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EON
EWS
n.
556
-
SETTEMBRE
2012
M
ERCATI
- D
OSSIER
L
e fluttuazioni cicliche dell’e-
conomia sono particolarmente
amplificate nell’epoca attuale,
contrassegnata da un profondo
mutamento della struttura del
commercio internazionale, alla
ricerca di nuovi equilibri.
In un Paese come il nostro,
dove le aziende hanno delle
dimensioni ridotte rispetto al-
la media europea, come viene
interpretata l’internazionalizza-
zione? I fornitori di elettronica
quali strategie stanno seguen-
do a riguardo?
Una recente analisi svolta
dall’Istituto Tagliacarne
n LS Lexjus
Sinacta -
it/ (Focus PMI 2012 -
cuspmi.com) relativa alle PMI
manifatturiere mostra come l’e-
sportazione sia la modalità di
esternalizzazione scelta dalla
maggior parte delle nostre pic-
cole e medie imprese, soprat-
tutto nei settori tradizionali quali
l’alimentare, il legno e la carta e
una fetta del tessile. La metal-
lurgia, la chimica e l’elettronica
seguono invece strategie più
differenziate, praticano anche
l’outsourcing attivo, ad esempio
la delocalizzazione della forni-
tura di beni e servizi all’estero,
mentre solo in rari casi sono
oggetto di outsourcing passivo
(è ridotta la percentuale di im-
prese che riceve commesse
da società estere). Quanto ai
mercati geo-economici di riferi-
mento, le aziende che operano
nei settori più all’avanguardia
mostrano una maggiore ten-
denza a operare sui mercati
emergenti (Cina, economie
asiatiche, India prima di tutto,
e poi Sud America). Meccanica
ed elettronica sviluppano in Eu-
ropa il 18,6% del loro turnover
estero contro il 25,6% dei setto-
ri tradizionali.
I fattori chiave del successo so-
no la qualità (secondo l’84%
del campione osservato) e
l’innovazione della gamma
(37,7%). Per molte imprese i ri-
sultati migliori arrivano a segui-
to di accordi produttivi o com-
F
RANCESCA
P
RANDI
L
a previsione è basata sui
r isultati prel iminar i forniti
dall’Application Market Fo-
recast Tool (Amft) di IHS
iSuppli
Il medesimo tool in prece-
denza aveva previsto un
aumento del segmento in
misura pari al 3%.
Indipendentemente dalle ci-
fre, negli ultimi tre mesi tut-
te le società di ricerche di
mercato hanno rivisto al ri-
basso le previsioni, che co-
munque rimangono sempre
molto discordanti tra loro:
si passa infatti dal -1% di
Semiconductor Intelligence
mico Research (
Andando più nel dettaglio,
ovvero su base trimestra-
le, le vendite globali di chip
sono diminui te del 3,6%
nel pr imo tr imestre 2012
rispetto all’ultimo trimestre
del l ’anno precedente (r i-
flettendo un normale anda-
mento stagionale), ma sono
aumentate solo del 3% nel
secondo trimestre 2012 ri-
spetto al trimestre prece-
dente, un incremento più
“tiepido” rispetto a quello
tipico del periodo. Secondo
IHS, per garantire un au-
mento del mercato dei chip
rispetto al 2011, la cresci-
ta nel secondo tr imestre
avrebbe dovuto essere pa-
ri almeno al 4%. Anche le
previsioni per il terzo trime-
stre dei principali fornitori
di chip, che indicano una
crescita sequenziale che si
aggira attorno al 6%, so-
no abbastanza “fiacche” e
non sufficienti, secondo gi
analisti della società, a im-
pedire una contrazione del
mercato.
Mercato
dei chip 2012:
previsioni a confronto
Uno dei principali
osservatori del
mercato dei chip,
IHS Research,
ha aggiornato le
sue previsioni
circa l’andamento
del settore e ha
annunciato per il
2012 un declino
dello 0,1%
rispetto all’anno
precedente
A
CURA
DELLA
REDAZIONE
merciali: partnership, contratti
di subfornitura o di esternaliz-
zazione.
PMI elettroniche:
esperienze di
internazionalizzazione
Con il contributo di alcune
aziende cerchiamo di com-
prendere come si stiano orien-
tando le PMI del nostro settore.
CEA Costruzioni
elettroniche
ATorino, dal 1964 CEA Costru-
zioni elettroniche produce prin-
cipalmente alimentatori elettro-
nici e banchi prova (da 50 anni
è fornitore di Fiat). L’azienda
esporta una quota molto limi-
tata della propria produzione
senza avere mai attivato vere e
proprie strategie di internazio-
nalizzazione.
“La nostra presenza sui merca-
ti esteri si deve soprattutto al-
la pubblicità indiretta dei nostri
clienti che esportano attrezza-
ture – dice Aldo Ambiveri, tito-
lare di CEA. L’utilizzatore che
apprezza i nostri componenti a
volte ci contatta per altre forni-
ture”. “Per una piccola impresa
è praticamente
impossibile or-
ganizzare una
presenza all’e-
stero - riflette
Ambiveri - per-
ché mancano le
risorse finanzia-
rie indispensabili
a organizzarsi
per l’esportazio-
ne e promuover-
la attivamente.
La piccola dimensione è van-
taggiosa per le elasticità che
si possono sviluppare e che
consentono di seguire il cliente
molto da vicino e offrire un ser-
vizio completo.
È invece una penalizzazione
quando si deve affrontare la
concorrenza di grandi aziende
multinazionali che richiede un
certo livello di organizzazione
interna, attuabile solo nell’am-
bito di imprese più grandi, di
media dimensione”.
Tabella 1 - Previsioni per il mercato dei chip nel 2012
(Fonte: Semi, Ee Times)
Società di ricerca
Previsioni
Semico Research
6-8% (agosto 2012)
Idc
4,6% (luglio 2012)
Gartner
4% (Marzo 2012)
Future Horizons
4% (luglio 2012)
IC Insights
3% (agosto 2012)
Vlsi research
2,3 (giugno 2012)
Henderson Ventures
2,2 (giugno 2012)
Wsts
0,5 (giugno 2012)
Carnegie Group
0% (luglio 2012)
IHS iSuppli
-0,1% (agosto 2012)
Cowan Lra
-0,9% (agosto 2012)
Semiconductor Intelligence
-1% (agosto 2012)
ALDO
AMBIVERI,
titolare di CEA