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a qualche anno a questa
parte, il modello di collabora-
zione distribuita che è alla ba-
se del successo del software
Open Source ha cominciato ad
applicarsi anche all’hardware
complesso: con la commercia-
lizzazione di schede economi-
che dotate di microcontrollori,
microprocessori e system-on-
chip completamente persona-
lizzabili e facilmente program-
mabili si sono formate comu-
nità di sviluppatori capaci di
condividere soluzioni per quasi
ogni esigenza.
Arduino, pietra miliare
Il fattore prezzo gioca in
quest’ambito un ruolo deter-
minante: la disponibilità di har-
dware di buon livello a basso
costo è condizione necessaria
affinché sia possibile ampliare
le comunità di utilizzatori. L’al-
tro elemento essenziale è la
presenza di una comunità di
sviluppatori che sia in grado
di rapportarsi tanto con i pro-
duttori dei dispositivi utilizza-
ti quanto con i meno esperti
tra gli aspiranti sviluppatori. È
proprio la coesistenza di questi
due elementi che ha fatto del
progetto Arduino, del quale fa
piacere ricordare le origini ita-
liane, una vera e propria pietra
miliare per l’hardware Open
Source proprio. Con poche de-
cine di euro si può acquistare
una minuta scheda dotata di
microcontrollore AVR Atmel
interfaccia
Usb che può essere program-
mata con facilità grazie a un
linguaggio semplificato e ai tool
di sviluppo gratuiti per PC. Nu-
merose altre schede di espan-
sione, ciascuna con il proprio
ambito applicativo, possono
essere acquistate o autoco-
struite per creare soluzioni di
controllo o automazione di va-
ria complessità. Schemi, spe-
cifiche e codice sorgente sono
a disposizione di tutti, senza
segreti, senza NDA: il risultato
di questa apertura è stata una
proliferazione a livello mondiale
dei circuiti basati su Arduino.
Arduino non è certo l’unico
esempio di progetto Open
Source: Texas Instruments
Digi-Key
(it.digikey.com) avevano messo
sul mercato dei single-board
computer compatti (BeagleBo-
ard, BeagleBoard-Mx e Bea-
gleBone) con CPU basata su
core ARM
Cortex A8, diverse modalità
di interfacciamento e un prez-
zo relativamente contenuto.
Questi SBC sono alla base
dei Ninja Blocks, altro progetto
Open Source che rende par-
ticolarmente semplice (pur se
a un costo non del tutto tra-
scurabile) controllare disposi-
tivi di ogni tipo per mezzo di
un servizio Web (Ninja Cloud)
accessibile ad esempio da
smartphone.
L’opportunità
del low-cost
Le opportunità di mercato of-
ferte dal microcomputing attira-
no anche i grandi attori dell’IT
mondiale, anche se non sem-
pre si può parlare di Open
Source e di costi irrisori: con
il progetto NUC, Intel punta a
sistemi compatti ad alte pre-
stazioni; relativamente di basso
costo sono invece le schede
.NET Gadgeteer di Microsoft
e pos-
sono essere programmate con
Visual Studio.NET. L’hardware
low-cost ha raggiunto il culmine
con l’offerta del modello base di
Raspberry Pi
PC da 25 dollari” crea-
to da una fondazione no-pro-
fit britannica per avviare i più
giovani alla programmazione.
Non si può parlare di hardwa-
re open source, visto che Bro-
adcom
non rilascia i data-sheet del
SoC BCM2835, ma poter di-
sporre per poche decine di euro
di un computer su cui gira Linux
re la strada a
un intero mondo di applicazioni.
Sulla scia del Raspberry Pi, ar-
riva infine dalla Bulgaria anche
Olinuxino, micro-PC completa-
mente Open Source, basato su
Freescale
iMX233 (core ARM9) che offre
compatibilità con gli shield di Ar-
duino e un’immunità al rumore
adatta all’impiego industriale.
EON
EWS
n.
553
-
MAGGIO
2012
M
ASSIMO
G
IUSSANI
La disponibilità di SoC, microprocessori,
microcontrollori e interfacce evolute a basso
costo genera nuove opportunità di crescita per
l’elettronica Open Source
Elettronica:
un’opportunità per tutti
Arduino e Ra-
s p b e r r y P i :
l’automazione
faidate non è
mai stata così
facile (Fonte:
F o n d a z i o n e
Raspberry Pi)