22
P
arola
alle
A
ziende
tool di sviluppo - wireless
EON
ews
n.
558
-
novembre
2012
sponder. Registrando e ri-
spondendo automaticamen-
te ai segnali, un dispositivo
mobile può essere usato
come chiave elettronica di
un’automobile, come una
scheda di accesso, per pa-
gare al supermercato o per
acquistare biglietti sugli au-
tobus sui treni.
Quando due dispositivi NFC
comunicano
attivamente
l’uno con l’altro, si parla di
modalità peer-to-peer. Sem-
plicemente ponendo due di-
spositivi l’uno vicino all’altro,
gli utenti possono scambia-
re contatti, link, foto o file di
musica senza ulteriori click.
È persino possibile giocare
a un videogioco assieme su
entrambi i dispositivi. Que-
sto è anche possibile più
facilmente, velocemente e a
consumi energetici inferiori
usando due dispositivi com-
patibili con lo standard Blue-
tooth, ma una connessione
basata sullo tecnologia NFC
è considerevolmente più si-
cura e più economica.
Componenti NFC
offre
due componenti NFC: con
un’interfaccia SPI e UART,
l’IC transceiver CR95HF
supporta solo la modalità
lettura/scrittura. La velocità
di trasmissione dati varia in
relazione allo standard ISO/
IEC. Con l’ISO 14443 A e
B, è possibile raggiungere
una velocità massima grez-
za di trasmissione dati di
424
Kbps, con ISO 18092 è
possibile ottenere 424 Kbps
e con ISO 15693 appena
52
Kbps. Tuttavia, il raggio
di lettura è massimo con lo
standard ISO15693. Questo
rende l’IC transceiver ideale
per applicazioni quali il con-
trollo degli accessi e i siste-
mi di presenze. La soluzio-
ne system-on-chip (SoC) di
STMicroelectronics contiene
tutto l’hardware e il software
per un sistema NFC com-
pleto e supporta tutte e tre
le modalità. Oltre agli stan-
dard che supportano anche
CR95HF, oltre all’ ECMA340
(
NFCIP-1) e a FeliCa,
il mi-
crocontrollore NFC.Un’inter-
faccia I²C o SPI è disponibile
S
i vocifera che
sia in
procinto di incorporare chip
NFC all’interno degli iPhone
di prossima generazione e
che
installerà il chip
nel proprio Nexus S. Come
terminali di riferimento per
tutti gli sviluppatori che scri-
vono programmi Android,
questo fornirà una spinta
significativa allo standard
NFC. Gli analisti di
stimano che, nel
corso del prossimo anno, un
terminale mobile ogni cin-
que avrà funzionalità NFC;
NXP
prevede la vendita di
70
milioni di terminali mobili
solo nel 2011.
NFC
è uno standard di tra-
smissione per il trasferimen-
to senza contatto di dati nel
raggio di qualche centime-
tro. Esso opera nell’inter-
vallo di frequenze attorno a
13,56
MHz, con una velocità
di trasmissione massima dei
dati di 424 KBit/s. La tecno-
logia NFC è standardizzata
secondo ISO 14443, 18092,
21481
ECMA 340, 352, 356,
362
o ETSI TS 102 190.
Sono disponibili tre moda-
lità di funzionamento che
possono essere selezionate
in base ai requisiti dell’ap-
plicazione: nella modalità
lettura/scrittura, il disposi-
tivo dotato del chip NFC,
ad es. il terminale mobile,
funziona puramente come
un dispositivo di lettura/
scrittura RFID. Esso legge
e scrive verso transponder
passivi che sono conformi
agli standard ISO18000-3
Mod1, ISO14443A/B/C o
ISO15693. Questa modalità
è usata per recuperare infor-
mazioni che sono memoriz-
zate in un’etichetta RFID.
Nella modalità di emulazio-
ne carta, il dispositivo NFC
è riconosciuto come un tran-
Una seconda opportunità
per la tecnologia
Near Field Communication
Lo standard NFC (Near Field Communication)
è ormai presente sul mercato da nove anni.
Al momento del suo lancio c’era un flusso
inarrestabile di idee sulle funzioni che i telefoni
mobili sarebbero stati in grado di offrire,
dall’essere usati come chiavi e portafogli
elettronici, fino all’identificazione. Fino ad ora,
non si sono verificate molte di quelle ipotesi,
ma ora queste funzioni - e molte altre - stanno in
effetti diventando realtà
B
ernd
H
antsche
D:
In che modo state im-
plementando queste stra-
tegie?
R:
Per noi l’impegno sull’in-
vestimento di ricerca e
sviluppo è costante, e per
questo ogni anno investia-
mo il 16% del fatturato in
R&D, per continuare a mi-
gliorare le funzionalità, ag-
giornare alle tecnologie più
recenti, includere i feedback
dei progettisti. A proposito
di quest’ultimo punto, vor-
rei sottolineare un’iniziativa
lanciata un paio di anni fa
che sta riscuotendo un no-
tevole successo: abbiamo
creato una comunità onli-
ne che si chiama
,
dove gli
utenti possono proporre mi-
gliorie, cambiamenti, nuove
funzioni negli strumenti di
sviluppo che utilizzano quo-
tidianamente, molto spesso
per renderli più produttivi e
risparmiare tempo di pro-
grammazione. Gli altri utenti
possono poi votare queste
proposte, e quelle che ri-
cevono più “elogi” vengono
prioritarizzate dalla ricerca
e sviluppo di National In-
struments. Questo mecca-
nismo, negli ultimi due anni,
ha portato a quasi 50 nuove
funzionalità implementate in
LabVIEW su proposta degli
utenti.
D:
Quali sono le previsio-
ni a medio/lungo termine?
R:
Le previsioni sono sicu-
ramente di aumento dell’a-
dozione di LabVIEW, pro-
prio perché siamo convinti
che sempre più applica-
zioni richiedano strumen-
ti più flessibili e produtti-
vi, e LabVIEW ha fatto di
questi elementi la propria
chiave di successo. Inoltre
una crescente adozione di
LabVIEW anche nel mondo
accademico e della ricerca
garantisce un futuro in cre-
scita anche nell’industria.
segue da pag.21
Bernd
Hantsche,
responsabile
del Centro di
Competenza
sul Wireless
di