EON_630

EON EWS n . 630 - MAGGIO 2019 19 male alla caviglia. Ma c’è di più: avete appena acquistato e collegato un sensore spor- tivo che sta elaborando i pri- mi dati. Dategli ancora qual- che ora insieme a voi per apprendere la stretta rela- zione tra la vostra pressione sanguigna, il battito cardia- co, la temperatura corporea e molto altro… e sarà diven- tato parte di voi, un sensore che si rapporta unicamente con voi in tutto il mondo. L’in- dustria non produce più una ridotta gamma di prodotti medi, ma realizza singoli prodotti specifici per ciascu- no di noi. Così come faceva un tempo il buon vecchio ciabattino, personalizzati ma al costo e alla velocità della produzione di massa. E alcuni prodotti continuano addirittura a cambiare e ap- prendere dopo che li avete acquistati. Si tratta sempre di machine learning, ma non è più il produttore a occupar- sene con input etichettati, bensì il vostro corpo, con dati senza etichetta. Coltivare la saggezza dell’AI Siete giunti alla destinazio- ne delle vostre vacanze e vi rendete conto che il vostro bagaglio è sparito. Chiamate l’helpdesk della compagnia aerea e venite indirizzati a un operatore competente, la cui voce e il cui linguag- gio del corpo risultano im- mediatamente rassicuranti e vi mettono a vostro agio. Nel giro di pochi minuti, ad- dirittura mentre state parlan- do, il vostro bagaglio viene localizzato e viene fissato un appuntamento per far- velo consegnare al vostro albergo la sera stessa. Voi ringraziate di cuore l’opera- tore, che sorride e vi augura buona vacanza. Per un de- cimo di secondo, vi passa per la mente il pensiero che probabilmente si tratta di un bot, ma ormai siete così abi- tuati a essere aiutati da bot empatici e fantasiosi che ne siete quasi compiaciuti. Il machine learning, a questo punto dovreste saperlo, è un’intelligenza apparente. I sistemi ML devono esse- re ancora addestrati dagli umani, che li riforniscono con i dati di addestramento e definiscono le questioni da risolvere. Ciò li rende sistemi enormemente utili, ma non realmente intelligenti. Ma nel 2035 assistiamo alla prima fioritura di sistemi realmente intelligenti, sistemi che mo- strano una certa capacità di ragionamento, creatività, im- maginazione, buon senso e, soprattutto, empatia. Il contributo di imec a questo futuro Sfruttando la propria espe- rienza in ambito hardware e software, imec ha messo a punto un programma AI am- bizioso, in collaborazione con partner industriali attivi in set- tori diversi come healthcare personalizzata, smart mobili- ty, nuova industria manifattu- riera, smart city e smart ener- gy. L’approccio imec consiste nel portare l’AI nei sensori uti- lizzati nell’Internet of Things (IoT), introducendo una “filiera” di hardware e soft- ware innovativi che – invece di centinaia di watt – con- sumano meno di un watt, o addirittura milliwatt. Nonché sviluppare applicazioni di ma- chine learning personalizza- bili per usi specifici e singoli individui, sul posto e non con parametri appresi in prece- denza. In autunno, il governo fiammingo ha destinato una somma considerevole alla ricerca sull’AI e sulla politica industriale che ne prevede l’applicazione. imec ha siglato anche un accordo di collabo- razione con il centro di R&D francese, CEA-LETI , per lo sviluppo di AI e informatica quantistica. I cambiamenti metereologici e altri dati vengono utilizzati per modellare al meglio i mutamenti climatici e, per esempio, predire alluvioni o tempeste (Fonte: NASA) RUDY LAUWEREINS I touch screen per la sanità Il settore sanitario necessita di tec- nologia non soltanto per la parte più strettamente legata alla salute del pa- ziente, ma anche per altre importanti funzioni come per esempio la gestio- ne amministrativa e l’acquisizione dei dati. Un esempio sono i chioschi per il check-in nelle strutture sanitarie, in grado di evitare lunghe code alla reception e di migliorare l’efficienza operativa. In questo ambito i touch screen Zytronic PCT, usati da 47 milio- ni di pazienti nei dispositivi di Enga- ge Health Systems, hanno riscosso un particolare successo. Risolvono infatti numerosi problemi visto che il sistema di interfacciamento deve es- sere facilmente comprensibile, fun- zionare anche quando la digitazione non è precisa (cosa non improbabi- le trattandosi di dispositivi usati da persone non sempre completamente abili e anziane), ed essere facilmente pulibili per ovvie ragioni. Dispositivi medicali Hi-Tech sempre più diffusi Il mercato dei dispositivi medicali Hi-Tech si prevede che raggiungerà i 198,4 miliardi di dollari entro il 2026 e questo mercato dovrebbe cresce- re con un CAGR del 30,4% durante il periodo di previsione. Questi dati emergono da una ricerca di Acumen Research and Consulting , i cui analisti osservano che, nel 2017, il mercato nordamericano ha avuto una consi- derevole offerta di questo tipo di pro- dotti, ma le previsioni indicano che il settore Asia/Pacifico dovrebbe es- sere quello caratterizzato dall’offerta più ampia nei prossimi anni, soprat- tutto in India e Cina. Il Nord America è comunque stato il mercato maggio- re nel 2018 in termini di fatturato e si prevede che lo resterà almeno fino al 2025 grazie anche alla diffusione di servizi come per esempio quelli di te- lehealth, controllo remoto dei pazien- ti, consulenza a distanza e servizi medici a domicilio. L’integrazione di dispositivi medici hi-tech con il mon- do IoT probabilmente sarà un altro elemento che favorirà la crescita di questo segmento. Per esempio, sono già configurabili scenari in cui un si- stema IoT connesso può rilevare le condizioni di affaticamento dell’u- tente, regolare l’impianto di condi- zionamento della stanza affinché sia più confortevole e provvedere a con- sigliare l’integrazione dei cibi nel fri- gorifero. Di fatto la sempre maggiore combinazione fra tecnologie come per esempio la realtà virtuale, la re- altà aumentata, l’intelligenza artifi- ciale e l’IoT permetteranno, secondo gli analisti, di migliorare le strutture sanitarie e i sistemi di monitoraggio dei pazienti, o anche i sistemi di well- ness, favorendo la crescita del mer- cato di questi dispositivi. brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi brevi A TTUALITÀ

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