La complessità dei moderni progetti embedded, abbinata alla crescita della connettività wireless, presente in una percentuale sempre maggiore di design, ha contribuito a far lievitare in maniera notevole i costi che un’azienda deve sostenere per dotare i progettisti di tutti i tool richiesti per svolgere in maniera efficiente le operazioni di debug e di ricerca guasti (troubleshooting).
“Con l’introduzione della serie MDO3000 – ha detto Dave Farrel, general manager mainstream oscilloscopes di Tektronix – abbiamo mutato radicalmente questo scenario, dando la possibilità di sfruttare le funzionalità di sei strumenti indipendenti senza incorrere nei costi legati all’acquisto dei singoli strumenti.”
Gli oscilloscopi della serie MDO3000 prevedono 2 o 4 canali di ingresso analogici con ampiezza di banda compresa tra 100 MHz e 1 GHz, 16 canali digitali (opzionali) e un canale di ingresso RF adattata all’ampiezza di banda dell’oscilloscopio (ampiezza analogica fino a 9 kHz). La frequenza di ingresso RF su ciascun modello può essere estesa fino a 3 GHz.
Grazie alla nuova funzione FastAcq, questi oscilloscopi garantiscono una velocità di acquisizione superiore a 280.000 forme d’onda/s visualizzate su un display ai fosfori digitali che permette di individuare anomalie poco frequenti presenti in un segnale. La disponibilità di oltre 125 combinazioni di trigger, la possibilità di eseguire analisi automatizzate di bus seriali e paralleli, la presenza di innovativi controlli Wave Inspector e l’opzione per la misura automatizzata della potenza completano il profilo di questi innovativi strumenti che mettono a disposizione tutti i tool necessari per ogni fase di debug. Inoltre è prevista la possibilità di aggiungere 9 package per l’analisi di protocolli seriali – I2C, SPI, RS-232, USB 2.0, CAN, LIN, FlexRay, MIL-STD-1553e audio.
Un altro punto di forza della nuova linea è la possibilità di aggiornamento: per quanto concerne le prestazioni, sono disponibili aggiornamenti in termini di ampiezza di banda analogica dell’oscilloscopio e di frequenza di ingresso dell’analizzatore di spettro. In termini funzionali, invece, è prevista la possibilità di aggiungere canali digitali, analisi di protocollo, generazione di funzioni arbitrarie o misure mediante voltmetro digitale.
Un ulteriore “fiore all’occhiello” è rappresentato dalla disponibilità, per la prima volta, di una sonda di tensione passiva con capacità pari a 3,9 pF su uno strumento offerto a un prezzo base di €2.760. Per le applicazioni dove sono in gioco velocità superiori, gli strumenti operanti a 1 GHz sono forniti corredati con sonde di tensione passive a 1 GHz.
Nella foto: Dave Farrel, general manager mainstream oscilloscopes di Tektronix