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EON
EWS
n.
553
-
MAGGIO
2012
M
&A di rilievo nel settore delle
memorie. Micron Technology
eciali-
sta statunitense delle memo-
rie Dram, ha deciso di fare un
grande passo. Il gruppo ha
messo sul piatto 200 miliardi
di yen (pari a 1,92 miliardi di
euro) per conquistare la rivale
giapponese Elpida Memory
a propo-
sta decisamente interessante
che mostra come il settore sia
in pieno fermento da acquisi-
zioni e fusioni. Complice an-
che la crisi che consente delle
buone opportunità di acquisto
ai player più grandi e solidi,
favorendo le contrattazioni a
prezzi accettabili. Elpida del
resto è una preda ambita e
nonostante l’iniziale interes-
se espresso anche da Hynix
n questa
proposta Micron è entrato di-
rettamente in trattative esclusi-
ve con la società giapponese.
E sul mercato sin da subito
sono circolate indiscrezioni
sull’ipotesi di un’operazione
amichevole con il consenso
del consiglio di amministrazio-
ne dell’azienda del Sol Levan-
te. Per il gruppo statunitense
si tratta di un’acquisizione
strategica dal momento che
raddoppierebbe la propria ta-
glia e il proprio tasso di pene-
trazione sul segmento delle
memorie Dram, comprendo
così il 25% della domanda. “Si
tratta di un’operazione di ri-
lievo che potrebbe cambiare
il volto del settore e di certo
aumenterebbe la capacità di
competere di Micron contro
gli altri operatori di mercato”
ha spiegato un analista di una
banca statunitense sottoline-
ando la volontà delle aziende
di settore di aumentare la pro-
pria taglia per creare sinergie
di costo e rafforzare il proprio
posizionamento in un seg-
mento di business ipercom-
petitivo. Certo l’acquirente di
Elpida dovrà comunque fare
i conti con l’integrazione del
gruppo. “È un aspetto da non
sottovalutare perchè non si
conoscono i problemi finchè
non si entra nella fase ope-
rativa dell’aggregazione” ha
aggiunto l’esperto. La storia
di Elpida del resto fa riflette-
re: l’azienda giapponese ha
depositato i libri in tribunale lo
scorso febbraio dopo aver ac-
cumulato 448 miliardi di yen di
debiti (pari a 4,3 miliardi di eu-
ro) dovuti a una serie di fattori
negativi come la stagnazione
della domanda, le inondazioni
in Tailandia e le difficoltà di ac-
cesso al credito. Una situazio-
ne complessa che ha costret-
to il management a salvare
il salvabile. permettendo l’in-
gresso in scena di un nuovo
padrone. “L’arrivo di un socio
industriale è la migliore solu-
zione possibile per Elpida – ha
concluso l’analista – il settore
in cui la società opera è molto
complesso e difficilmente ge-
stibile da parte di un socio fi-
nanziario che non ne conosce
le dinamiche. Il rilancio passa
proprio dall’ arrivo del giusto
partner con cui mettere in co-
mune i propri asset e definire
le strategie del futuro”.
S
egnali contrastanti dall’ul-
tima trimestrale di Juniper
Networks
Il numero due al mondo nel
business delle infrastrutture
di rete ha archiviato i primi
tre mesi del 2012 con un fat-
turato di 1,03 miliardi di dol-
lari. Una cifra che, seppur in
calo del 6,3% rispetto allo
stesso periodo del 2011 a
causa del calo della doman-
da proveniente dalle telecom
europee, ha battuto le stime
degli analisti delle principali
banche d’investimento che,
in media, avevano indicato
un valore di 977 milioni. In-
feriore alle attese degli inve-
stitori e alle previsioni del-
lo stesso management di
Juniper Networks (che nei
mesi scorsi avevano indica-
to un intervallo compreso
tra il 63 e il 64%), il margine
lordo attestatosi al 62,6% a
causa dell’effetto congiunto
della pressione competitiva
sui prezzi di vendita e di al-
cuni problemi nella fornitu-
ra di componenti impiegati
nella realizzazione dei nuovi
prodotti. A deprimere la pro-
fittabilità del gruppo guidato
da Kevin Johnson hanno poi
contributo le minori vendite
di router scese del 21,5% ri-
spetto al primo trimestre del
2011. A giudizio degli esper-
ti, il gruppo di Sunnyvale
continuerà a soffrire dell’ag-
gressiva concorrenza di Ci-
sco Systems
ader mondiale del
business delle infrastrutture
di rete, anche nel secondo
trimestre del 2012 dato che
il lancio del nuovo router
T4000 e di una serie di altri
prodotti faranno sentire i loro
primi effetti sulla redditività di
Juniper Networks dalla se-
conda metà dell’anno in cor-
so. E infatti, il gruppo guidato
da Johnson prevede per il
periodo compreso tra aprile
e giugno 2012 un fatturato e
un margine lordo in linea con
quelli registrati nel primo tri-
mestre, nonostante il porta-
foglio prodotti sia il più ampio
e il più solido della storia di
Juniper Networks. Il gruppo
può anche contare su una di-
sponibilità finanziaria di circa
4,2 miliardi che potrà essere
utilizzata dal management
sia per sviluppare nuovi pro-
dotti e servizi, con quest’ulti-
mi che ormai rappresentano
un quarto dei ricavi totali, sia
per effettuare acquisizioni di
società di medie dimensioni
detentrici di brevetti relativi a
tecnologie innovative. L’otti-
mismo del management sul-
le prospettive future del bu-
siness di Juniper Networks
non sembra aver contagiato
Wall Street dato che da inizio
anno le quotazioni del titolo
sono rimaste al palo men-
tre l’indice di riferimento delle
società hi-tech a stelle e stri-
sce, il Nasdaq Composite, è
cresciuto a doppia cifra. Al-
cuni analisti (11 su un totale
di 40 che coprono il titolo)
ritengono, tuttavia, che l’at-
tuale fase di debolezza delle
quotazioni possa rappresen-
tare un’interessante opportu-
nità d’investimento alla luce
del ricco portafoglio prodotti
e delle prospettive del mer-
cato di riferimento di Juniper
Networks.
Trimestrale a due facce
per Juniper Networks
Grandi manovre
nei chi
Il gruppo guidato da Kevin
Johnson supera le stime degli
analisti a livello di ricavi ma
soffre a livello di margine lordo
per l’aggressiva concorrenza
di Cisco. I nuovi prodotti
dovrebbero far sentire i loro
effetti sulla redditività nel
secondo trimestre del 2012
Micron ha messo
sul piatto quasi
due miliardi di euro
per conquistare la
giapponese Elpida.
Una mossa per
crescere, consolidars
e abbattere i costi di
produzione. Favorita
naturalmente dalla cr
E
LENA
K
IRIENKO
F
EDERICO
F
ILOCCA
KEVIN
JOHNSON,
Ceo di Juniper
Networks