Mercato Ict in calo, nel secondo trimestre 2013, rispetto allo stesso periodo del 2012. Secondo l’analisi del mercato della Digital Technology rilasciato a fine luglio scorso da Sirmi, la discesa del mercato Ict nel periodo esaminato è stata pari al 2,5% mentre il volume totale della spesa end user si attesta attorno ai 13,9 miliardi di euro.
Analizzando i dati di Sirmi si nota come le variazioni percentuali, sia nel comparto It sia in quello Tlc, siano nel secondo trimestre 2013 tutte col segno negativo e, nella maggior parte dei casi, la tendenza è peggiore per il comparto It rispetto a quello Tlc se si paragona il secondo trimestre 2013 con lo stesso periodo del 2012.
Fatto salvo il mercato del software che ha un andamento sostanzialmente stabile, la peggiore performance del comparto It l’ha avuta il segmento dell’hardware con un calo, nel secondo trimestre 2013, del 4%, un dato elevato ma, come rileva Sirmi, attenuato dalla crescita esponenziale dei tablet. Nel comparto Tlc il calo è del 2,4%, sostenuto da una maggiore discesa nella componente fissa (-2,8%) rispetto a quella mobile (-2,2%). L’analisi previsionale di Sirmi porta considerare una chiusura d’anno in negativo con una discesa complessiva del 2,1% ma comunque inferiore a quella del 2012 (-3,5%).
Sirmi rileva che, se a livello di macro aree il segno dominante continua essere negativo, ci sono segmenti nei quali la crescita è forte, come per esempio i tablet e i servizi di cloud computing. Quest’ultimo nel 2012 ha “generato un volume di spesa pari complessivamente a 706 milioni di euro, che nell’anno in corso è atteso aumentare a quota 835 milioni di euro con un incremento del 18,2%”, spiega Sirmi in una nota.
La crisi, secondo Sirmi, non ha bloccato la domanda di Ict , quanto piuttosto modificato le richieste ai fornitori It: dai processi di business alle persone; dalla gestione ottimizzata delle infrastrutture Ict al valore generato dall’uso delle stesse. Infine, secondo Sirmi, i vincenti sono i fornitori più accorti che hanno riformulato o hanno in previsione di rivedere il portafoglio dell’offerta in base a considerazioni e anticipazioni su quelle che sono le reali esigenze dei clienti. Questi ultimi sono a caccia, e sono disposti a spendere, di nuovi modelli e processi di fruizione dell’It.