
Stiamo altresì lavorando per rendere più semplice la progettazione in cui si fa uso di convertitori ADC. A tal riguardo, ad esempio, rilasciamo un modello TINA-TI SPICE e reference design per ogni nuovo ADC SAR. Questa iniziativa è stata inaugurata con il recente modello ADS8028, un ADC SARC a 12 bit e 1 MSPS con otto canali caratterizzato da un riferimento interno di tensione a bassa deriva, un ampio range per la tensione esterna di riferimento, ampi range di alimentazione analogica e digitale e un sensore interno di temperatura . Continuando a fornire un modello SPICE e reference design per i prossimi ADC SARC, consentiremo ai progettisti sia di simulare e caratterizzare l’intera catena dei segnali analogici a livello software, sia di accelerare lo sviluppo dei prodotti.
Un altro fronte del nostro impegno è rendere disponibili uscite serializzate per standard come l’interfaccia per convertitori dati ad alta velocità JESD204B, in grado di ridurre in misura notevole il numero di linee del segnale e di pin. In questo modo, l’interfaccia dei convertitori dati diventerà molto più semplice e acquisirà caratteristiche “plug-and-play”, utili per i progettisti che si occupano di infrastrutture di comunicazione così come per quelli che lavorano su attrezzature per il collaudo e la misurazione.
D: In che modo state implementando queste strategie?
R: Con l’acquisizione di National Semiconductor, conclusasi lo scorso anno, il portafoglio dei prodotti analogici di Texas Instruments è aumentato a circa 45.000 dispositivi, con una sovrapposizione di prodotti davvero minima. La nostra offerta di convertitori dati costituisce un ottimo esempio di quanto ho appena affermato. Per quanto riguarda l’alta velocità, National forniva ADC ultra-veloci, in grado di superare i 250 MSPS, mentre TI offriva ADC ad alta risoluzione capaci di raggiungere velocità di 250 MSPS con risoluzioni a 12, 14 e 16 bit. Il nostro portafoglio di convertitori è ampio e più diversificato, sicuramente appropriato per soddisfare le esigenze dei clienti.
Abbiamo inoltre stretto solide partnership con fornitori di FPGA quali Altera e Xilinx. Questi rapporti sono essenziali perché di solito gli ADC ad alta velocità vengono collegati a FPGA ad alte prestazioni. In virtù di tali collaborazioni, i nostri clienti potranno collegare le schede EVM di TI a un adattatore FGPA di Altera o Xilinx attraverso un connettore per schede mezzanino FPGA (FMC) e riusciranno a valutare le prestazioni degli ADC in modo più semplice.
Lo sviluppo dei nostri prodotti rimane comunque focalizzato sulla soddisfazione delle esigenze dei clienti, così che essi possano continuare ad allargare sempre più i limiti del possibile nell’ambito dei mercati di pertinenza. Questo è valido non solo per i nostri team di progettazione di convertitori dati, ma anche per i team che lavorano sui dispositivi che influiscono sulle prestazioni dell’ADC, ad esempio clock, amplificatori e sintetizzatori di frequenza.
I team di sviluppo di TI sono sempre alla ricerca di tecniche innovative per ridurre il consumo, sia in design in ambito industriale per contenere lo spreco di energia, sia in dispositivi portatili per il monitoraggio dei pazienti per estendere la durata della batteria. Al tempo stesso, cercano non solo di aumentare le prestazioni riguardanti velocità e precisione, ma anche di ridurre le dimensioni delle soluzioni attraverso livelli di integrazione più elevati.
A cura della redazione
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