EON
ews
n.
558
-
novembre
2012
4
AMD
scende,
ARM
sale. Il
mondo dei chip corre veloce
sull’onda dell’avanzamento
tecnologico e paga lo scot-
to per ogni errore o ritar-
do nelle scelte strategiche.
AMD ha archiviato il terzo tri-
mestre con una perdita da
157
milioni di dollari su un
fatturato in discesa del 10
per cento. Il dato conferma
il trend negativo che sta ca-
ratterizzando il gruppo da
inizio anno con il calo del gi-
ro d’affari del 25 per cento
(
riduzione dell’organico del
15%
dell’intera forza lavo-
ro che attualmente impiega
quasi 12.000 persone). Nelle
idee del management la mi-
sura permetterà di sistemare
il bilancio che dovrebbe già
beneficiare nell’ultimo quar-
ter di 20 milioni di risparmi.
Una cifra che, grazie ad un
complesso piano di ristruttu-
razione, dovrebbe salire fino
a 190 milioni nel 2013. Ma
per gli analisti, AMD potrebbe
persino arrivare a licenziare
il 30% dei propri dipendenti.
Certo è che, come spiegato
dal Ceo Rory Read, la crisi
di AMD è legata a doppio fi-
lo con i rapidi cambiamenti
nel mondo dei pc, che evi-
dentemente il gruppo non ha
saputo anticipare. Dobbiamo
accelerare le nostre iniziative
a carattere strategico – ha
spiegato Read – per permet-
tere ad AMD di conquistare
il proprio spazio e offrire nuo-
vi modelli a basso prezzo”.
Inutile dire che la società in
questa fase sta soffrendo per
le svalutazioni di 100 milio-
ni di dollari dovute all’ultima
generazione di chip Llano
che non ha portato gli sperati
benefici. Con il risultato che,
con ogni probabilità, il gruppo
americano chiuderà anche il
quarto trimestre con ricavi in
calo di circa il 9 per cento. “La
situazione è critica e bisogna
immediatamente correre ai
ripari” ha spiegato un analis-
ta specializzato nel settore
sottolineando che in azien-
da il clima non è dei migliori
anche a livello dirigenziale. Il
che non favorisce certo l’in-
versione di tendenza rispetto
all’attuale situazione. Ma se
AMD e anche la diretta rivale
fanno i conti con la crisi,
il gruppo inglese ARM, riesce
invece a dare lezioni di come
si possa crescere anche in
una condizione di congiuntu-
ra negativa. Il gruppo ha in-
fatti archiviato il terzo quarter
con ricavi in salita del 20 per
cento. Merito del fatto che il
mercato del cloud computing
e dei mobile device continua
a dare soddisfazioni generan-
do per la società un aumento
delle royalties per il design
dei propri chip pari al 27 per
cento in un anno. Il fatturato
così è ammontato nel quar-
ter a 144,6 milioni di sterline
inglesi contro 120,2 milioni di
un anno fa. Stiamo andan-
do in un mondo sempre più
connesso – ha commentato il
numero uno Warren East – in
cui ARM vede l’aumento del-
la domanda per i suoi prodo-
tti ad alta performance e
basso consumo energetico”.
Una formula vincente che
lascia ben sperare per il fu-
turo della società in cui sem-
bra credere anche il mercato.
N
ell’attesa che venga alzato
il velo sull’attesissimo nuovo
piano strategico,
cerca di rassicurare
gli investitori, annunciando il
rafforzamento delle relazio-
ni con aziende del calibro di
e
,
ma anche
un programma di riduzione
dei costi per 150 milioni di dol-
lari da attuarsi entro il 2013.
I risultati dei primi nove mesi
del 2012 hanno evidenziato
non soltanto una decisa con-
trazione dei ricavi, scesi del
16,1%
su base annua, ma
anche una flessione più ac-
centuata del margine lordo.
La differenza tra ricavi netti e
costo del venduto è infatti di-
minuita del 26,6% rispetto ai
primi nove mesi del 2011, con
il margine lordo di profittabili-
tà sceso al 32,9% dal prece-
dente 37,7%. In aggiunta, il
gruppo italo-francese ha con-
tabilizzato 690 milioni di sva-
lutazioni relative alla perdita
di valore delle immobilizzazio-
ni immateriali nella divisione
Wireless, che comprende es-
senzialmente le attività dalla
joint-venture con
.
Il
risultato operativo è così pas-
sato da un utile di 178 milioni
nei primi nove mesi del 2011
a una perdita di 1,35 miliar-
di. Di fronte a questi numeri il
gruppo guidato da Carlo Bo-
zotti è corso ai ripari, promet-
tendo agli investitori un alleg-
gerimento della struttura dei
costi da realizzare attraverso
risparmi provenienti dall’imple-
mentazione della cosiddetta
piattaforma dei processi uni-
ficati, dalla rivisitazione degli
attuali modelli di sviluppo delle
tecnologie di processo e dal-
la riduzione delle spese as-
sociate all’outsourcing della
progettazione. I risparmi coin-
volgeranno 500 posti di lavoro,
su un totale di 49.450 (man-
cato rinnovo dei collaboratori
a contratto e blocco del turno-
ver). Senza dimenticare che
a questi 150 milioni di minori
costi, devono essere sommati
altri 70 milioni di risparmi di
competenza di STMicroelec-
tronics relativi al piano di ri-
strutturazione della joint-ven-
ture
,
annunciato
lo scorso aprile. La reazione
degli investitori e degli analisti
delle principali banche d’affari
ai deboli risultati dei primi no-
ve mesi del 2012 e alle misure
annunciate per ritornare alle
profittabilità è stata piuttosto
fredda. Su 25 analisti, rilevati
dalla piattaforma Bloomberg,
che coprono il titolo, 13 han-
no preferito rimanere alla fi-
nestra suggerendo di man-
tenerlo in portafoglio, cinque
di venderlo e soltanto sette di
comprarlo. A piazza Affari, le
azioni di STMicroelectronics
hanno lasciato sul terreno ne-
gli ultimi dodici mesi circa il
10%
del loro valore. Un calo,
ancora più preoccupante se
confrontato con la flessione di
circa il 3% dell’indice di riferi-
mento a livello mondiale per
le società di semiconduttori,
il Soxx di Filadelfia. Allo stes-
so tempo, sottolineiamo che
se il mercato non credesse
affatto nel rilancio della profit-
tabilità di STMicroelectronics,
il prezzo delle azioni sareb-
be sprofondato a livelli ben
più bassi rispetto agli attuali.
H
i
-
tech
&
finanza
STMicroelectronics
corre ai ripari
Il mondo dei chip
fa i conti con la crisi
A seguito degli scarsi risultati
dei primi nove mesi del 2012,
il management del gruppo
italo-francese ha annunciato
150
milioni di taglio dei costi.
Gli investitori e gli analisti
preferiscono rimanere alla
finestra nell’attesa che il
gruppo recuperi i precedenti
livelli di profittabilità
Forti perdite nel
trimestre per AMD e
in arrivo nuovi tagli
stimati al 15 % della
forza lavoro. Ma non
per tutti le cose vanno
male: ARM recupera
terreno e promette di
far bene
E
lena
K
irienko
F
ederico
F
ilocca
Carlo Bozotti,
presidente
e Ceo di
STMicroelectronics
Rory Read,
president e Ceo
di AMD