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EON

EWS

n

.

604

-

GENNAIO

2017

4

I

nvestimenti e consolidamen-

to. Sono queste le due parole

chiave del mondo dei chip per

il 2017. Il nuovo anno si apre in-

fatti con la notizia che la

TSMC

(Taiwan Semiconductor Manu-

facturing Co) ha intenzione di

costruire, entro i prossimi 5

anni, una nuova fabbrica per

produrre chip a tecnologia da

5 a 3 nanometri. L’obiettivo del

gruppo di Taiwan è di conqui-

stare così la leadership di que-

sto segmento entro il 2022.

“Il target è ambizioso: il 2022

è vicino e il gruppo dovrà co-

munque continuare a investire

per innovare e rimanere com-

petitivo” ha spiegato un anali-

sta di una nota banca d’affari,

ricordando come il settore sia

nel bel mezzo di una fase di

consolidamento. Fusioni e ag-

gregazioni sono infatti state

all’ordine del giorno per tutto

l’anno scorso e continueran-

no a esserlo nel 2017. Intanto,

i big del settore come TSMC,

Samsung

e

Intel

sono in con-

tinua lotta per guidare il pro-

cesso di sviluppo tecnologico

di nuovi prodotti e conquistare

fette di mercato dai clienti im-

portanti come

Nvidia

,

Apple

e

Qualcomm

.

Attualmente, la battaglia è sui

10 nm, che dovrebbero farla

da padrone nel 2017 e TSMC,

che proporrà questa tecno-

logia già da questo trimestre,

prevede di passare ai 7 nm

prima di fine anno per poi evol-

vere verso i 5 nm nel corso del

2019, verosimilmente grazie a

una tecnica litografica a raggi

ultravioletti estremi (EUV).

Per non perdere poi il suo ap-

puntamento del 2022 con i 3

nm, TSMC avrà bisogno di

investire più di 15 miliardi di

dollari in una nuova fabbrica

che coprirebbe una superficie

di 50 a 80 ettari in un polo tec-

nologico a gestione pubblica.

Per assicurarsi l’impegno

delle istituzioni a mettere a

disposizione nei tempi pre-

visti dal progetto tutte le in-

frastrutture necessarie, il

management di TMSC ha

incontrato qualche mese fa il

ministro della scienza e della

tecnologia taiwanese, Yang

Hung-duen. “Così l’azienda

ha avuto modo di presenta-

re i suoi piani” ha spiegato il

responsabile della comunica-

zione di TSMC Elizabeth Sun.

“Il gruppo voleva far sapere

alle istituzioni di aver bisogno

di una nuova area perché gli

altri parchi tecnologici di Tai-

wan sono praticamente pieni”.

Di qui le trattative per un’area

attrezzata all’interno di un

nuovo science park pianifica-

to dal governo vicino alla città

di Kaohsiung, nella parte me-

ridionale dell’isola di Taiwan.

Il progetto richiederà certo

corposi investimenti ma sarà

fondamentale per garantire

la competitività necessaria a

TSMC sul medio termine.

M

ancano pochi giorni alla con-

clusione della maxi raccolta fondi

lanciata a metà ottobre dalla giap-

ponese

SoftBank

e dal

Public

Investment Fund

dell’Arabia

Saudita, cioè

il fondo sovra-

no di Riyadh,

per costituire

una società di

venture capi-

tal

che investa

nello sviluppo

di aziende del

settore tecnolo-

gico in giro per il mondo. L’obiet-

tivo dei due proponenti di dotare

questa nuova realtà, a cui è stato

dato il nome

SoftBank Vision

Fund

, di una disponibilità di 100

miliardi di dollari è stato raggiun-

to. Anzi, da alcune indiscrezioni di

stampa è emerso che il succes-

so dell’iniziativa è stato tale che

il SoftBank Vision Fund avrebbe

potuto avere una dotazione ben

superiore. In ogni caso, si tratta

del più grande fondo di sviluppo

di nuove attività imprenditoriali del

pianeta. Per meglio comprendere

la grandezza di questa iniziativa

basta considerare che negli Stati

Uniti, il principale mercato al mon-

do del

venture capital

, la dotazio-

ne complessiva di tutti i fondi esi-

stenti è di circa 60 miliardi. Tra i

maggiori contributori del SoftBank

Vision Fund ci sono la nipponica

SoftBank con 25 miliardi da ver-

sare in cinque anni e il fondo so-

vrano saudita con 45 miliardi di

dollari, da corrispondere sempre

nell’arco di un quinquennio. Nel

dettaglio, il colosso guidato da

Masayoshi Son impiegherà per

una cifra compresa tra 10 e 15 mi-

liardi, le linee di credito negoziate

con le banche del Sol Levante,

mentre per la rimanente parte

dovrebbe contare sugli incassi

derivanti dalla cessione di propri

asset

. Il Public Investment Fund

dell’Arabia Saudita, invece, attin-

gerà direttamente dal suo immen-

so patrimonio accumulato negli

anni con i proventi derivanti dalla

vendita del petrolio. Proventi che,

con il crollo dei prezzi del greggio

nella prima metà del 2016, sono

drasticamente crollati, spingendo

così la famiglia reale saudita a

diversificare le fonti di entrate per

ridurre la storica dipendenza dalle

quotazioni dell’oro nero. Sempre

dal Medio Oriente è in arrivo un

assegno il cui importo potrebbe

essere compreso tra 10 e 15 mi-

liardi. A staccarlo sarebbe

Muba-

dala Development Co

, il fondo

sovrano di Abu Dhabi che nel

settore dei chip detiene il 15,3%

del capitale dall’americana

Amd

.

Il SoftBank Vision Fund potrà poi

contare sulle risorse finanziarie

provenienti da alcuni grandi nomi,

statunitensi e non, del settore tec-

nologico. A inizio mese, i vertici di

Apple

hanno dichiarato di esse-

re pronti a investire nel fondo un

miliardo mentre il top manage-

ment di

Qualcomm

ha detto che

il gruppo californiano sarà della

partita, non specificando alcuna

somma specifica. Senza dimen-

ticare che anche Larry Ellison,

fondatore e presidente di

Oracle

,

insieme ai vertici della taiwane-

se

Foxconn Technology Co

.

si sono detti pronti a sostenere

finanziariamente la nuova mega

iniziativa di

venture capital

nel

comparto hi-tech.

Pronto a partire

il mega fondo

hi-tech promosso da

SoftBank

Chip, TSMC punta

ai 3 nm

entro il 2022

Con una dotazione record da 100 miliardi di dollari,

l’iniziativa del colosso giapponese nel settore

tecnologico ha ricevuto l’appoggio finanziario del fondo

sovrano saudita e potrebbe ricevere un grosso contributo

da parte del governo di Abu Dhabi. A sostenere

l’ambizioso progetto anche i big del comparto come

Apple, Qualcomm, Oracle e Foxconn

Mentre continua

il consolidamento

del mercato, le

grandi foundry

investono nelle

fabbriche del

futuro per rimanere

competitive. TSMC

punta a produrre

con tecnologia a

3 nm nei prossimi

cinque anni

E

LENA

K

IRIENKO

F

EDERICO

F

ILOCCA

MASAYOSHI

SON

, Ceo di

SoftBank

H

I

-

TECH

&

FINANZA