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EON

EWS

n

.

606

-

MARZO

2017

9

borativi il tema di un uso

sicuro per gli esseri umani

si impone con maggiore ur-

genza. Oltre che con una

sensoristica avanzata, i co-

struttori stanno affrontando

l’argomento con criteri di ri-

dondanza per cui, se pure il

sistema di sensori deputati

a evitare la collisione con

l’uomo dovesse fallire, il ro-

bot si arresterebbe in ogni

caso.

Sono quindi proprio i sen-

sori la componente chiave

e in forte sviluppo sia del-

la automazione industriale

sia della smart factory. I

sensori consentono infatti

il rilevamento e la raccolta

dati che sono alla base del-

le applicazioni IoT.

L’efficienza dei processi

produttivi dell’industria 4.0

dipende pesantemente dal-

le tecnologie dei sensori.

Le categorie di sensori tipi-

che utilizzate nella robotica

sono le seguenti:

Sistemi di visione 2D e

3D

. In questo ambito, i

più recenti sistemi di vi-

sione 3D consentono ad

esempio di rilevare esat-

tamente le dimensioni e

ancorati in una postazione

alla quale l’operatore si av-

vicina solo al termine della

lavorazione, ad esempio

per recuperare l’oggetto e

trasferirlo allo step di lavoro

successivo.

I robot della logistica sono

mobili e movimentano pac-

chi o pallet dal magazzino,

per trasferirli altrove o vice-

versa. Sono dotati di molti

sensori per la localizzazio-

ne e il mapping, oltre che di

sensori anticollisione.

I robot collaborativi rappre-

sentano l’ultima frontiera

dell’innovazione.

Uomo

e macchina collaborano

fianco a fianco, lavorando

quindi sullo stesso oggetto,

in piena sicurezza. Sensori

molto avanzati e software

altamente intelligente ren-

dono oggi possibile tutto

ciò.

Le fabbriche attuali utiliz-

zano prevalentemente il

primo e il secondo tipo di

robot. Ma per l’avvento

della fabbrica intelligente è

necessario il passaggio al

terzo tipo.

Evidentemente, con la

diffusione dei robot colla-

la posizione degli oggetti

presenti in un contenitore/

cesto, al fine di afferrarlo

nel modo migliore.

Sensori di forza e cop-

pia.

Mentre i sensori e

sistemi di visione rappre-

sentano il senso della vi-

sta, quelli di forza e coppia

corrispondono al senso

del tatto. Il robot usa il

sensore forza coppia per

rilevare la forza che il suo

braccio sta applicando

nella parte finale. In gene-

re, questo tipo di sensore

è collocato infatti tra la

parte finale del braccio e

lo strumento che il robot

sta utilizzando. In questo

modo vengono monitora-

te tutte le forze che agi-

scono sul tool.

Sensori di rilevazione

della collisione

. Vengo-

no montati per lo più sui

robot collaborativi per ga-

rantire un’interazione si-

cura fra l’uomo e la mac-

china. Si tratta in genere

di sistemi di ricognizione

tattile nei quali viene rile-

vata una qualsiasi pres-

sione su una superficie

soffice e l’informazione

viene utilizzata dal si-

stema robot per limitare

immediatamente il movi-

mento o anche bloccarlo

ove necessario.

Sensori di sicurezza

.

Anche questi sensori

servono per proteggere il

lavoratore che collabora

con un robot e lo rallenta-

no o lo arrestano quando

l’essere umano si trovi in

un’area determinata. Pos-

sono avere varie forme,

ad esempio telecamera o

laser.

Sensori di sorveglianza

delle parti

. Se la pinza

del robot non afferra un

pezzo, questi sensori rile-

vano l’errore e il sistema

ripete l’operazione

Sensori tattili

. Si stanno

diffondendo molto, per lo

più per affinare la sensibili-

tà della pinza, rilevare esat-

tamente cosa afferra, quali

forze interagiscono sull’og-

getto e in taluni casi anche

le variazioni di calore.

*Si ringrazia Texas Instruments per la

collaborazione fornita.

continua a pag.10

Fonte https://ieltsintai-

wan.wordpress.com/

R

EPORT